Amadeus ricorda Marina Donato: “La Corrida deve continuare per lei, per Corrado. Averla condotto è stato un sogno”

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Amadeus ha voluto ricordare Marina Donato. La produttrice e autrice televisiva è scomparsa la scorsa notte all’età di 76 anni. Vediamo insieme cosa ha rivelato il conduttore sul suo rapporto con la donna e sul futuro de La Corrida.

Intervista ad Amadeus, il suo personale ricordo di Marina Donato

Marina Donato, moglie di Corrado, è stata autrice di alcuni programmi di successo come ‘La Corrida’, ‘Forum’, ‘Il pranzo è servito’ e ‘La Prova del cuoco‘. Sul NOVE, Amadeus sta conducendo una nuova versione de La Corrida e noi di SuperguidaTv gli abbiamo chiesto un suo personale ricordo della produttrice.

Un ricordo di Marina, avete lavorato insieme alla Corrida, un grande successo. Lei ti è stata molto vicino, l’hai ricordata?

“Un grande reciproco affetto. Lei sapeva la stima, l’amore che avevo per Corrado, per la Corrida e conoscendola poi negli anni ho trovato una donna forte, una donna con grande entusiasmo. Essere stati fianco a fianco in una stagione della Corrida ma fino alla mattina, la cosa incredibile è che ci siamo visti, abbiamo parlato, abbiamo fatto progetti fino a poche ore prima di quello che è accaduto”.

Lei era rimasta molto contenta della tua Corrida, sappiamo che avete anche parlato di come andrà in onda ancora il programma. È una dedica a lei continuare ad andare avanti?

“No assolutamente. Lei amava la Corrida ma amava tutti i suoi programmi, amava il suo gruppo, la sua redazione. La Corrida deve continuare per lei, per Corrado e per la gente che ama questo programma, quindi lei ci teneva tantissimo”.

Ti ha raccontato magari qualche aneddoto su Corrado, vedendoti realizzare quel programma che per Corrado è stato forse quello più caro?

“Io chiaramente le chiedevo, ero curioso da telespettatore avendo vissuto la Corrida dai tempi della radio. Da ragazzino l’ascoltavo alla radio, quindi le raccontavo quasi il mio rapporto che avevo con la Corrida e lei di questo era felice, cioè percepiva che c’era un affetto per quel programma che per me è significato molto ovviamente. Ero un fan da ragazzino, averlo condotto è stato un sogno che si è coronato e lei capiva che per me quello era importante, non era un programma qualsiasi, assolutamente”. 

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