Una location importante, una sceneggiatura ridotta all’osso, un budget fin troppo limitato a disposizione e un action movie da girare. Così è nato Riot – In rivolta. Il film ha fatto e farà sicuramente scalpore fra i fan dell’ex Ivan Drago. Nel cast ci sono mezzi sconosciuti nerboruti selezionati principalmente per i loro muscoli. In fin dei conti, però, non serve molto di più per girare scene di scazzottate dentro ad un finto carcere.
Riot – In rivolta: cast e trama del film
Riot – In rivolta è stato diretto da John Lyde.
Nel cast vi sono: Matthew Reese, Dolph Lundgren, Danielle Chuchran e Chuck Liddell
TRAMA
Jack Stone organizza una rapina in banca con l’unico obiettivo di essere arrestato. Come mai? Non si tratta di una pazzia, ma della volontà dell’uomo di finire in prigione con il famigerato boss russo. Stone vuole agganciare a tutti i costi il cattivissimo Balam con uno scopo ben preciso. L’uomo però è davvero pericoloso. Dal carcere, infatti, con estrema astuzia, riesce a controllare le forze di polizia.
La prima parte del piano riesce ad andare a buon fine. La cella di Balam, una sontuosa stanza privata costruita appositamente per lui, è però inaccessibile per la maggior parte della popolazione carceraria. Jack non si perde però d’animo. Farebbe di tutto, infatti, pur di raggiungere il suo unico e solo obiettivo nella vita. Quale? Vendicare la sua famiglia assassinata a sangue freddo da Balam anni prima.
Riot – In rivolta: recensione e opinioni
Non tutti sono capaci di girare un film d’azione chiusi in quattro mura. Gli spazi angusti restringono le possibilità di creare situazioni nuove e di tener lo spettatore incollato allo schermo. Ad aiutare il regista, però, vi è il fatto che all’interno di un carcere le scazzottate siano all’ordine del giorno.
La trama intricata fa sì che chi guarda Riot – In rivolta si chieda più volte cosa stia succedendo e rimanga con il fiato sospeso, almeno quasi fino alla fine. Il problema, però, secondo alcuni spettatori che hanno commentato sui social o sul web, sarebbe proprio il finale. Il problema? Ebbene non sembrerebbe, a detta di alcuni, riuscire a regalare in pieno l’effetto sorpresa desiderato. Per dirla in maniera più forbita il climax ascendente si interromperebbe prima di arrivare al suo spannung.
Come già annunciato, invece, ottima si è rivelata essere la scelta del cast. A fare a cazzotti sono ottimi attori nerboruti che sanno come muoversi sul set. A chi sottolinea che il protagonista non abbia alle spalle un curriculum degno di nota, possiamo far notare come nel film non ci si accorga affatto della possibile inesperienza dell’attore.
Se amate gli action crime vi consigliamo la visione di Riot – In rivolta. L’importante che non abbiate troppe aspettative e che vogliate divertirvi assistendo a qualche animata scazzottata.