Festival di Sanremo 2021, i Maneskin e il tifo di Vasco Rossi: “E’ un onore per noi. Siamo consacrati come band rock”

Maneskin

La loro esibizione assieme a Manuel Agnelli ha infiammato i social. In particolare, Damiano, frontman dei Maneskin, ha ricevuto molti apprezzamenti dalle donne per la sua carica erotica. Un sex symbol timido che ha fatto la sua apparizione illuminando con la sua bellezza e il suo talento il palco dell’Ariston.

Maneskin, la conferenza stampa

Ieri i Maneskin sono intervenuti in conferenza stampa e in apertura hanno raccontato qualcosa in più sul brano in gara “Zitti e buoni”: “In questo brano noi non ci rivolgiamo ad alcuno, non abbiamo nemici, vogliamo solo che sia chiara la dichiarazione di intenti. Siamo una band che ha studiato per avere questo sound e noi vogliamo dire che questa è la nostra strada. Zitti e buoni è nato prima della nostra esperienza a X Factor proprio nei primissimi mesi della nostra convivenza; è un brano che ha subito diverse modifiche: sviluppando il nostro sound nel corso degli anni lo abbiamo rivisto e riadattato fino ad arrivare a questa versione qui, arrivata dopo il nostro tour e, soprattutto, dopo il nostro trasferimento a Londra”.

Sul rapporto con Manuel Agnelli che li scelse nel talent “X Factor” portandoli in finale rivelano: “Con Manuel anche dopo X-Factor c’è sempre stato un bellissimo rapporto, lui ci ha sempre spronato a non farci imporre dei limiti da nessuno, ci siamo anche trovati molto liberi nell’arrangiamento, abbiamo dato la nostra impronta senza snaturarlo eccessivamente”.

Noi di SuperGuida TV gli abbiamo chiesto un commento in merito al tifo che Vasco Rossi ha dichiarato di fare per loro: “Siamo onorati, contentissimi. E’ un riconoscimento importantissimo per noi. Se Vasco tifa per noi siamo consacrati come band rock”. Poi gli abbiamo rivolto una domanda in merito alle loro aspettative sul Festival di Sanremo: “Siamo venuti qui con molte poche aspettative, il feedback dall’esterno ci stupisce. Con un pezzo del genere non era scontato né pronosticatile. E’ un brano sbagliato per Sanremo ma proprio per questo abbiamo scelto di portarlo. Non bisogna per forza adattarsi ai canoni definiti o porsi dei limiti. Vogliamo dimostrare che anche questo genere esiste e noi giovani non vogliamo essere incasellati in qualcosa che va di moda, vogliamo fare quello che ci piace”, hanno confessato con sincerità.

Intanto i Maneskin hanno fissato due date per il prossimo dicembre: la prima il 14 al palazzo dello sport di Roma e la seconda, il 18, al Forum di Assago. La band si dice speranzosa e si dice pronta a tornare a fare musica dal vivo. Inoltre il 16 marzo, I Maneskin pubblicheranno il loro nuovo progetto discografico, Teatro d’Ira vol.1:

“A Londra abbiamo trovato una scena rigogliosa che ci ha dato l’imput per scrivere nuovi brani. Abbiamo registrato un album crudo e sincero e abbiamo messo noi stessi in tutto il disco. Ci saranno delle belle sorprese”, hanno dichiarato. E sulla scelta di affiancare un luogo come il teatro all’ira, Damiano ha spiegato: “Abbiamo voluto posizionare l’ira in un luogo raffinato come il teatro per dare l’idea che non sia una rabbia distruttiva, ma costruttiva. Una rabbia catartica da cui nasce qualcosa di positivo, che spinge alla rivoluzione”.

Zitti e buoni riusciranno ad imporsi anche nella classifica finale? Una cosa è certa. La loro è un’hit che regala energia e che sarà destinata ad avere molto successo.

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