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Flavio Insinna avrà un futuro in politica?

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Flavio Insinna è stato intervistato dal Corriere della Sera e le sue parole sono: “Potrei lasciare la tv per sempre e darmi alla politica. In questi giorni sto subendo una vera e propria campagna d’odio e ho paura. Un giorno racconterò di tutte le mille proposte rifiutate in tv: sarei senz’altro più ricco, ma anche più infelice”.

Flavio Insinna, dopo le furenti polemiche avvenute per i fuori onda diffusi da Striscia la Notizia è fuori di sè. I video mostravano il conduttore, che si esprimeva in modo poco ortodosso e deprecabile nei confronti degli autori e dei concorrenti.

Siamo stati abituati a vedere Flavio Insinna come un conduttore allegro e simpatico. Mai avremmo creduto che si potesse arrivare a tanto. Striscia la Notizia ha sollevato un vespaio, che difficilmente passerà nel dimenticatoio.

Insinna ha spiegato di aver ricevuto diverse proposte da vari partiti politici in seguito al suo discorso a ‘CartaBianca‘. Qui il conduttore auspicava che l’Italia diventasse: “un paese più gentile”.

Il giorno dopo mi chiamarono tutti, so che potrei candidarmi con partiti di ogni schieramento politico. Questo forse ha dato fastidio a qualcuno, avranno pensato ‘E mò questo che s’è messo in testa?

Flavio Insinna esprime tutta la sua amarezza

So che tanti ragazzi, dopo quel mio discorso, hanno deciso di compiere azioni di solidarietà. Ora temo di non essere più un esempio, dal Flavio che regala la barca ai migranti sono diventato il peggiore di tutti; mi spaventa il messaggio che potrebbe passare. Io, nel mio piccolo, vorrei solo lasciare un mondo un po’ più pulito di come l’ho trovato.

Sono solo contro una persona potentissima come Antonio Ricci. Ce l’ha con me perché ho avuto successo nella stessa fascia oraria di ‘Striscia’, e perché sono l’unico, insieme a Paolo Bonolis e Fabrizio Del Noce, ad avergli sempre risposto per le rime.

Insinna continua:

Se lo avessi davanti, gli direi ‘Parliamoci, che t’ho fatto?’. Mi vergogno profondamente di quelle parole, lotto quotidianamente con me stesso per essere migliore. Se parlassi sempre bene sarei Kennedy. Non sono un buono, ma sono una persona perbene. Dalla mia squadra pretendo sempre il massimo e certe volte l’ho chiesto male. Un po’ come Mourinho.

I video parlano chiaro e, probabilmente io sarò di parte, ma chissà quanti altri conduttori avranno sparlato dietro le quinte, vogliamo metterli in onda tutti? Faremmo un affarone!

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