Dal 30 ottobre debutta su Prime Video “The Traitors“, il nuovo reality show condotto da Alessia Marcuzzi. In una villa sontuosa, lontana dal mondo esterno, un gruppo di volti noti viene messo alla prova in un gioco di alleanze, sospetti e tradimenti. Lo scopo del reality show The Traitors Italia è semplice solo in apparenza: collaborare per completare missioni di gruppo e conquistare un ricco montepremi in denaro. Ma tra i partecipanti si nascondono alcuni “traditori”, infiltrati con un solo obiettivo: eliminare i compagni e conquistare il bottino, senza mai essere scoperti. Tra i concorrenti figurano Michela Andreozzi, Paola Barale, Filippo Bisciglia, Giancarlo Commare, Giuseppe Giofrè, Pierluca Mariti, Tess Masazza, Alessandro Orrei, Mariasole Pollio, Raiz, Aurora Ramazzotti, Daniele Resconi, Rocco Tanica e Yoko Yamada.
“The Traitors”, intervista esclusiva a Filippo Bisciglia, Aurora Ramazzotti e Rocco Tanica
Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Filippo Bisciglia, Aurora Ramazzotti e Rocco Tanica. Per Bisciglia si è trattato di un vero e proprio ritorno in un reality show a distanza di ben 19 anni: “Oggi mi sento più giocatore perché so come funziona tutto quanto. Potrei quasi recitare anche perché sono dodici anni che ne conduco un altro (si riferisce a Temptation Island). Sicuramente quando ho fatto il Grande Fratello ho avvertito più pressione perché mi sentivo nuovo in quel mondo e mi sono sentito totalmente spiazzato. Oggi mi sento più pronto, infatti ho giocato a fare il finto tonto cercando di far capire ai miei amici che fossi appunto un tonto così non mi avrebbero nominato e infatti sono andato avanti quasi fino alla fine”, ha dichiarato ai nostri microfoni.
Dopo l’esperienza a Lol, Rocco Tanica si è messo nuovamente in gioco ma questa volta è uscito dalla sua comfort zone di comicità: “Nella vita non so giocare a niente, non so usare strategie. Come puntualizzava Aurora poco fa, o faccio me stesso o non faccio niente. Sono stato stupidotto quando era il caso, più pensoso in altri momenti. Non mi sento un comico ma piuttosto una persona che si occupa di comicità. L’atmosfera era di tensione ma c’era anche spazio per un sano cazzeggio e con Filippo ho trovato un alleato in questo”.
A The Traitors non sono mancate le emozioni. Durante una puntata, Aurora Ramazzotti si è commossa di fronte ad una rivelazione di Daniele Resconi. Come nel gioco, anche nella vita è stato difficile gestire l’emotività:
“Il confronto con Daniele è stato forte per me, mi sono sentita tremendamente in colpa per essermi messa nella condizione di giudicarlo. Ho sentito il bisogno di ascoltarlo in questa sua apertura e mi sono sentita anche felice che lui si sia sentito di farlo con me. Questo è qualcosa che torna nella mia vita, quello di essere un punto di riferimento per qualcuno. Nella mia vita ho avuto tanti problemi con l’emotività, sto migliorando. Sicuramente sono un contenitore di tante emozioni, ovviamente andando avanti con la vita e con il lavoro si impara a governarle però quello è un contesto in cui risulta difficile farlo soprattutto perché le vuoi anche un po’ mostrare”.
Durante il reality, i concorrenti devono affrontare numerose prove, ogni test è decisivo per smascherare i traditori e avvicinarsi alla vittoria. I momenti difficili non sono mancati: “Essendo il nonno della compagnia ed essendo stato convocato come concorrente negli ultimi giorni ho incontrato delle difficoltà a livello fisico. Se lo avessi saputo prima avrei smesso di mangiare tre piatti di carbonara al giorno e mi sarei allenato in palestra. Alessia Marcuzzi lo ha capito e devo dire che è stata molto premurosa, preoccupandosi per me”, ha detto Rocco Tanica.
A mettere alla prova Aurora è stata invece la tavola rotonda: “E’ stato un momento forte, di tensione, in cui tutto quello che hai accumulato durante il giorno emerge e in cui si scoprono delle cose che non ti eri accorto che stavano succedendo. Quello è lo shock più grande, rendersi conto che dietro le porte chiuse qualcuno sta tramando qualcosa di terribile e tu non sai niente”. Filippo Bisciglia ha concluso: “Rimanere solo per tante ore, dalla sera prima al giorno successivo, chiuso nel castello mi ha dato una sensazione claustrofobica. Ad un certo punto mi era venuta l’ansia”.









