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Asia Argento e Fabrizio Corona, nuova coppia del momento. E’ Realtà o finzione?

Foto estratta dal settimanale Chi, ritrae Asia Argento e Fabrizio Corona

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Asia Argento e Fabrizio Corona stanno assieme: per le strade di Milano scatta il bacio appassionato. La settimana si è aperta con diverse notizie “gossipare”, di quelle succulente a cui non puoi dire di no e che innescano una molteplicità di pareri contrastanti.

Fabrizio Corona e Asia Argento paparazzati dal settimanle Chi, nuovo amore in vista?

Elisa Isoardi lascia Matteo Salvini, Irama (Vincitore di Amici ndr) annuncia il suo fidanzamento con Giulia De Lellis e ciliegina sulla torta, Asia Argento si è fidanzata con il ragazzaccio d’Italia, Fabrizio Corona.

L’attrice che ultimamente è spesso sui giornali, tra scandali e notizie choc ha un nuovo amore. Ma la cosa che desta scalpore è che l’uomo di cui parliamo è anche lui molto spesso oggetto di scandali e scoop esclusivi.

Si tratta di Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi che tra una diretta IG e l’altra è cascato o è inciampato sulla bella Asia. Chi lo avrebbe mai detto? Eppure è così.

A testimoniarlo uno dei giornalisti più bravi del nostro Paese, Gabriele Parpiglia, che è anche un autore tv, che racconta con dovizia di particolari l’inizio di questo amore in una intervista – verità in esclusiva sul settimanale Chi.

Asia Argento a cuore aperto si confida a Parpiglia

Ci siamo incontrati per lavoro e ho letto in lui un dolore che ci accomuna; ha dentro qualcosa di rotto che ho anche io. Non siamo dannati, ma siamo due anime buone. Ora lasciatemi sognare in pace.

I due paparazzati da Chi, hanno pranzato al “Casale della Certosa”, in teoria, lontano da sguardi indiscreti.

La gente ci dipingerà come due dannati, ma in realtà noi con la rabbia mascheriamo un animo buono – continua la Argento – Fabrizio mi ha contattata per un lavoro. Ma la nostra chiacchierata è finita con un bacio.

Asia Aregento “riparte” da Fabrizio Corona?

L’attrice racconta a Parpiglia che l’incontro con Fabrizio è quasi un segno del destino, perché il suo rapporto con la famiglia Corona ha radici lontane.

Le racconto la storia. Io a diciannove anni scrivevo per Vittorio Corona, suo padre. Avevo una rubrica sul mensile Village. Nei suoi confronti avevo un senso di ammirazione estrema, difficile da spiegare a parole. Era un professionista con le palle, un illuminato e generoso.

  Ero devota a Vittorio. Mi aveva presentato uno dei suoi figli, Francesco, ma non Fabrizio.

Poi ci siamo persi con il grande Vittorio. Io sono andata negli States e sono tornata nel 2007, quando poi ho incontrato per la prima volta Fabrizio, per caso, a un pranzo al ristorante dal Bolognese, a Roma.

Mi guardava, io non lo conoscevo, e io gli ho chiesto: “Come mai hai tatuato la scritta ‘Corona’? Lui mi ha risposto che l’aveva fatto in onore di suo padre Vittorio, che era morto poco tempo prima.

Così mi sono messa a piangere e l’ho abbracciato. Ero devastata. Ricordo che Fabrizio è rimasto paralizzato. Ma io piangevo e basta senza vergogna.

E da quel momento cosa succede?

Mai più visto. Mai più sentito. Seguivo in modo distaccato i suoi drammi, le sue peripezie, non capivo. Non capivo come il figlio di Vittorio potesse trovarsi in questi caos continui (piange, ndr).

Oggi guardo Fabrizio e vedo Vittorio. Lui è un ragazzo intelligente. Se usasse la sua intelligenza per far del bene, potrebbe davvero creare qualcosa di grande.

Invece è come se dinanzi al bivio tra il bene e il male Fabrizio scegliesse sempre dei giudizi esterni. Ho visto Fabrizio, non Corona.

Asia Argento prosegue nel suo racconto su Corona

Questo perché quando si vuole, quando non si cerca la popolarità a tutti i costi, si può fare. Quella popolarità amata e odiata che se vuole ti ammazza.

Prenda come esempio la sua ospitata in tv nel reality: l’ho vista da casa, ma a un certo punto ho spento il televisore. All’inizio avevo le stelline che giravano per la testa, ma quando ho iniziato a vedere la sua rabbia, sono fuggita. Ho spento.

La rabbia è uguale al dolore. La rabbia è salvifica rispetto al dolore, ma si ritorce contro. Ho spento e ho detto: “Non è lui”. Non era un combattente, ma un bullo pur avendo le sue ragioni. Nel mio cuore ho scelto di tenere dentro quello che io oggi percepisco di lui. Non quello che hanno visto tutti. Me ne sono altamente fregata…

Naturalmente abbiamo riportato solo qualche stralcio dell’intervista, bellissima e unica che solo una donna intelligente e sensibile come la protagonista ha potuto raccontare. Ecco. Noi preferiamo la Argento che abbiamo visto a Verissimo (dove ha raccontato il suo dramma per la perdita del lavoro a XFactor e del compagno morto suicida) e questa che si racconta al settimanale Chi.

Sicuramente nell’immaginario collettivo Asia Argento è una ragazzaccia ribelle e dannata, ma in realtà ha un animo buono. Anche lei ne è consapevole e infatti aggiunge:

Solo una mia amica mi ha detto: “Vai, goditela”. Gli altri si sono tutti spaventati perché, pur avendo un’anima magari rock, sono una pura. Nei confronti di Corona vince il pregiudizio. Finché Fabrizio mi dona il suo affetto, io ci sono. Dopo mesi di solitudine il messaggio del buongiorno e della buonanotte li vivo come un regalo (piange, ndr). Ho vissuto da eremita, ho vissuto con dolore, oggi voglio solo vivere. E se l’affetto l’ho trovato in una persona che si chiama Fabrizio Corona, lasciatemi sognare in pace. Se dovesse tradire la mia fiducia, e l’ho messo in conto, perde lui

So già che ci saranno certe supposizioni, anche se in realtà già sui social il “treno” era partito per dei “like”… Io non amo questo tipo di popolarità. Perché non è popolarità. Quando uscirà il giornale ho pensato che tutta l’Italia saprà di noi. Mia madre mi ha detto: “Non fidarti di lui”. Però che cosa devo fare? Vivo un momento felice già vedo i titoli: “Bonnie&Clyde”, ma ripeto, stavo bene. Preferivo rimanesse nel mio giardino segreto. Spero che il sequel non cambierà il nostro rapporto. Avrei preferito il riserbo, ma del resto siamo popolari.

Certamente il dubbio che questo possa essere l’ennesimo escamotage per avere i riflettori puntati addosso è legittimo, ma in realtà anche a noi ci piace sognare per cui auguriamo alla neo coppia di viversi un amore sereno. Figli maschi, no sarebbe troppo!

Voi cosa ne pensate?

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