“Don Matteo”, fan in rivolta per l’addio di Terence Hill. A rischio flop? La risposta di Luca Bernabei

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Dopo tredici stagioni e a oltre venti anni dalla prima puntata, Terence Hill ha deciso di dire addio a “Don Matteo”. Dopo l’annuncio, sui social è scoppiata una vera e propria rivolta. Per alcuni sarebbe stato meglio chiudere addirittura la serie invece che sostituire un personaggio importante come Terence Hill. In realtà, come ha spiegato oggi Luca Bernabei, amministratore delegato della Lux Vide, per Terence Hill la porta rimarrà comunque aperta. Terence Hill uscirà dalla serie nel quarto episodio della nuova stagione di “Don Matteo”, in onda da giovedì 31 marzo in prima serata su Raiuno, e cederà il testimone a Raoul Bova che vestirà i panni di Don Massimo.

Don Matteo 13, le parole in conferenza stampa

Ieri si è svolta la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione a cui hanno preso parte Nino Frassica, Flavio Insinna, Raoul Bova, Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico. Terence Hill ha voluto mandare un video saluto da Los Angeles per ringraziare i telespettatori che lo hanno seguito in questi anni: “Senza di voi non c’è Don Matteo. Due o tre mesi dopo che ho lasciato il set, pensavo ancora a voi. Luca Bernabei mi ha lasciato lavorare in pace”.

Raoul Bova ha spoilerato con buona pace di Flavio Insinna qualcosa sul suo personaggio: “Sappiamo che il mio personaggio si chiama Massimo, questo si può dire. Ha un passato ‘importante’, lottava per la giustizia fin da giovane, e poi ha trovato nel sacerdozio la sua strada, grazie anche all’incontro con don Matteo. E’ un personaggio molto ricco, che mi ha affascinato dal primo momento che l’ho letto ed è stato bellissimo entrare sul set. Maria Chiara Giannetta è stata la prima a chiamarmi quando è uscita la notizia. Non volevo che la mia fosse una sostituzione, ma un inserimento: Don Matteo rimarrà sempre Don Matteo, è insostituibile”.

L’arrivo di Raoul Bova non ha sconvolto però più di tanto Nino Frassica che ha rivelato un curioso e simpatico retroscena: “Io dell’arrivo di Raoul me ne sono accorto un mese fa! Non me ne fregava degli altri, poi mi sono reso conto che il parroco aveva i capelli neri, mi sono accorto che era Roul Bova a due giorni dalla fine delle riprese. All’inizio lo vedo come un nemico, ma con la sua umiltà conquista tutti ed entra nella famiglia di Don Matteo”.

Maurizio Lastrico e Maria Chiara Giannetta tornano a vestire i panni del Pm Nardi e del Capitano Anna Olivieri. In questa nuova stagione, Anna e Marco cercheranno di capire se possono restare amici: “L’amicizia tra uomo e donne è possibile. Spesso si dice ‘Siamo solo amici’, ma l’amicizia ha un valore forte. Quello tra Anna e Marco è un racconto di amicizia molto bello”, ha rivelato Lastrico. Quella di Don Matteo è diventata per loro una grande famiglia tanto che Maria Chiara Giannetta ha spiegato di aver provato il pezzo che lei e Maurizio avevano portato al Festival di Sanremo davanti alla troupe e al cast. Don Massimo sarà presente dal quinto episodio: “E’ importante guardarla questa serie, non si può svelare cosa succedere, si perderebbe la suspence. Il mio è un personaggio forte, che non vuole chiudere gli occhi, che vuole sporcarsi le mani e stare tra la gente. E’ un prete in evoluzione, che ha voglia di capire cosa vuol dire perdonare. C’è un motivo per cui arriva don Massimo, ci sarà la voglia di lottare insieme per questo motivo”, ha confidato Raoul Bova.

L’attore ha poi parlato del suo primo incontro con Terence Hill: “Io e Terence ci siamo incontrati, volevo guardarlo negli occhi ed avere il suo consenso. Credevo che fosse giusto avere questo passaggio di testimone da parte sua. Me l’ha dato dicendomi ‘scegli un nome che sia il tuo”. Non sappiamo se l’addio di Terence Hill sia definitivo anche se l’attore aveva manifestato il desiderio di voler lavorare a dei film sul modello di Montalbano.

Luca Bernabei ha però spiegato che la proposta non poteva essere accettata: “Dietro queste serie c’è un grande lavoro di progettazione, ci vuole un anno e mezzo. La sua richiesta di fare solo quattro puntate non si poteva mettere in pratica. Abbiamo pensato di fare così: se tornerà lo accoglieremo, come abbiamo accolto Insinna. Mai pensato di fare una stagione di sole quattro puntate. E poi non è detto che don Massimo resterà anche nella prossima stagione”.

A Raoul Bova è toccato in sorte Don Massimo, un personaggio azzeccato in questo momento della sua carriera: “Quando mi è stato proposto il ruolo, per me è stato un grandissimo onore. Lux Vide e la Rai non mi avrebbero dato questa responsabilità se non ci fosse stata stima, è stato un grande complimento. In questo momento della mia carriera vedevo necessarie interpretare un personaggio così, avevo voglia di provare queste emozioni e di interpretarle. Mi è stato fatto un bel regalo”.

In merito però all’avvicendamento di Raoul Bova a Terence Hill c’è da riflettere anche in materia di ascolti. Noi di SuperGuida Tv abbiamo rivolto una domanda a Luca Bernabei che però non si è detto preoccupato: “Ruggeri mi ha insegnato che come comunicatori non dobbiamo sempre fare quello che il pubblico vuole. Se tu lavori bene e con coscienza non credo ci possa essere un calo. Lo spettatore all’inizio protesta, ma poi è contento di quello che trova… Altrimenti non avremmo mai neanche cambiato Capitano”. C’è da dire che “Don Matteo” ha sempre rappresentato un marchio di garanzia della Rai così come il Commissario Montalbano.

Dopo i flop di “Vostro Onore” e “Noi”, si punta dunque sull’usato sicuro. Le aspettative saranno deluse?

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