Sanremo 2026, accettata l’offerta presentata dalla TV di Stato al Comune della città per le prossime 3 edizioni

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E’ ufficiale: il Comune di Sanremo ha accettato la proposta della Rai di organizzare le prossime tre edizioni del Festival della Canzone Italiana. Sanremo 2026 resta dunque in Rai, anche se urge quanto prima una riunione della Commissione.

Sanremo 2026 resta alla Rai: la decisione del Comune

La Commissione ha aperto la busta ed ha rilevato che sul piano documentale contiene quello che era stato richiesto nella nostra manifestazione di interesse per cui la partecipazione della Rai è stata dichiarata ammissibile“. Con queste parole Alessandro Mager, il sindaco di Sanremo, ha annunciato che il Comune ha accettato la proposta dell’azienda di Viale Mazzini di organizzare le prossime 3 edizioni del Festival della Canzone Italiana.

Adesso bisognerà procedere con una fase di valutazione, anche se il primo cittadino di Sanremo ha sottolineato l’urgenza dei tempi: “dovranno essere celeri. La Commissione deciderà, però, quando riunirsi, io penso che lo farà a breve”.

Sanremo 2026, sindaco della città: “sono mesi che non ci sentiamo con la Rai”

Sempre Alessandro Mager, il sindaco di Sanremo, all’ANSA in merito al prossimo Sanremo 2026 ha dichiarato:

Poi non so quante sedute avranno bisogno per stabilire la conformità della proposta alla nostra richiesta. Spero che anche questa fase sia molto rapida, per poi passare a quella della negoziazione diretta, che anche in questo caso spero non porti via troppo tempo. In sostanza noi, e credo anche la Rai, vorremmo arrivare a una definizione il più presto possibile.

Prima di tutto bisogna, quanto prima, riprendere i rapporti con mamma Rai come rivelato dal primo cittadino della città dei fiori: “sono mesi che non ci sentiamo con la Rai, ma abbiamo fatto deliberatamente questa scelta di riservatezza, perché discutevamo di una procedura a evidenza pubblica che è molto delicata e che riguarda una manifestazione che coinvolge interessi economici importantissimi, per cui occorreva assolutamente mantenere riservatezza e equidistanza“.

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