Nuestros tiempos – Il futuro è ora: una rom-com a spasso nel tempo – Recensione

Nuestros tiempos - Il futuro è ora

L’amore è capace di infrangere ogni barriera e nemmeno il tempo è un ostacolo tale da porre fine a un sentimento sincero. Così come scoprono i protagonisti di Nuestros tiempos – Il futuro è ora, che si trovano catapultati dalla loro epoca in un futuro per loro molto lontano, ben cinquantanove anni dopo, in una situazione sociale e mondiale ben diversa da quella in cui vivevano.

Arriva dal Messico questa incursione nel cinema fantascientifico tinta di accese sfumature rosa, dove la premessa di genere è semplicemente spunto per parlare di altro, di come siano cambiati i rapporti uomo-donna con il passare dei dei decenni e di come tali progressi possano influire sulla stabilità di una coppia che era per l’appunto abituata a un altro mondo e a un altro modo di vivere. Ma andiamo con ordine…

Nuestros tiempos: prima e dopo – recensione

La storia di Nuestros tiempos – Il futuro è ora ha inizio nel 1966, con i fisici Héctor e Nora – anche marito e moglie nella vita di tutti i giorni – che stanno lavorando assiduamente al progetto di una macchina del tempo. Quando il rettore dell’università li mette davanti ad un ultimatum, minacciando di tagliare loro i fondi qualora non arrivassero risultati concreti, la coppia decide di tentare il tutto per tutto e con loro grande sorpresa finiscono per ritrovarsi nel 2025.

Dopo l’iniziale spaesamento, trovano un fondamentale quanto provvidenziale supporto da parte della nuova rettrice dell’istituto, guarda caso un’ex studentessa di Nora che si ricordava di loro e quindi crede a quanto effettivamente accaduto. Gli scienziati cominciano a lavorare a un guasto del dispositivo nel tentativo di tornare indietro, ma in quel breve lasso di tempo la loro relazione viene messa in crisi da una realtà profondamente più aperta alle donne.

Tempi e modi

Sulla carta l’intenzione di sfruttare il viaggio nel tempo per innescare suggestioni femministe e discorsi sull’invadenza patriarcale poteva anche risultare interessante, ma a conti fatti si sono tratti argomenti complessi con una disarmante superficialità, al punto che i personaggi e la loro missione perdono progressivamente di mordente nello scorrere dei minuti. Non stupisce che dietro la macchina da presa vi sia un uomo, il regista Chava Cartas, giacché anche se il film cerca di perorare sempre e comunque la causa del girl-power, l’insieme risulta fin troppo schematico e poco sincero, privando di interesse quanto avviene in scena.

E che dire del “colpo di scena” nell’epilogo, aggiunta stucchevole e inutile a giustificare un parziale lieto fine? In questa nuova esclusiva del catalogo Netflix sembra di assistere ad un bignami del genere, con un’attenzione pressoché nulla ai discorsi logici sugli ipotetici paradossi dati dai cambiamenti temporali e uno scavo relativamente nullo nelle psicologie e nelle emozioni dei due protagonisti, che diventano così involontarie macchiette senz’anima, in una storia a spasso tra le epoche fin troppo leggera.

Conclusioni finali

Si perde in luoghi comuni e in situazioni forzate, castrando sul nascere le potenzialità pur insite in quella sceneggiatura che avrebbe voluto sfruttare i viaggi nel tempo per parlare di altro. La coppia di scienziati messicani, che dagli anni Sessanta si ritrova a vivere ai giorni nostri, affronta una crisi profonda, figlia di un mondo radicalmente mutato rispetto a quello che loro conoscevano.

L’ibridazione tra fantascienza e rom-com non è riuscita e Nuestros tiempos – Il futuro è ora paga diverse leggerezze in fase di sceneggiatura, nonché una mancanza di ritmo e mordente dal punto di vista stilistico, con personaggi che si muovono in un contesto mai credibile e le critiche alla visione patriarcale che risultano mal amalgamate al già anonimo contesto.

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