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“Sandokan”, intervista ad Alanah Bloor: “Interpretare Lady Marianne è stato un regalo, mi ha insegnato tanta sicurezza. Can Yaman si è preso cura di me, sul set sa fare tutto”

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A 50 anni dalla storica serie tv con Kabir Bedi, Sandokan ritorna in televisione su Rai 1 a partire dal 1 dicembre, con un nuovo adattamento in quattro episodi. Il leggendario pirata, simbolo di coraggio e giustizia, sarà interpretato dall’attore turco Can Yaman, celebre in Italia per il suo fascino e la popolarità tra il pubblico femminile. I primi due episodi della nuova versione sono stati presentati in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. Questo nuovo progetto, firmato da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo, nasce dalla collaborazione tra Lux Vide e Rai Fiction. La serie ripropone l’atmosfera avventurosa del Borneo, con le sue battaglie navali, la lotta per la libertà dei nativi e le storiche figure di Lady Marianna, più determinata che mai, e del fedele Yanez. Non mancheranno neppure il temibile Ed Brooke e la sigla riarrangiata dalla band Calibro 35, in un omaggio allo spirito dell’epica di Emilio Salgari.

“Sandokan”, intervista esclusiva ad Alanah Bloor

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Alanah Bloor che nella serie interpreta Lady Marianne, la perla di Lubuan. Parlando della serie, l’attrice ha dichiarato: “Il punto di forza di Sandokan sta nell’avere qualcosa per tutti. E’ una serie ricca di romanticismo, passione, azione, adatta a tutte le famiglie. Per questo motivo è una serie così forte”. In merito al suo personaggio, ha dichiarato: “Lady Marianne si trova a lottare per la sua famiglia, per l’amore, per ciò che ritiene giusto. Impara molto su stessa in questo percorso e credo che questo sia significativo per le donne di oggi”.

Alanah ha lavorato con l’attore turco Can Yaman: “E’ stato fantastico. Si è preso cura di me, è un attore di grande talento. Sa fare le arti marziali, ha fatto tutte le acrobazie fisiche da solo. E’ stato un onore vederlo sul set”. A conclusione della chiacchierata, Alanah ci ha rivelato cosa le ha insegnato il suo personaggio: “Mi ha insegnato tutto. E’ così forte e vulnerabile allo stesso tempo, parla con il cuore e dice ciò che pensa in quel momento. Non si sottrae a nessuna delle restrizioni della società vittoriana. Penso che sia incredibilmente audace e mi abbia anche insegnato tanta sicurezza. Per questo mi è piaciuto molto interpretarla”.

Per lei è stata la prima volta in cui ha avuto modo di lavorare con registi italiani: “Ho trovato l’intero processo incredibilmente giocoso. Nicola e Ian, i nostri due registi, ci hanno lasciato davvero spazio nelle scene. È stato un processo lungo. Abbiamo girato per cinque mesi, ma è stato incredibilmente veloce. Ma direi che la cosa che ho trovato più entusiasmante è stata quanto ci siamo divertiti e abbiamo potuto giocare sul set, e la libertà che ci è stata concessa. È stato fantastico”.

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