Vittoria e Abdul: il film con Judi Dench racconta una storia vera

Film victoria e abdul

Un’amicizia quantomeno inconsueta e da molti considerata scandalosa è alla base del film Vittoria e Abdul, realizzato da Stephen Frears nel 2017. Lei è nientemeno che la Regina Vittoria e lui è Mohammed Abdul Karim, noto anche con lo pseudonimo di il Munshi, segretario indiano della sovrana.

Il film è basato sull’omonimo romanzo scritto da Shrabani Basu che a sua volta trae ispirazione dai diari dell’uomo ritrovati nel 2010. Si tratta quindi di una storia vera che potremmo quasi definire una favola moderna. Gli ingredienti ci sono tutti: un’amicizia profonda tra una donna di sangue reale e il servo indiano, il risentimento dei familiari e della classe politica. Ma soprattutto c’è la testardaggine di una sovrana disposta a tutto fuorché a permettere che il razzismo delle persone che le vivevano intorno potesse in qualche modo gettare ombre su quell’amicizia.

Victoria & Abdul: la storia

Alla fine del 1800 la Regina Vittoria aveva il titolo di Imperatrice d’India, una terra che la affascinava ma della quale sapeva ben poco. Ansiosa di conoscere la cultura e le tradizioni indiane Vittoria accolse con entusiasmo nel 1887 i due servitori personali che le erano stati assegnati. Si trattava di Mohammed Buksh e Abdul Karim. Quest’ultimo conquistò la sovrana, che vide in lui la persona che avrebbe potuto svelarle le usanze e la cultura dell’Impero che sovraintendeva.

Mentre l’amicizia tra i due diveniva sempre più profonda la Casa Reale non riusciva a spiegarsi quei trattamenti di favore che lei riservava all’indiano. Non mancarono i pettegolezzi, anche se il rapporto tra la sovrana e Abdul era solo di profonda amicizia. Quando Vittoria venne a sapere che l’indiano era sposato fece arrivare a corte anche la moglie e la suocera, che giunsero a Windsor indossando un velo integrale. Per la famiglia la regina fece allestire un cottage vicino alla sua residenza.

I reali cercarono in ogni modo di allontanare Abdul dalla regina, a tal punto che Vittoria iniziò a temere che dopo la sua morte l’indiano avrebbe potuto correre dei pericoli. Le condizioni di salute della sovrana peggioravano in fretta e per questo lei cercò di convincerlo a tornare nel suo Paese, consapevole che dopo la sua morte nessuno avrebbe potuto proteggere lui e la sua famiglia dalle ostilità della corte. Lui però rifiutò e rimase al fianco della regina fino alla sua morte, avvenuta nel 1901.

Dopo la scomparsa della Regina Vittoria la Casa Reale cercò di cancellare ogni traccia di quel rapporto, sfrattandolo dal cottage, bruciando i doni e i documenti che lui aveva raccolto nel corso degli anni e costringendolo a tornare in India con la famiglia. L’unico oggetto che l’uomo riuscì a portare con se fu un medaglione con l’effigie della Regina Vittoria raccolto dalla moglie prima che tutti i regali venissero bruciati. Abdul e la sua famiglia non tornarono mai più nel Regno Unito. Abdul poté condurre una vita agiata nel suo Paese grazie alla pensione come ex-dignitario di corte fino alla sua morte, otto anni dopo.

Victoria and Abdul: il cast

A vestire i panni della Regina Vittoria nel film è Judi Dench, che aveva già interpretato la sovrana nella precedente pellicola “La mia Regina“. Il ruolo di Abdul è invece stato affidato alla star di Hollywood Ali Fazal.

Fanno parte del cast anche Michael Gambon, Olivia Williams, Eddie Izzard e Tim Pigott-Smith, che con questo film chiude la sua carriera.

Le riprese sono iniziate il 15 settembre 2016 nella Osborne House, sull’Isola di Wight.

Distribuita nelle sale cinematografiche inglesi il 15 settembre 2017 e in quelle statunitensi una settimana dopo, la pellicola è stata proiettata per la prima volta in Italia il 26 ottobre 2017.

Siete pronti a lasciarvi conquistare da questa bellissima e commovente favola moderna? L’appuntamento, cari amici lettori, è per domani domenica 11 luglio 2021 alle ore 21,20 su Canale 5. La rete ammiraglia Mediaset infatti riporta sugli schermi la storia della bellissima amicizia tra la Regina Vittoria e Abdul Karim.

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