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“Questo l’ho inventato io!”, Tutti i talenti scoperti da Pippo Baudo: da Beppe Grillo a Loretta Goggi, da Lorella Cuccarini a Ramazzotti, Giorgia, Pausini e Bocelli

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Con la scomparsa di Pippo Baudo, morto a 89 anni, l’Italia perde non solo uno dei più grandi conduttori televisivi, ma anche un vero e proprio innovatore del piccolo schermo. Ideatore di programmi di successo, instancabile protagonista del varietà e delle trasmissioni Rai, Baudo resterà nella storia come un talent scout unico, capace di individuare e lanciare giovani artisti destinati a diventare icone della musica e dello spettacolo. Non a caso, una delle frasi che più spesso gli veniva attribuita è: «Questo l’ho inventato io!». E in effetti, dietro le carriere di tanti volti celebri, c’è proprio la sua visione lungimirante.

I talenti scoperti da Pippo Baudo: “Questo l’ho inventato io!”

La vocazione di scopritore di talenti accompagna Pippo Baudo fin dagli esordi. Il suo primo grande successo televisivo è Settevoci, una gara canora dedicata a debuttanti. Qui il pubblico incontra per la prima volta artisti che segneranno la musica italiana.

Tra i nomi più importanti c’è Giusi Romeo, una giovane cantante siciliana che poco dopo adotterà il nome d’arte Giuni Russo. Ma da quel palco passano anche Franco Battiato, Mario Tessuto (con la celebre Lisa dagli occhi blu) e Marisa Sannia.

La capacità di intuire il futuro di giovani artisti si consolida ancora di più con Canzonissima. Nel 1972 Baudo eredita la conduzione da Corrado e sceglie di affiancarsi a una giovanissima Loretta Goggi. Proprio qui la Goggi dimostra di essere un’artista completa: cantante, attrice, intrattenitrice. Sarà il suo vero trampolino di lancio.

L’anno successivo, sempre a Canzonissima, Baudo porta sul palco Mita Medici, simbolo della generazione del Piper, capace di catturare l’attenzione del pubblico più giovane.

Gli anni ’70: una fucina di talenti tra varietà e comicità

Gli anni Settanta rappresentano per Baudo un periodo di straordinaria creatività. Al timone di programmi come Secondo voi e Luna Park, il conduttore siciliano diventa il motore di nuove scoperte artistiche.

È in questo periodo che si affacciano alla ribalta:

  • Tullio Solenghi, futuro membro del celebre Trio con Anna Marchesini e Massimo Lopez.

  • Heather Parisi, showgirl e ballerina americana che diventerà simbolo di un’epoca.

  • Beppe Grillo, allora comico irriverente e corrosivo, destinato a una carriera brillante e a un percorso personale e politico che lo terrà sempre sotto i riflettori.

Gli anni ’80 e ’90: dal varietà al Festival di Sanremo

Con il passare del tempo, cambiano i gusti del pubblico e anche la televisione si trasforma. Ma Pippo Baudo resta al passo, senza mai rinunciare alla sua missione di lanciare nuovi talenti.

A Fantastico, storico varietà del sabato sera, portò al successo Lorella Cuccarini e Alessandra Martines, diventate poi volti amatissimi della televisione.

Ancora più decisivo fu il suo ruolo al Festival di Sanremo, che Baudo ha condotto ben tredici volte, diventando il “padrone di casa” per eccellenza. Sul palco dell’Ariston fu lui a presentare per la prima volta al grande pubblico artisti come:

  • Eros Ramazzotti, con Terra promessa.

  • Andrea Bocelli, destinato a diventare una delle voci italiane più conosciute al mondo.

  • Laura Pausini, che da Sanremo Giovani con La solitudine iniziò una carriera internazionale senza precedenti.

L’eredità di Pippo Baudo

Con la morte di Pippo Baudo, se ne va un gigante che ha attraversato oltre mezzo secolo di televisione italiana. Ma il suo vero lascito è l’aver saputo credere nei giovani, dando spazio e opportunità a chi, senza di lui, forse non avrebbe trovato lo stesso percorso.

La sua frase, «Questo l’ho inventato io!», non è solo un motto: è la sintesi di una vita dedicata a riconoscere il talento, coltivarlo e portarlo davanti al pubblico. Un’eredità che resterà per sempre nella storia della televisione e della cultura popolare italiana.

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