Il cast di RIV4LI si racconta: Samuele Carrino, Edoardo Miulli, Kartika Malavasi e Melissa Di Pasca svelano il loro personaggio

RIV4LI

RIV4LI è la nuova serie Netflix che promette di far innamorare i teenager. Tocca temi profondi ma lo fa con semplicità cercando di raccontare l’universo dei giovani con il loro linguaggio. Il primo episodio della teen drama è stato presentato in anteprima al Giffoni Film Festival dove il cast e il regista hanno incontrato i giurati della sezione Elements (+10 anni). Scopriamo insieme cosa ci hanno rivelato i protagonisti sull’evoluzione dei loro personaggi e sul primo giorno di set.

Intervista al cast di RIV4LI: Samuele Carrino, Edoardo Miulli, Kartika Malavasi e Melissa Di Pasca

RIV4LI, ideata da Simona Ercolani e diretta da Alessandro Celli, sarà disponibile dal 1 ottobre 2025 in 14 episodi. La serie racconta la storia di alcuni ragazzi che frequentano la scuola media “Montalcini” di Pisa. Gli studenti sono divisi in due gruppi: gli Insider e gli Outsider. Degli Insider fanno parte Claudio (l’attore Samuele Carrino, protagonista anche de Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa), e Dario (l’attore Edoardo Miulli, che presto vedremo anche in Don Matteo). Nel gruppo degli Ousider invece ci sono la nuova arrivata in città Terry (l’attrice Kartika Malavasi) e la timida Marzia (l’attrice Melissa Di Pasca).

Noi di SuperguidaTv abbiamo intervistato i quattro principali protagonisti di RIV4LI che ci hanno spiegato come dietro al loro personaggio si nasconda un mondo fatto di insicurezze, solitudine. Insomma tutte le fragilità tipiche della loro generazione in cui chiunque può rispecchiarsi.

Voi nella serie siete divisi in Insider e Outsider. Ci raccontate il vostro personaggio però il lato nascosto. Cioè, oltre allo stereotipo, cosa c’è?

Melissa Di Pasca: “Il lato nascosto di Marzia? Già lei è molto chiusa, è molto timida, e il suo lato nascosto è il fatto di essere super intelligente. È molto, molto brava in matematica, come informatica perché sappiamo appunto che sta sviluppando un’app completamente da sola, non posso spoilerare tanto. E sì, è molto intelligente, molto brillante, Terry in questo la aiuta molto a trovare coraggio e sicurezza“.

Samuele Carrino: “Come ha detto Melissa non possiamo spoilerare tanto, però sicuramente Claudio al di là dell’essere figo in pubblico, ha anche tante fragilità. Infatti ha una famiglia che non gli dà il supporto perché a volte sono troppo impegnati col lavoro o per altre cose, lui si ritrova sempre solo alla fine. Quindi questi atteggiamenti da ‘bullo’, non dico vengono giustificati, però vengono compresi, perché in quel modo lui si sente davvero importante, apprezzato da qualcuno. Poi è anche un ragazzo molto pressato dalla famiglia, come il padre che gli dice: ‘io quel torneo l’ho vinto’, come a dire come sottotesto tu non devi essere da meno. Quindi sì, è un ragazzo molto fragile in realtà”.

Kartika Malavasi: Un lato nascosto di Terry è forse quello di tenersi le proprie insicurezze, i propri problemi per sé e di non parlarne con i propri amici ed è quello che
lei poi fa. E nonostante lei dimostri di essere sempre una ragazza solare, estroversa, in realtà non è proprio così. E questo è il suo lato nascosto“.

Edoardo Miulli: Dietro la spavalderia e il carisma di Dario si nasconde un lato molto più sensibile, più intimo, più riservato. Dario è un ragazzo molto riservato, fa fatica ad esprimersi, ad aprirsi anche con i suoi migliori amici. Mi terrò molto largo per non fare spoiler. Penso che in generale il mio personaggio, come gli altri, ha altro dietro lo stereotipo. C’è un personaggio che sbaglia, che si mette in discussione, che impara e che inizia a prendersi responsabilità verso il gruppo. Imparerà, come il resto dei protagonisti, a vedere la rivalità non come una cosa negativa, ma come un’occasione. Un’occasione di crescita, un’occasione di connessione con le persone”.

Per interpretare il vostro personaggio, quanto avete tratto spunto dalla vostra esperienza personale, dal racconto di amici?

Melissa Di Pasca: “Io, come penso tutti, moltissimo. Perché, veramente, Marzia è molto simile a me. Soprattutto negli aspetti della timidezza. Perché penso un po’ come tutti i ragazzi, a volte, magari non tutti tutti, tendiamo un po’ a chiuderci in noi stessi e a essere più timidi, non esporci, non parlare, che è sbagliato. Però anche Marzia lo impara, e piano piano impara a capire che in realtà non si è mai da soli. Ci si può sempre aprire, ci sarà sempre qualcuno che ci aiuterà”.

Samuele Carrino: “Invece Claudio è un personaggio molto, come ho detto prima, complesso. Non è stato facile interpretarlo, perché, da certi punti di vista, mi assomiglia tanto. Perché, magari, suona la batteria, gioca a calcio, però, caratterialmente parlando, no. Perché, appunto, è un ragazzo che è molto fermo nel suo gruppo, è sempre lì, quello è il suo. Invece io sono un ragazzo che tende sempre a fare nuove conoscenze, gli piace sempre stare in mezzo alla gente. Quindi, da quel punto di vista lì, è stato molto complesso, molto complicato”.

Kartika Malavasi: Io, in realtà, sono molto simile al mio personaggio. Quindi, nella sua complessità, ho cercato comunque di dare sempre me stessa, di essere il più me stessa possibile, entrando comunque nei panni di Terry“.

Edoardo Miulli: Allora, dietro la recitazione c’è sicuramente un’interpretazione. Quindi, noi diamo vita ai personaggi e per esperienza personale posso dire che io do me stesso
al personaggio. Do la mia esperienza, le mie emozioni, i miei sentimenti, la mia rabbia, le mie paure, tutte le mie insicurezze. Ho dato tutto questo a Dario per rendere il più vero e il più credibile possibile”.

Un ricordo del primo giorno sul set, un aneddoto divertente, siete diventati amici, perché comunque nella serie si parla di differenze, ma anche di alleanze. I vostri personaggi evolveranno.

Melissa Di Pasca: “Il mio primo giorno di set sono stata fortunata perché è stato un giorno in cui giravamo una scena e che c’eravamo tutti. Ero un po’ agitata inizialmente, non sapevo bene cosa fare. Però, come ho detto, io mi sono subito trovata con loro, veramente. Sono diventati un po’ la mia seconda famiglia. Sono diventati ognuno di loro parte del mio cuore, perché ho legato con ognuno di loro in un modo diverso e sono tutti diventati super speciali per me”.

Samuele Carrino: “Invece, io ricordo che il mio primo giorno di set era a casa Dario ed era la parte della band. Dovevamo suonare, in poche parole. Lì c’è stata una specie di liberazione perché eravamo tutti scatenati. Quindi se poi mi devo portare un ricordo penso sia il casino che abbiamo fatto quel giorno”.

Kartika Malavasi: Io il mio primo giorno di riprese ero sola in quanto quella fosse la mia prima esperienza. Ho cercato di sentirmi il più tranquilla possibile e tutto il personale del set mi ha aiutato tantissimo. Nella mia paura, magari, di sbagliare c’era dall’altro lato il regista, i macchinisti, tutti quanti che mi dicevano: ‘stai tranquilla, sii te stessa il più possibile’. La sicurezza che mi hanno dato mi ha aiutato tanto il mio primo giorno di set“.

Edoardo Miulli: Per me il set è casa. Ho avuto la fortuna di avere varie esperienze lavorative sul set quindi essere tornato sul posto di lavoro, mettiamola così, è stata un’emozione unica. Quindi sin dal primo giorno mi sono sentito a casa in mezzo agli operatori, in mezzo alle macchine, davanti alla cinepresa e con un copione in mano. Questo sì, è un’emozione indescrivibile“.

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