Paolo Bonolis e la tv: “starò in video ancora per poco: voglio dedicarmi alla mia vita e ai miei figli”

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Paolo Bonolis festeggia 44 anni di carriera e si racconta a cuore aperto durante il Festival della tv di Dogliani parlando della sua carriera, dell’incontro con Silvio Berlusconi e di alcuni no detti: dalla politica a Freddie Mercury.

Paolo Bonolis, 44 anni di carriera: da Bim Bum Bam al Festival di Sanremo

Una carriera di grande successo quella di Paolo Bonolis che ha festeggiato 44 anni in video: dal debutto nella tv dei ragazzi con “Bim Bum Bam” fino alla consacrazione in Rai e Mediaset. In 44 anni di carriera non si contano le trasmissioni di successo: da “Tira e Molla” ad “Avanti un altro”, da “Ciao Darwin” a “Il senso della vita” senza dimenticare i suoi cinque Festival di Sanremo. Il conduttore, intervistato al Festival della tv di Dogliani, in provincia di Cuneo, ha rivelato di amare il suo lavoro, ma di essere anche pronto a fare altro:

Mi diverto a fare quello che faccio, penso di lavorare ancora per poco tempo. Voglio dedicarmi alla mia vita, non ho bisogno di stare per forza in televisione.

La tv di Bonolis è stata irriverente e riflessiva, una formula anche innovativa che a volte è piaciuta altre volte meno. “Non bisogna pensare a quello che la gente vuole vedere, bisogna partire da quello che si vuole raccontare” – ha detto il conduttore precisando – “siamo tutti pezzi unici: se camminiamo sui sentieri degli altri, diventiamo automi. Ognuno di noi è un pezzo irripetibile, dobbiamo avere il coraggio di raccontare quello che siamo, anche in tv. Io l’ho fatto: a volte è piaciuto, a volte è piaciuto di più, raramente è piaciuto meno“. Oggi con 44 anni di carriera non nasconde:

È un lavoro a cui mi sono dedicato per 44 anni: sento che nell’ultimo scampolo della mia vita voglio concentrarmi su altro. Starò in video ancora per poco.

Paolo Bonolis, da Sanremo a Freddie Mercury

Il successo di Paolo Bonolis è legato anche al Festival di Sanremo che ha presentato per ben cinque volte: 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009. Il debutto è nel 2005, un Festival stravolto come ha ricordato proprio il conduttore:

Mi è piaciuto tantissimo cambiarlo. Volli grandi ospiti: venne Mike Tyson, Will Smith e pure Hugh Grant, un rompi micidiale. Diceva no a tutto. Sul palco mi sono divertito a percularlo. Gli chiesi come mai l’inglese avesse la propensione a far salire il gatto sul tavolo – the cat is on the table – quando noi in Italia tendiamo a dargli un calcio e farlo scendere”

Infine ha raccontato anche i no detti durante la sua lunga carriera. Il primo è stato a Silvio Berlusconi:

“Bonolis, ho avuto per lei un’idea importante: lei sarà il portavoce di Forza Italia’. Gli risposi: ‘Presidente, non è per cattiveria, ma io manco l’ho votata’… ci ha provato. Presero Cecchi Paone”. Successivamente gli viene chiesto di fare il sindaco di Roma, ma anche questa volta: “la mia risposta fu: ‘ma che vi siete bevuti’. No, per l’amore del cielo. La politica non mi interessa”.

Infine il no detto a Freddie Mercury:

Avevo 23, 24 anni e nel ristorante dove cenavo entrò a un certo punto sua maestà Freddie Mercury. Mi si è seduto vicino e si è messo a parlare… solo che dopo un po’ ho capito che non voleva solo parlare. Al mio no, quando gli ho spiegato che lo adoravo ma che a livello ormonale eravamo un po’ distanti, si è fatto una risata. Mi chiese comunque il mio indirizzo e un anno e mezzo dopo mi fece arrivare a casa due biglietti per il concerto di Wembley. Andai.

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