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“The Band”, il nuovo talent dedicato alle band. Asia Argento torna giudice dopo X Factor: “Qualcosa è cambiato”

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Sta per sbarcare su Raiuno il primo talent dedicato ai gruppi musicali. Da venerdì 22 aprile andrà in onda in prima serata “The Band”. Alla conduzione ritroveremo Carlo Conti. Nel nuovo varietà/talent show della rete ammiraglia Rai, 8 band italiane, guidate da altrettanti tutor e valutate da una giuria d’eccezione, si sfideranno per contendersi il titolo di band dell’anno. A formare la giuria ci saranno Carlo Verdone, Asia Argento e Gianna Nannini.

The Band, le parole in conferenza stampa

Oggi si è svolta la conferenza stampa di presentazione a cui oltre i giurati e Carlo Conti ha preso parte il direttore di Raiuno Stefano Coletta. Carlo Conti ha subito sottolineato come in questo nuovo programma non si vinca nulla. Nessun montepremi dunque ma solo la soddisfazione di venire eletta Migliore Band dell’anno: “E’ un format italiano. Abbiamo lavorato, partendo dall’idea che la musica non è solo il cantante singolo ma anche una band. E’ un talent, inutile nasconderci. E’ un talent in cui non si vince niente, si vince semplicemente la gioia di fare musica dal vivo. Montecatini è un luogo dove abitualmente si fa musica dal vivo. Fare musica dal vivo è il centro del programma. In breve tempo, sono arrivate 2000 iscrizioni. Abbiamo selezionato 16 band che verranno sottoposte ai nostri tutor. Gli 8 tutor saranno fondamentali, 8 grandi nomi della musica italiana, ciascuno di loro con una propria esperienza. Ogni tutor sceglierà una band. Faremo una puntata in più. Per la prima volta, un programma, prima di partire, viene premiato con una puntata in più! Speriamo bene! Il ruolo dei tutor sarà preparare i brani con le band. Abbiamo cercato tanta varietà musicale”, ha spiegato.

Previsto un’intervento comico dei Boiler nei panni di giornalisti. Per Gianna Nannini si tratta di un debutto nel mondo dei talent. La cantante però scansa subito l’etichetta di giudice: “Non sono qui per fare il giudice. Mi sento un’opinionista. Farò critiche costruttive. Sono felice che ci sia questo programma che dà alle persone l’opportunità di fare musica insieme, senza computer. Una band deve spaccare, suonare e stare insieme. Il rock è un’esigenza fisica e spero che queste band abbiano quest’esigenza”.

The Band, parla Carlo Verdone

Da sempre appassionato di musica, Carlo Verdone si è voluto cimentare in questa sfida: “Mi sto divertendo, mi sono preso un mese sabbatico dalla scrittura cinematografica. Amo la musica e mi sono detto ‘Ma sì dai, perché no…’. Vado a divertirmi, è un programma fresco. Non ci sono regole precise per le band. Conta la personalità, l’anima e l’originalità negli arrangiamenti. Le cover sono sfide difficili. Non vorrei mai vedere una band che copia un’altra band. Non voglio vedere band, ad esempio, che copiano i Maneskin, altrimenti diventa un cliché. Tutti sono stati all’altezza, pensando anche che non sono professionisti, molti lo fanno come secondo lavoro. Però c’è entusiasmo, carica, energia e preparazione. Cercheremo di far emergere qualcuno, magari qualche produttore potrebbe puntare su di loro”.

Spazio poi alle domande della stampa. Noi di SuperGuida TV abbiamo chiesto ad Asia Argento se dopo l’addio “coatto” da X Factor stia vivendo questa occasione come un riscatto. Lei ha risposto: “Per quanto mi riguarda non è un riscatto o una rivincita, è tutta un’altra cosa Sicuramente vuol dire qualcosa dal punto di vista karmico: qualcosa è cambiato. Forse, per me, questa esperienza è una retribuzione spirituale, da fare in modo più sereno, dove non ci sono guerre con gli altri giudici ma solo una grande coesione. Quindi, per me è una bellissima esperienza”.

A Gianna Nannini le ricordiamo alcune dichiarazioni rilasciate in passato in cui criticava le band italiane che cantavano cover straniere. Le chiediamo allora se il suo pensiero sia cambiato: “Con questo programma si dà la possibilità a tanta gente di cominciare con il mestiere. Per questo partecipo, altrimenti non ci sarei. Non possiamo continuare a fare le cover per imitare. Questo aspetto l’ho sempre combattuto. Nel DNA italiano, non c’è la cultura di essere una band, ognuno si fa i caz*i suoi…”.

Un programma che sembra essere nato sulla scia del successo dei Maneskin. Il direttore di Raiuno Stefano Coletta a tal proposito annuncia un’interessante novità: “L’idea di questo format nasce molto prima del successo mondiale dei Maneskin. Il successo dei Maneskin può aver contribuito nella voglia di sperimentare. Stiamo lavorando ad un progetto che vedrà i Maneskin come paradigma ma non andrà in onda su Raiuno”.

A sorridere per il look delle band è stato Carlo Verdone che ha rivelato anche un divertente aneddoto legato alla sua vita: “Alle band, ho dato il consiglio di non presentarsi come se stessero ad un supermercato! Dalla seconda esibizione in poi, le cose erano già migliorate. Il look, a volte, conta, serve sfoggiare un po’ di follia. Durante gli anni del Piper, arrivò una band dal grande nome, tutte le ragazze guardavano in mezzo alle gambe del cantante perché c’era qualcosa di esagerato! Dopo l’esibizione, questo cantante tirò fuori dai pantaloni una bottiglia di Coca Cola”.

Sul ricordo più bello della sua carriera come batterista, ammette: “Ho avuto la fortuna di suonare con tanti, Pino Daniele, Jovanotti, Antonello Venditti, Articolo 31, Eros Ramazzotti. Sono una batterista medio-basso, faccio cose lineari, non complicate. Il momento più bello è stato quando ho conosciuto Joe Bonamassa. Mi sono esibito con lui e mi sono emozionato molto”.

L’ultima domanda è per Carlo Conti e riguarda un’eventuale esibizione dei giudici in una delle prossime puntate. Il conduttore chiosa: “Chissà, se a loro verrà voglia in una puntata”. La prima puntata di “The Band” si dovrà scontrare con “L’Isola dei Famosi” che ha traslocato al venerdì per lasciare campo libero all’esordio di “Supervivientes”.

Alte sono le aspettative da parte della Rai che ha deciso di allungare il programma “The band” di una puntata ancor prima dell’esordio. C’è da capire però se la scelta della Rai verrebbe confermata nell’ipotesi in cui gli ascolti non dovessero premiare il programma. Per ora in Rai si respira però un’aria di ottimismo.

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