Monuments Men: la vera storia che ha ispirato il film di e con George Clooney

Monuments Men

Oltre a quello di intrattenere, il cinema ha anche il compito di informare. E’ quanto si propone di fare Monuments Men, film del 2014 di e con George Clooney, che pone l’accento su uno degli aspetti meno conosciuti della Seconda Guerra Mondiale, quello legato all’arte e di dove si può arrivare per amore della stessa.

Pochi lo sanno, ma sul finire del conflitto, gli alleati, nel tentativo di salvare quante più opere d’arte possibile dalla follia nazista, misero in piedi una task force a ciò preposta formata da esperti e appassionati. Monuments Men quindi, seppur con qualche licenza poetica, racconta un fatto vero e Clooney ha il merito di averlo divulgato su larga scala. Scopriamo di più su questo film bello, interessante ed istruttivo che andrà in onda nella prima serata di Mercoledì 17 Maggio su Tv8.

Monuments Men: la trama in breve e il cast

Seconda Guerra Mondiale.  Frank Stokes, studioso d’arte, crea un gruppo di esperti con l’incarico di ritrovare e salvare le opere rubate dai nazisti nei Paesi europei invasi.

Il film si avvale di un cast di alto livello che annovera, oltre allo stesso Clooney nel ruolo di Frank Stokes, anche Matt Damon, Bill Murray, Cate Blanchett, Jean Dujardin e John Goodman.

Chi erano i veri Monuments Men?

L’unità MFAA, Monuments, Fine Arts, and Archives, operò fra il 1943 e il 1951. Di essa facevano parte più di 300 persone, uomini e donne, provenienti da 13 Paesi. Si trattava di professori, artisti, direttori di musei, architetti, curatori e, comunque, di soggetti in qualche modo legati al mondo dell’arte. Il programma fu voluto dal Presidente USA Franklin D. Roosevelt e dal generale Dwight D. Eisenhower. Ai membri della MFAA dobbiamo il salvataggio di numerose opere d’arte, restituite ai legittimi proprietari ove e quando possibile, e anche di chiese, musei e siti archeologici, di cui impedirono la depredazione e la distruzione lavorando al fianco dell’esercito.

Frank Stokes, interpretato nel film da George Clooney, si chiamava nella realtà George Stout e fu uno dei primi ad aderire all’organizzazione i cui affiliati vennero soprannominati “monuments men”. Prima di entrare a far parte della MFAA, uomini e donne si sottoposero ad un duro addestramento militare, quasi sempre in Inghilterra. Come si vede anche nel film, alcune di queste coraggiose persone persero la vita nel tentativo di portare a compimento la loro missione.

La scena nella quale Donald Jeffries muore per salvare la michelangiolesca Madonna di Bruges, non è reale, ma è vero che Ronald Balfour, a cui il personaggio filmico si ispira, perì in un incendio mentre cercava di mettere al riparo la pala d’altare di Gand.

Curiosità sul film

Ecco infine alcune curiosità sul film:

  • Monuments Men è stato presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Cinema di Berlino nel 2014
  • Nick Clooney, padre di George, compare nel film nella scena dell’epilogo del 1970. Interpreta un invecchiato Frank Stokes
  • le location del film sono varie località della Germania e il Sussex, in Inghilterra.

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