Rita Pavone, intervista al Festival del Cinema di Venezia 2023: “Mi piacciono Lazza, Ultimo e Irama. Sanremo? Voglio essere in gara non ospite”

Rita Pavone intervista Superguidatv

Rita Pavone sfila sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia 2023 e attira l’attenzione di tutti. La cantante è stata infatti una delle ospiti più attese di questa 80esima edizione ed è stata premiata insieme a Sandra Milo. A lei è andato il riconoscimento, tutto al femminile, della rivista ‘Diva e Donna’ per essere una grande artista del mondo musicale.

Intervista alla cantante Rita Pavone

Noi di SuperGuidaTV abbiamo video intervistato Rita Pavone. Con la cantante abbiamo ripercorso la sua carriera, tra momenti più difficili e belli, fino a questo riconoscimento ottenuto a Venezia.

Il premio lo dedico a me stessa e ringrazio che sono passati 60 anni, era il 1963 quando ‘Cuore’ era primo in classifica da 15 settimane. Pertanto è una grande soddisfazione dopo 60 anni, tornare e prendere un premio. È importante, vuol dire che sei nel cuore della gente. Il momento più bello è stato quello della nascita dei miei figli, non c’è niente di così strepitoso, di così bello di sentirsi felice come donna. E il più brutto? Nella vita degli artisti è capitato a tutti, da Frank Sinatra a Elvis Presley, di avere un momento di leggera nebbia. Lì si vede la capacità dell’artista vero di aver tenacia, di aver fiducia, costanza, di avere la testa dura e di dire: “no, io mi tiro su le maniche e vado avanti”. E se dopo 60 anni di carriera sono qui e mi premiano, vuol dire che sono veramente una guerriera“.

Dopo 60 anni continua a essere molto amata anche tra i giovani. Tra i talenti di adesso, c’è qualcuno con cui le piacerebbe collaborare?

Ci sono un sacco di artisti che mi piacciono come Lazza, mi piace Ultimo, Irama. La nuova generazione ha alcuni nomi che porteranno avanti un discorso. Poi ci sono dei nomi che durano solo il tempo di un tormentone e lì godono di quel momento ma non li metto nella mia classifica“.

Cosa pensa di Angelina Mango?

Straordinaria come il padre. Il frutto non cade mai lontano dall’albero“.

Le piacerebbe fare il giudice di un talent come Amici o X-Factor?

“Di essere un coach sì perché credo di avere tutte le carte in regole per questo. Poi ho un naso, tutti dicono che sono un tartufo, nel senso che so annusare quelli che vinceranno. L’ho detto per i Maneskin, l’ho detto per il Volo. Ho sempre capito chi ha la marcia in più, quelli che non si fermano a un momento ma vanno avanti col pensiero, con la voglia di fare“.

Ci dobbiamo aspettare un suo ritorno a Sanremo?

Se torno vado in gara, non mi importa niente di essere ospite. Ho un repertorio ricco di canzoni, un forziere di perle d’oro non nere, che non esistono per quello me le invento. Non mi importa come arrivo ma mi interessa partecipare. Ho dei bei brani, non so ancora cosa ha nella testa Amadeus. L’ultima volta che sono tornata a Sanremo, dopo 48 anni, lo devo a lui quindi lo ringrazio“.

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