Ash vs Evil Dead, la recensione della serie sequel de La Casa | No Spoiler

Ash vs Evil Dead

Tra le innumerevoli saghe horror che costellano il firmamento cinematografico, quella de La Casa (Evil Dead nella versione originale) è probabilmente una delle più famose, di sicuro quella più particolare grazie all’esilarante miscuglio tra paura e demenzialità che ha decretato il successo mondiale di Sam Raimi. Ash vs Evil Dead è una serie tv che si colloca come un sequel immediato della trilogia originale – sebbene il terzo capitolo non venga citato apertamente a causa di problematiche legate all’utilizzo dei diritti – e ne diventa il perfetto successore spirituale.

Ash vs Evil Dead, la trama

Le incredibili battaglie contro il male assoluto sono ormai soltanto un lontano ricordo per Ash Williams (Bruce Campbell), appesantito dall’età e dai fiumi di alcool ingurgitati per dimenticare gli orrori vissuti in quello chalet disperso nella natura. Sono trascorsi trent’anni dalla sconfitta definitiva del Demone Kandariano, l’essere sovrannaturale evocato da una sconsiderata lettura del Necronomicon, il libro dei morti, ed oggi l’impavido guerriero è un semplice commesso di un supermercato. Il suo essere infantile non gli ha permesso di coltivare relazioni umane stabili, ma può vantare come amico il suo collega Pablo (Ray Santiago), che lo venera come una figura paterna nonostante i suoi numerosi (ed evidenti) difetti.

In seguito all’ennesima nottata di baldorie, una birra di troppo risveglia gli appetiti sessuali, obbligandolo a flirtare con una donna sconosciuta fino ad invitarla nella sua vecchia roulotte. Da quel momento la memoria si offusca, ma i pochi barlumi di raziocinio gli consentono di ricordare – la mattina successiva – di aver aperto il Necronomicon che teneva nascosto per far colpo sull’inaspettata ospite. Ubriaco e su di giri, Ash ha evocato nuovamente l’orrore sul nostro mondo, ed è adesso costretto a riabbracciare la sua fedele motosega ed il celeberrimo boomstick per stanare il Demone Kandariano, così da confinarlo ancora all’inferno prima che si impossessi di tutta l’umanità. Nell’avventura sarà spalleggiato dal suo braccio destro Pablo e da Kelly Maxwell (Dana DeLorenzo), un’algida ragazza che si troverà invischiata in questa crociata contro la sua volontà.

Perché guardare Ash vs Evil Dead

La trilogia de La Casa non ha bisogno di presentazioni, perché i milioni di appassionati presenti in ogni Paese del mondo sanno bene che le opere di Sam Raimi riescono a mantenersi sul precario equilibrio che separa il grottesco dall’horror, e la demenzialità dalla stupidaggine a tutto tondo. Chi ha già adorato le tre pellicole è quindi moralmente obbligato a recuperare una serie che riesce a tenere intatto quel nucleo di oscuro divertimento, tra uccisioni brutali, battutacce da b-movie e scene d’azione sempre sopra le righe.

In questo trasferimento seriale, lo spettacolo ritrova il suo iconico protagonista Ash Williams, questa volta però brizzolato e disilluso come il suo interprete Bruce Campbell, che ormai non ha nemmeno più bisogno di recitare la sua parte, perché il personaggio è entrato così profondamente dentro di lui da averlo cambiato per sempre. Campbell e Raimi sono un marchio di fabbrica di cui potersi fidare, con l’attore feticcio del regista come al solito pronto a dare in meglio di sé con ruoli movimentati e divertenti.

Al suo fianco ci sono due partner che mettono in scena anche un’insperata storia sentimentale, ma la serie è dominata da questo viaggio on the road che decolla sulle ali di una colonna sonora rockeggiante. Fiumi di sangue, computer grafica usata con intelligenza e soprattutto umorismo grossolano sono i punti di forza di uno show che non sembra mai prendersi troppo sul serio, dedicato sostanzialmente ai fan della saga cinematografica, i quali vengono ricompensati da citazioni costanti ed inaspettati cameo provenienti dalle tre pellicole storiche.

Ash vs Evil Dead, perché non guardarlo

Ricollegandoci al punto fondamentale di una serie dedicata a chi già conosce i film precedenti, se non avete mai visto Evil Dead non capirete granché degli avvenimenti descritti nello show, e probabilmente vi stordirà il tipo di umorismo grottesco che separa l’opera da un vero e proprio horror. Ash vs Evil Dead non fa mai paura, ma punta al gore di squartamenti e laghi di sangue per lasciar scorrere un leggero brivido di gusto orrorifico, sulla falsariga di una pellicola slasher.

Date le premesse, sembra scontato affermare che se la saga di Evil Dead non vi ha mai affascinato, sicuramente non ci riuscirà una serie che ne raccoglie con orgoglio il testimone spirituale e narrativo. Una scrittura demenziale ed esagerata non lascia spazio ad alcuno stravolgimento sentimentale, i personaggi sono monodimensionali e affrontano il loro etereo nemico senza preoccuparsi troppo delle assurdità che gli vorticano intorno, e la recitazione non punta quindi a catturare il cuore degli spettatori.

Dettaglio non da poco, che potrebbe allontanare chi è interessato ma non completamente convinto di cominciare la visione di questa commedia splatter, è la certezza che la serie è stata cancellata per motivi ancora poco chiari. Lo show aveva un ottimo seguito ed aveva convinto anche la critica, ma i produttori hanno scelto di troncare il progetto sul più bello, lasciando la trama in sospeso e senza un vero epilogo, nonostante si vociferi che le altre opere dedicate al franchise – in arrivo nei prossimi mesi – si ricollegheranno agli eventi narrati in Ash vs Evil Dead.

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