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Bufera su Sanremo 2021: il Codacons chiede “chiarezza sui cachet”

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Polemiche su polemiche per il Sanremo 2021, il secondo condotto da Amadeus. La kermesse ancor prima di iniziare sta affrontando diverse difficoltà, soprattutto dal punto di vista organizzativo. A causa del Covid-19 e di tutte le misure per contenere il diffondersi del virus, la Rai è stata costretta a ridefinire i protocolli di sicurezza e blindare l’Ariston. Sarà pure il Sanremo 2021 della rinascita, ma il festival si svolgerà senza pubblico e con regole molto ferree. I problemi non sono finiti qui, però. Come si legge in un comunicato pubblicato da Adnkronos, il Codacons si scaglia (di nuovo) contro la manifestazione. E ora si chiede trasparenza e chiarezza sui cachet di ospiti e dei co-presentatori. Un problema che, da sempre, ha scosso tutta la macchina organizzativa del festival.

Sanremo 2021 e il “problema” dei cachet

L’associazione avrebbe presentato un esposto alla magistratura contabile dopo tutte le indiscrezioni che sono trapelate dalla conferenza di presentazione, che si è svolta martedì 9 febbraio a Roma e in streaming.

Si chiede di indagare, nel vero senso del termine, sui compensi che la Rai ha riconosciuto ad alcuni personaggi che calcheranno il palcoscenico di Sanremo 2021. Compensi, secondo il Codacons, che sarebbero appunto poco trasparenti e troppo alti. Nel mirino è finito quello del calciatore Ibrahimovic che dovrebbe percepire più di 50mila euro a serata. Ma spunta anche quello di Fiorello e di Elodie che, secondo le fonti, percepiscono solo 25mila euro a serata. Quasi la metà di quello che è stato pattuito con il calciatore.

Non solo, il Codacons chiede dei riferimenti precisi anche su i super ospiti (ancora top secret).

Le richieste del Codacons

Ci sarebbe un motivo ben preciso che ha fatto scatenare questa ennesima bufera su Sanremo 2021. La Rai ha affidato a Giovanna Civitillo (moglie di Amadeus) la conduzione del PrimaFestival, e si chiedono informazioni più dettagliati anche sul suo cachet. “Ricordiamo che i compensi che la Rai riconosce agli ospiti del Festival sono soldi dei cittadini, versati alla rete attraverso il canone. Riteniamo pertanto doveroso una verifica della congruità di tali spese, nell’interesse della collettività che finanzia l’intera macchina di Sanremo“, si legge in un estratto dalla nota del Codacons.

Non resta che attendere i prossimi sviluppi. Sta di fatto che, mai come quest’anno, la kermesse canora sta subendo un attacco mediatico senza precedenti. C’è un’emergenza sanitaria in atto, ma è pur vero che (nonostante tutto) il settore deve pur ripartire in un modo o nell’altro. Le ombre sui compensi ci sono sempre state, oggi pare che la situazione stia davvero sfuggendo di mano.

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