Alla serata di premiazione della 22a edizione del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie, ideato e presieduto da Ezio Greggio, e che si è tenuto nei giorni scorsi a Monte-Carlo, incontriamo Gabriele Greggio, figlio del noto conduttore tv. Gabriele da qualche anno ha aperto la Monte-Carlo Acting Academy, un’accademia teatrale aperta a tutti, che ha come obiettivo primario aiutare bambini e adulti ad avere fiducia il se stessi. Noi di SuperGuidaTv lo abbiamo intervistato: ecco cosa ci ha raccontato della sua scuola di teatro e di suo padre Ezio Greggio.
Intervista a Gabriele Greggio al Monte Carlo Film Festival
Gabriele Greggio, qui al Monte-Carlo Film Festival, evento di famiglia, come ti è sembrata questa edizione?
Bellissima, come ogni anno papà e tutta l’organizzazione veramente riescono a mettere su un festival che è degno del massimo, proprio un tributo alla comedia e all’arte.
Anche tu sei impegnato nell’arte: so che hai una scuola di teatro qui a Monte Carlo, raccontaci un po’ questo progetto, com’è nato?
Sì, è praticamente una passione che ho avuto sin da bambino. L’idea di diventare un po’ un coach di acting ce l’ho da 5-6 anni e discutendo un po’ con mio padre e mia moglie abbiamo avuto questa idea di riportare questa specie di acting school a Monte Carlo, perché non c’era. Soprattutto volevamo utilizzare le tecniche del teatro per aiutare bambini, ragazzi e adulti a trovare la loro voce e la loro self-confidence, che secondo me è importantissima in qualunque mestiere.
Cosa hai imparato dai bambini che vengono appunto nella tua scuola?
Guarda, io ho iniziato immaginando che sarei stato io a insegnare loro delle cose, ma in realtà è stato l’opposto: loro mi fanno imparare ogni giorno un sacco di cose. Mi ispirano, sono una fonte di creatività, di amore, di gioia infinita. Veramente imparo tutti i giorni la serenità del fare, di essere sempre in the creative mind e di divertirsi sempre.
Qual è l’insegnamento che tuo padre ti ha dato per la tua vita e per la tua carriera?
Tantissimi. Con papà ho studiato guardandolo sul set, ascoltando i discorsi che fa a Striscia. Sono sempre stato lì con un occhio a guardarlo e imparare dietro le quinte. Ho imparato la professionalità, l’importanza di essere on time, di lavorare sodo, e soprattutto di essere sempre rispettosi di tutti nella industry. Ci sono state tantissime cose che ho imparato da lui e continuo a farlo, perché è un maestro per me.