Dal 19 dicembre debutta su RaiPlay Tutta Scena, nuova produzione originale in otto puntate da circa 25 minuti ciascuna, firmata dal regista Nicola Conversa. Il progetto, certificato Green Film, nasce dalla collaborazione tra Rai Fiction e One More Pictures, con il sostegno della Trentino Film Commission. La serie immerge lo spettatore nella vita quotidiana di una scuola di recitazione, seguendo il cammino artistico e umano di un gruppo di giovani allievi. Nel cast figurano Giorgio Panariello e il creator Tommaso Cassissa, insieme a numerosi interpreti della nuova generazione. Completano il cast Euridice Axen, Ginevra Francesconi, Sabrina Martina, Alice Maselli, Margherita Morchio, Emanuele Porzio, Seydou Sarr, Giovanni Scotti, Anna Favella e Arianna Mattioli.
“Tutta scena”, intervista esclusiva a Giorgio Panariello
Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Giorgio Panariello. Il comico è tornato a recitare nei panni del professore di un’accademia di recitazione: “Il personaggio che interpreto Guido mi ha dato la possibilità di toccare delle corde drammatiche. Ho lavorato molto con il regista in sottrazione perché generalmente il comico ha l’abitudine di fare delle facce, anche talvolta esagerate. E’ stato un continuo rientrare nel personaggio che quando uscivo dai binari Nicola è stato bravo a riportarmi dentro. Non è mai semplice fare un ruolo così però è divertente. Nicola oltre ad essere un bravo regista è anche uno che riesce a creare dei set divertenti”.
In uno degli episodi della serie, Guido, il personaggio interpretato da Panariello dice una frase importante: “Per chi fa il mestiere dell’attore due cose sono importanti, il talento e l’umità”. Panariello condivide: “Il talento è stata la condizione sine qua non nel senso che se non si ha talento questo mestiere è meglio non frequentarlo. Per quanto riguarda l’umiltà, è una questione caratteriale. Conosco colleghi e anche amici che hanno dei talenti nel loro mestiere che però hanno poca umiltà. In qualche caso sono stati condizionati nel loro lavoro perché questo li ha frenati mentre in altri casi no. Conosco attori straordinari, poco umili ma che hanno un successo incredibile”.
Centrale nella serie è il rapporto che le nuove generazioni hanno con i social. Giorgio Panariello nell’intervista ha parlato anche di questo tema: “I social sono lo specchio dei tempi. Ho dovuto imparare perché per il mio lavoro riconosco che i social sono importanti. Dall’altra vedo anche tanta gente che sta sui social dalla mattina alla sera e in questo ci vedo dell’esagerazione. In Australia infatti hanno proibito ai ragazzi sotto i 16 anni di mettersi sui social. Io credo che ci voglia sempre un pizzico di responsabilità”.