È morto Emilio Fede. L’ex direttore del Tg1 e del Tg4 è scomparso nella giornata di oggi, martedì 2 settembre 2025, all’età di 94 anni. Ripercorriamo insieme la sua carriera.
È morto Emilio Fede: la carriera tra Rai e Mediaset
È venuto a mancare Emilio Fede. Il giornalista fino all’ultimo dalle figlie Simona e Sveva, è scomparso in una residenza sanitaria a San Felice di Segrate, vicino Milano. Emilio Fede aveva a giugno compiuto 94 anni. Una delle sue ultime apparizioni in pubblico risale al 14 giugno 2023 ad Arcore, giorno del funerale di Silvio Berlusconi.
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) nel 1931, inizia a lavorare come giornalista collaborando con I’l Momento – Mattino di Roma’ e con ‘La Gazzetta del Popolo’. Nel 1954 entra in Rai dove sarà assunto nel 1961 dove diventa inviato speciale in Africa per otto anni e firma un’inchiesta sull’uso di un farmaco per gonfiare la carne (la bistecca agli estrogeni). Nell’81 diventa direttore pro tempore del Tg1 seguendo in diretta anche i fatti di Vermicino mentre dal 1989 approda alla Fininvest. Diventa responsabile di Videonews e Studio Aperto dando per prima in diretta la notizia dell’attacco americano a Baghdad e della cattura dei piloti italiani Bellini e Cocciolone. Dal 1992 passa al Tg4 dove diventa famoso, anche grazie a Striscia la Notizia, per le sue gag e i fuorionda.
Per quanto riguarda la sua vita privata, nel 1964 sposa Diana De Feo (scomparsa qualche anno fa) dalla quale ha avuto figlie: Simona e Sveva. Nonostante alcune vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto, Emilio Fede è stato un apripista nel mondo del giornalismo: dalla conduzione in piedi alla spettacolarizzazione del dolore.
Il cordoglio del social
Non poteva mancare un commento sui social del suo collega Enrico Mentana:
“Se ne è andato Emilio Fede, e tanti – anche solo per ragioni di età – ne ricorderanno solo il crepuscolo professionale e giudiziario. Sarebbe sommamente ingeneroso. Emilio Fede, vent’anni prima di Berlusconi e del tg4, era già l’anchorman più conosciuto dei tg italiani. L’ho incontrato al tg1 nel 1980, e le nostre vite professionali si sono intrecciate a più riprese. L’ho avuto anche come direttore nel 1982, un’era geologica fa.
Facemmo poi, nello stesso gruppo, telegiornali completamente diversi, ma con gli occhi di oggi potrei dire che sdoganò un genere oggi ampiamente diffuso, quello dei programmi giornalistici apertamente schierati. Umanamente, anche quando eravamo molto distanti per scelte professionali, non fu mai sleale. Il resto è storia che abbiamo raccontato negli ultimi 15 anni”.
Anche la SSC Napoli ha espresso la sua vicinanza alla famiglia:
“Il presidente Aurelio De Laurentiis e tutta la SSC Napoli sono vicini alle figlie di Emilio Fede per la scomparsa del loro papà”.