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Sconto tra titani – Opinioni e recensione del film

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Scontro tra titani è un film del 2010 di genere Azione/Fantastico diretto da Louis Leterrier, con protagonisti Sam Worthington, Liam Neeson, Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Mads Mikkelsen. La pellicola ha una durata di circa 106 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione.

La Trama del film Scontro tra titani

Nella notte dei tempi, i Titani scesero in battaglia contro i loro stessi figli, gli Dei dell’Olimpo, ma persero anche a causa dell’intervento di Ade, dio della morte, che creò un mastodontico mostro marino conosciuto come il Kraken.

I vincitori si sono così spartiti il mondo tra di loro: Zeus ha preso il dominio dei cieli e Poseidone dei mari mentre Ade, sotto inganno del primo, si è dovuto accontentare degli Inferi.

Gli dei creano i mortali, dai quali sono venerati al fine di mantenere la loro immortalità. Ma con lo scorrere del tempo gli uomini hanno cominciato a porre questioni e a resistere ai loro creatori. Molti di questi sono ora intenzionati a eliminare la razza umana per sempre, ma Zeus ha altri piani.

Il dio si fa passare per il re di Argo e passa la notte con la regina Danae, mettendola incinta di Perseo. Adirato con Zeus, il sovrano uccide la moglie e scaraventa l’infante nell’oceano. Incredibilmente il bambino sopravvive e viene ritrovato da una famiglia di pescatori, che lo crescono come fosse figlio loro.

Perseo cresce e diventa un eroe, con l’intento di opporsi proprio agli dei stessi. E quando Zeus, con l’aiuto di Ade, libera il kraken per mettere a tacere le voci di dissenso, il ragazzo sarà l’unico a potersi opporre alla mostruosa minaccia.

La recensione del film Scontro tra titani

Nel 1981 uscì nelle sale un fantamitologico che è passato alla storia per gli innovativi effetti speciali di Ray Harryhausen, maestro dell’animazione a passo uno: la tecnica permetteva, in un periodo ancora privo della CG, di inserire mostri e creature all’intero di film girati in carne e ossa.

Per il resto Scontro di titani, tolta la carismatica presenza di Laurence Olivier nei panni di Zeus, non era certo memorabile e questo similare destino è stato condiviso dal remake realizzato nel 2010 e qui oggetto di analisi. Scontro tra titani (leggera modifica nel titolo italiano, omonimo nell’originale) vanta infatti un impatto estetico spettacolare, in piena linea con gli odierni blockbuster, ma si dimentica di costruire un palcoscenico narrativo altrettanto valido.

La lotta tra Perseo e gli dei diventa una sorta di metafora del conflitto di classe tra proletariato e aristocrazia, tra servi e padroni, ma il modo in cui la questione viene posta è troppo superficiale per suscitare un reale coinvolgimento da parte del pubblico, nel frattempo anestetizzato dalle pirotecniche sequenze action che si susseguono su schermo.

Tra frasi ad effetto e risvolti che cercano un’epica facile e gratuita, i cento minuti di visione scorrono senza lasciare il segno e neanche il cast delle grandi occasioni (Liam Neeson, Ralph Fiennes, Sam Worthington, Gemma Arterton e Mads Mikkelsen tra i tanti) riesce a infondere la necessaria personalità a figure caratterizzate in maniera fin troppo caricaturale.

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