Michela Murgia è morta: la scrittrice sarda aveva 51 anni

Michela Murgia

Michela Murgia è morta oggi a Roma all’età di 51 anni. La scrittrice era malata da tempo, aveva rivelato di essere affetta da un carcinoma renale al quarto stadio. La Murgia aveva scelto di vivere pubblicamente il periodo della sua malattia, continuando a raccontarsi attraverso i suoi profili social.

Michela Murgia è morta a 51 anni

Michela Murgia in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera aveva rivelato di essersi ammalata di cancro. “Carcinoma renale al quarto stadio” è il tumore che ha colpito la scrittrice e conduttrice televisiva che ha rivelato “ho metastasi già nei polmoni, nelle ossa, al cervello“. Nonostante la terribile notizia, la Murgia è apparsa lucida e coerente parlando della malattia nei minimi dettagli.

Chi era Michela Murgia

Michela Murgia è nata a Cabras, in Sardegna, nel 1972. Prima di dedicarsi alla scrittura ha svolto molte professioni, tra cui l’insegnante di religione nelle scuole e la dirigente di una centrale termoelettrica. Militante di Azione Cattolica, realizzò uno spettacolo teatrale rappresentato a Loreto a conclusione del pellegrinaggio dell’Azione Cattolica nel 2004, al quale assistette papa Giovanni Paolo II. In quegli anni ha raccontato in un blog, Il Mio Sinis, la sua Sardegna e nel 2007 fu inserita tra gli scrittori riuniti nell’antologia Cartas de logu: scrittori sardi allo specchio. Il successo letterario arriva l’anno successivo, nel 2009. Il romanzo Accabadora vince il premio Dessì, il Super Mondello e il premio Campiello.

Il matrimonio con Lorenzo Terenzi

Il mese scorso, Michela Murgia ha sposato Lorenzo Terenzi. Il matrimonio è avvenuto con rito civile “in articulo mortis”, locuzione latina che significa “in punto di morte”. Ad annunciarlo è la stessa giornalista sul suo profilo Instagram. “Qualche giorno fa io e Lorenzo ci siamo sposat3 civilmente. Lo abbiamo fatto “in articulo mortis” perché ogni giorno c’è una complicazione fisica diversa, entro ed esco dall’ospedale e ormai non diamo più niente per scontato”.

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