Cristina Plevani è la vincitrice dell’Isola dei Famosi 2025. Una vittoria che arriva ben 25 ani dopo quella della prima edizione del Grande Fratello. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato la Plevani e con lei abbiamo parlato dell’Isola ma anche ricordato i tempi del GF.
Cristina Plevani, intervista alla vincitrice dell’Isola dei Famosi 2025
Cristina come stai?
“Stanca, sono arrivata ieri dopo un viaggio lunghissimo. Oltre a questo sono stanca perché ieri sera sono arrivata a casa e abbiamo festeggiato con i miei cugini, gli amici … poi nel mio paese la gente ha rifesteggiato dopo 25 anni. Sono stati tutti contenti soprattutto del fatto che non hanno avuto sorprese, nel senso mi conoscono e hanno rivisto me sull’isola quindi non hanno avuto sorprese di dire non è lei”.
Sei stata definita la concorrente perfetta dei reality perché non indossi maschere e non hai filtri: ti rivedi in questa definizione?
“Mi riesce semplice essere me stessa. Una cosa che ho capito negli anni, ma anche dopo il Grande Fratello io da bambina ero chiusa, si nota anche nel gruppo all’Isola, soprattutto all’inizio, non sono quella che prevarica gli altri ed entra a gamba tesa presentandosi e parlando di sé. Sono più una che fa la spettatrice e quando deve dire qualcosa e ha qualcosa da dire lo dice rischiando. Ho pensato di non essere furba per la telecamera, anzi tante volte le schivavo. L’hanno notato anche gli autori che dicevano: “Tu non hai mai cercato la telecamera per venire fuori sei venuta fuori man mano quando c’era qualcosa allora partivi”. Come diceva Mario Adinolfi, ecco la nota nel pentagramma di Cristina ha sparato la sua nota.
Io mi presento mettendo prima i miei difetti, mi presento nel peggior modo possibile se ho la fortuna di andare avanti e di essere conosciuta nel lungo termine allora poi arriva il resto però io prima ti presento la mia durezza. Sono una persona che rispetta le regole, so che c’è un regolamento, non riesco a sgarrare andare fuori dei binari”.
Il pubblico ha rivisto la stessa Cristina di 25 anni fa?
“C’è chi pensava che io fosse una giocatrice perché io dicevo è un gioco e lo vivo come tale ma il mio dire è un gioco lo vivo come tale significa che io seguo le regole di questo gioco senza fare delle strategie e dire faccio questo, faccio quello.
Io arrivavo al mercoledì che cercavo di capire chi nominare in base a come era andata la settimana, ma dovevo avere una nomination che per me aveva senso. All’inizio è capitato che qualcuno mi chiedesse di nominarlo, delle volte mi dava anche fastidio perché mi tirava via dalla mia idea di nomination, a quel punto ho chiesto di non chiedere più di uscire”.
Alcuni siti web ti davano come vincitrice annunciata: quando hai capito che avresti potuto vincere?
La percezione lì dentro è sempre diversa non mi sentivo la vincitrice annunciata anche perché all’inizio pensavo vincesse Paolo Vallesi, calmo comunque una bella persona. Poi lo dicevo anche a Mario, lui da giocatore quale era, dicevo tu sei quello che magari alla fine può vincere perché stai facendo un bel percorso, forse all’inizio magari era più il Mario Adinolfi che la gente conosce nei talk show poi è diventato la persona con delle fragilità con un’umanità non indifferente, e mi sono detta: vuoi vedere che vince lui? Poi è arrivato Jay che all’inizio a me non diceva molto però poi l’unione con Omar mi ha fatto cambiare idea”.
“Sul finale, nella mia fantasia avevo questa cosa qua di congiunzioni, perché lo scegliere di fare l’Isola dopo 25 anni, ho detto 25 è un bel numero, poi su suggerimento di una mia amica mi porto dietro la camicia che avevo messo la prima puntata di Grande Fratello.
“Ogni tanto mi partiva la fantasia, soprattutto nell’ultimo periodo, mentre mi perdevo a guardare le stelle pensavo: al Grande Fratello sono stata la prima a entrare nella Porta Rossa e sono stata l’ultima ad uscire. All’isola sono stata la prima a buttarsi dall’elicottero, quindi fantasticavo nella mia testa quando non riuscivo a dormire e avevo il sorriso sulle labbra e dicevo: che figata se fossi l’ultima a uscire e dopo 25 anni essere quella che vince. Altra coincidenza, al primo Grande Fratello c’era una giornalista come conduttrice e a questo chi c’è? Una giornalista che fa anche la conduttrice”.
“Il percorso è stato caratterizzato da alti e bassi emotivi miei personali di introspezione non indifferenti. Qualcuno ha fatto notare anche che non ero la Cristina dei primi confessionali che avevo un altro spirito, un sorriso diverso. E io dicevo: se uscisse fuori un po’ di dolcezza, quella che la gente ha visto 25 anni fa, per me è già una vittoria perché vuol dire che ho smussato e ho abbassato un po’ di muro e le barriere che mi sono costruita”.
“Una delle cose che più mi dà fastidio è non arrivare in fondo alle cose che faccio, arrivare alla fine della festa e si va via tutti insieme. Mi dicevo infatti: mi darebbe fastidio e mi riporta ai miei 20 anni e quando mia madre mi diceva di tornare prima dalla discoteca mentre i miei amici tornavano molto più tardi di me. In quel momento mi è arrivata la voglia di arrivare fino in fondo a quest’isola”.
“Mi sono detta: me lo prendo questo secondo treno, ci sto sopra, che poi magari non mi porta a niente, però posso sognare, ho sognato, fantasticato. Sono sempre stata una con poca autostima, che ha sempre creduto poco in se stessa. All’isola mi hanno fatto capire che posso essere anche ambiziosa e guardarmi con gli occhi degli altri”.
Ti piacerebbe fare l’opinionista dopo queste due esperienze distanza di 25 anni l’una dall’altra?
“Spero che il fatto che dopo 25 anni piaccio ancora alla gente che guarda la televisione, magari uno dica: ma la Cristina proviamo a farle fare anche solo l’opinionista. Ovvio non di politica perché non è il mio campo, però non so magari commentare i reality, non sono una a cui le cose vanno suggerite, perché succede anche questo, avere degli opinionisti che non vedono il programma perché magari hanno altro nella vita da fare”.
Il ricordo di Pietro Taricone
25 anni fa il pubblico si è affezionato a te anche perché per la prima volta vedeva in tv una storia tra due ragazzi che si erano conosciuti in un reality. Ti capita di ripensare a Pietro Taricone e a quel periodo?
“Non ripenso al Grande Fratello in quel modo o legato a quella storia. Sono passati 25 anni non ho più quello sguardo incantato di allora. Il pensiero a lui va magari in qualche ricorrenza, non ne parlo mai, non ne scrivo mai perché sui social se io scrivessi di lui nelle ricorrenze sui social è un modo per acchiappare like molto facile e queste cose a me non piacciono. Poi ho sempre detto, e l’ho promesso alla famiglia, che io non parlerò mai di lui.
Il 29 giugno ero sull’isola e mi sono ricordata che era era il suo onomastico, siccome dalle mie parti c’è la leggenda che il 29 giugno non si fa il bagno, ho evitato di entrare in acqua. Solo in quel momento ho pensato che era il suo onomastico.
Il ricordo di 25 ani fa è più legato a chi guarda, è anche ovvio che in questi giorni sono usciti sui social dei video del GF1, ho cliccato il mi piace per rispetto, per la riconoscenza a chi ha pubblicato perché mi accorgo che la gente è legata ancora a quel ricordo e glielo lascio quel ricordo, io oggi sono andata oltre ma perché c’è una ex compagna e non potrei mai sui miei profili mettere quei video lì”.
I compagni d’avventura
I concorrenti dell’Isola: c’è qualcuno con cui hai legato di più?
“Mario assolutamente. Teresanna, in aeroporto ci siamo salutate, lei e suo marito mi aspettano a Napoli. Patrizia ci siamo mandati dei vocali anche perché ho perso una scommessa con lei che che mi dava vittoriosa quindi ora le pago un pranzo o una cena. Lei però po deve prepararmi le lasagne di pesce che pare siano buonissime. È una donna in gamba, alla fine mi è dispiaciuto che ci sono stati degli alti e bassi ma credo sia dovuto anche dai caratteri comunque forti che abbiamo entrambe e dai momenti di debolezza dati dall’isola, lei aveva un momento suo basso e io ero persa nei miei pensieri perché dovevo andare a fare un’ecografia al seno perché avevo un dolore allucinante, e quindi sono stata leggera e magari non ho notato questo suo momento e le ho chiesto scusa”.
Quindi non c’è stato un momento in cui hai pensato di mollare?
“No, sono partita che ero sicura che io non avrei mai vacillato. Sull’isola avevo un equilibrio mentale che solitamente a casa sono più nervosa, sono più agitata sono più impaziente. Mi sono riscoperta una che ha molta pazienza, mi stupivo di me stessa, l’isola mi ha dato una tranquillità, ovvio che ci sono stati i momenti che magari ero nervosa, ma non ho avuto il pensiero di dire mollo, vado. Per me l’isola era lo stare sulla spiaggia, controllare il fuoco, nemmeno tanto la diretta, quello era uno spettacolo. I miei amici mi riprovano di aver perso tutte le prove, avevo l’ansia da prestazione, il cuore che mi andava a mille e quindi le sbagliavo tutte. La prova che odiavo di più che speravo di non fare e non l’ho fatta è quella dell’apnea. Ho rivisto l’incidente di Loredana, ho visto la prova insieme a lei è stato allucinante”.
Ti piacerebbe scrivere un manuale di “resilienza” un libro che racconti le due esperienze?
“Le due esperienze no perché sono passati troppi anni dal GF, tante cose non me le ricordo, però ti dico questo, siccome io ogni tanto scrivo i miei pensieri su Instagram o su Facebook. Vorrei essere in grado di mettere nero su bianco il mio percorso, la mia introspezione, le mie sensazioni. Non so se è semplice farlo, adesso sono frastornata, però mi piacerebbe essere in grado di far capire agli altri, in modo semplice, le mie emozioni, le mie sensazioni, anche i miei momenti bassi. Raccontare il viaggio che ho fatto io, così butto fuori completamente tutto quello che ho buttato fuori, e di rendere partecipi gli altri, che non potranno mai fare questa esperienza”.
La cosa che più ti è mancata della tua quotidianità sull’isola?
“La casa e il cane per assurdo no. Io sono partita con un’ansia, cioè prima di partire avevo l’ansia del cane, lasciarlo due mesi. La casa, ho cambiato l’antifurto, avevo quelle paranoie lì, invece non pensavo alla casa. Anche per il cane, sapevo che era al sicuro e in buone mani, poi però, a un certo punto, mi mancava. Qualche volta dicevo, cavoli però, la telefonata con l’amica, il messaggio di raccontarle il pettegolezzo, di dire cosa è successo oggi, oppure, la camminata mattutina, la colazione al bar e sentire le persone commentare le notizie sui giornali, quella quotidianità lì mi è mancata.
Hai raccontato di essere poco ambiziosa, hai anche paura che le amicizie possano mancare?
“No, io ho sempre pensato che gli altri siano più bravi di me. Ho sempre sofferto questo. Tutto questo arriva da un’insicurezza che mi porto fin da bambina. Quindi, non ti chiamano a fare questo perché c’è qualcuno più bravo di te. O se sei anche in quella situazione, se sei in televisione, sei ospite da qualche parte, c’è qualcun altro con te che sta facendo anche lui l’ospite, ed è più bravo di te.
Ho sempre avuto questa cosa qua. Mario mi ha dato delle strigliate da amico che mi ha dato delle botte di autostima, mi fa: Cristina 25 anni fa sei piaciuta al 60% degli italiani che hanno votato, qui sei arrivata senza una nomination da parte dei concorrenti, vuol dire qualcosa, forse? Dopo la vittoria mi dice, sei piaciuta al 50% degli italiani che hanno votato. Inizia a guardare con gli occhi degli altri. Inizia a pensare che tu vali, hai dentro qualcosa, piaci alla gente. Ed è impossibile che gli altri non notino che tu piaci alla gente dopo 25 anni. Prova ad essere un po’ ambiziosa. Hai fatto piscina fino ad adesso? Se io ti rivedo a fare piscina tra tre mesi ti prendo a calci in c*lo. Cerca di sfruttarla questa occasione con le persone giuste accanto che ti aiutino a far sì che tu possa emergere in qualcosa.
Abbiamo acquisito un po’ di autostima?
“Bisogna avere una visione diversa e quando invece magari ti fai la domanda perché io, la domanda la cambio: Ma perché non io? Ecco. In questo ragionamento mi ha aiutato l’isola. Più che inferiore, non mi sentivo abbastanza. Non sei abbastanza per la persona che frequentavi, perché ti faceva sempre sentire a metà. Non abbastanza brava nel mondo lavorativo, perché c’è qualcuno più bravo di te.
Bisogna cambiare questa visione, non guardarti con i tuoi occhi, ma guardati con gli occhi degli altri. Ho sempre vissuto di rinunce. Non festeggiavo più i compleanni, sull’isola ho detto: il compleanno mi cade sull’isola se ho la fortuna di rimanere, è giusto che io festeggi con loro perché è un’occasione particolare, che non mi capiterà mai più. E da lì ho avuto voglia, con l’uscita l’altra sera, di tornare a festeggiare il compleanno. Ho sempre detto no al compleanno perché mi sembrava di obbligare gli altri a fare un regalo. Ma se uno ha proprio voglia di farti un regalo, perché quel giorno lì vuole essere presente, perché negargli questa possibilità?”.
I progetti futuri
Cosa ti aspetti adesso dal futuro, come te lo immagini?
“Io spero che la vittoria anche dell’Isola dei Famosi mi possa, anche solo per un tempo limitato, aprire qualche porta. Che possa prendere dei consigli, di fidarmi delle persone che mi danno i consigli, ovviamente, e di avere qualche possibilità in più. E dire: sogna perché ci sei. Mica sempre gli altri vanno avanti, hanno le possibilità, e che se mi dovesse venire in mente di bussare a qualche porta, di non avere paura, al massimo rispondono di no. Dovrei osare un pochino, che non vuol sgomitare. Ti viene in mente qualcosa? Tu prova a chiedere. Al massimo ti dicono di no, non ti fai male”.