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Freccero vs Presta: “quando è in onda la moglie vorrebbe che tutte le altre reti si spegnessero”

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Carlo Freccero alla bella età di 71 anni ha ancora la grinta e l’entusiasmo di un adolescente: un vero tornado che a poco più di un mese dal suo mandato ha già operato alla seconda rete della tv di Stato, una vera e propria rivoluzione.

Carlo Freccero: A 16 anni “dall’editto bulgaro” torna e ha le idee ben chiare

Era il 18 aprile 2002 quando con un editto bulgaro Carlo Freccero fu “fatto fuori” dalla Rai. Silvio Berlusconi allontanò dalla Rai Freccero, Biagi, Luttazzi e Santoro.

Freccero, intervistato da Panorama descrive così quel periodo: Fu Celentano a farmi lavorare a Rockpolitik, quando ero in punizione. Ma non covo risentimento. Non c’è il conte di Montecristo. Questo ritorno è un dottorato post universitario…. Controeditto un po’ sì. Disturbavo troppo e sia Berlusconi che Renzi non mi hanno mai preso in considerazione. Nel cda Rai mi hanno eletto i Cinque stelle e Sinistra ecologia. Mentre il Pd l’ha mandato sul satellite. I Ds per l’esattezza, segretario Piero Fassino, responsabile della comunicazione Carlo Rognoni.

Insomma Freccero non ha peli sulla lingua e continua come un treno fornendo dettagli e particolari. Ma alla fine si rende conto che ama il suo lavoro e che aldilà delle “rivincite” lui sta cercando di fare bene e di offrire al pubblico un nuovo linguaggio di comunicazione:

Oggi la sfida è dare identità a una rete generalista complementare a Rai 1 nell’epoca dell’over the top, le piattaforme multinazionali digitali. In parole povere? La tv generalista deve imparare a rispettare i tempi sociali dello spettatore. Fino a qualche anno fa c’era solo lei; oggi, nell’epoca dei tempi liquidi, il pubblico sceglie la tv generalista solo in prima serata. Questo va tenuto presente quando si fa il palinsesto. Io mi concentrerò sulla fascia dalle 19 a mezzanotte. Rivincita senza vendette? Certo.

L’accusa a Freccero di fare contro programmazione

Freccero ha sicuramente rivoluzionato un bel po’ di cose nella seconda rete di Viale Mazzini ma qualcuno gli ha puntato il dito addosso accusandolo di fare controprogrammazione. Freccero – sempre dalle pagine di Panorama – fa sapere:

La controprogrammazione è una regola che fa parte del lavoro televisivo quando si tiene presente lo scenario competitivo. Non è un dispetto contro qualcuno.

In merito alla conferenza stampa cancellata da Rai 1 di Superbrain, lo show di Paola Perego, contro il quale ha programmato la serie The Good Doctor, replica:

Con Lucio Presta ho sempre avuto un rapporto tempestoso. Però lo ammiro perché l’amore per sua moglie è così struggente che vorrebbe che tutte le reti si spegnessero in concomitanza dello show di lei. Come la protagonista di Adele H di François Truffaut, è travolto dall’«amour fou». Mi commuove e lo apprezzo. Fa anche controinformazione. È necessaria, detesto il pensiero unico politicamente corretto che nasconde le notizie sgradite.

Ammettiamolo, Freccero ha fatto in un mese una cambio repentino di programmi e ha stravolto la rete portando tante novità. Sicuramente ha una personalità complessa ma gli va riconosciuto che è molto diretto e non gira intorno alle cose. Nella lunga intervista a Panorama aggiunge:

Il giornalismo dovrebbe sempre tener presente la corrispondenza tra la notizia e la realtà dei fatti…  Su Magalli, per esempio dice: lui mi è simpatico. È il più grande battutista rimasto della vecchia tv. Era amico di Gianni Boncompagni, di Luciano Salce e di tutti i grandi autori comici, per cui lui può dire quello che vuole e io lo esalto. Chiudendo I fatti vostri? No, dev’essere solo ridotto nei costi. Michele Guardì è uno degli uomini più ricchi d’Italia. Non può pretendere la Siae, faccia un sacrificio.

I cambiamenti di Carlo Freccero a Rai 2

  • Lo speciale su Celentano, andato già in onda il 5 gennaio 2019 per festeggiare il compleanno del Molleggiato il giorno dell’Epifania
  • Il 18 gennaio Enrico Lucci incontrerà Gianfranco Funari in Paradiso
  • Bernardo Bertolucci sarà vendicato dei magistrati oscurantisti
  • Il 4 febbraio, per i 30 anni di Crêuza de mä, si farà il concerto di Fabrizio De André con la presentazione di Dori Ghezzi
  • Il 25 febbraio ripartirà Made in Sud con Stefano De Martino.
  • Ha ridotto Ncis per riproporre le serie italiane
  • Arbore farà una serata dedicata a Gianni Boncompagni
  • Night tabloid diventerà Povera Patria con la sigla di Battiato preceduta da una comica imitatrice
  • Poi c’è la trasformazione di Nemo con il ritorno alla conduzione di Alessandro Sortino
  • Il ritorno in Rai di The Voice con Simona Ventura che partirà il 16 aprile e dove spera di avere in giuria Asia Argento e Morgan (sarebbe davvero un be colpo!)

Freccero si propone di prolungare il suo mandato oltre l’anno? A questa domanda risponde così: “Niente proroghe. Già arrivare a fine novembre 2019 sarà una fatica enorme“.

Carlo Freccero, un protagonista della comunicazione

Nato a Savona il 5 agosto 1947, è sposato con Daniela. Laureato in pedagogia e filosofia all’Università di Genova, è un autore televisivo, scrittore, giornalista, docente a contratto ed esperto di comunicazione.

All’inizio degli anni Ottanta approda in Fininvest dove diventa direttore dei palinsesti di Canale 5 e Italia 1. Nel 1986 Silvio Berlusconi lo nomina direttore dei programmi di La Cinq (prima tv privata francese), poi, nel 1987, direttore di Italia 1. Nel 1993 diventa consulente di Rai 1 e l’anno successivo torna in Francia come responsabile della programmazione di France 2 e France 3.

Nel 1996 torna in Rai dove lancia i fratelli Guzzanti (Sabina e Corrado), Serena Dandini, Fabio Fazio, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, Michele Santoro e Piero Chiambretti. Nel 2002, dopo l’editto bulgaro, si dimette. Nel 2005 Celentano lo chiama tra gli autori di Rockpolitik. Presidente di RaiSat dal 2007 al 2010, poi direttore di Rai 4. Nell’agosto 2015 viene eletto nel cda Rai. Il 27 novembre 2018 è rinominato direttore di Rai 2.

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