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Rocío Muñoz Morales al Festival del Cinema di Venezia 2025: “Sono una donna coraggiosa” – Intervista Video

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Dopo essere stata componente di giuria al Magna Graecia Film Festival a Soverato, Rocío Muñoz Morales torna a mostrarsi in tutto il suo splendore per la sua seconda uscita pubblica dopo il caso Raoul Bova. L’attrice questa volta ha scelto il Festival del Cinema di Venezia 2025, e non sottraendosi ai microfoni dei giornalisti presenti ha raccontato del bel momento che sta vivendo grazie al teatro: “Il teatro per me è fonte di nutrimento, mi ha fatto scoprire due donne meravigliose che questo anno ho interpretato sul palcoscenico e che mi hanno arricchito tantissimo e ho imparato da loro, sono diventata più coraggiosa grazie a queste donne che ho raccontato quindi amo il teatro, continuerò a farlo e non posso farne a meno”. 

La bellezza di Rocío Muñoz Morales incanta il Festival del Cinema di Venezia 2025

Parlando di coraggio e di donne coraggiose come quelle che l’attrice ha portato appunto sul palcoscenico, di se stessa e del suo coraggio nella vita Rocío Muñoz Morales racconta: “Sono una donna coraggiosa. Sono coraggiosa in tutto, mi piace lanciarmi, non mi piace rimanere con l’idea di come sarebbe stato se, preferisco vivere che non vivere”.

L’attrice glissa sulle domande che riguardano il periodo appena trascorso, e che l’ha vista protagonista del caso Raoul Bova, mentre parlando del suo ricordo più bello che la lega al Festival del cinema di Venezia, soprattutto di quando ne fu la madrina dice: “Per me Venezia è un luogo importante, è un luogo che mi ha regalato tantissimo. Ricordo con particolare emozione la serata di apertura, dove quel discorso di apertura che avevo scritto nella mia intimità è stato condiviso con tutte le persone che erano nella Sala Grande, e ha toccato un po’ il cuore di tutti, ha rimosso qualcosa di molto forte dentro di me che non potrò mai dimenticare. Poi è stato anche un momento molto bello che ho vissuto insieme a mio padre, che dopo pochi mesi è mancato, quindi per me Venezia è la mia Biennale nel 2022, è qualcosa di incredibile che mi rimarrà all’eterno, che un giorno racconterò ai miei nipoti. Oggi me la vivo sicuramente con più leggerezza, ma è sempre per me una grande emozione. È come se non fossero passati questi tre anni”.

Ti serve anche nella vita personale, nei momenti difficili il teatro?

“La forza serve sempre a tutto. Anche quando scopri di essere veramente fragile, è lì dove scopri incredibilmente la tua forza. Io credo che bisogna essere fragili e forti, e sono due cose che secondo me convivono molto bene. Siamo belli perché siamo entrambe le cose. 

Il film invece che ti piace e continui a vedere?

“Wow, tanti. Sicuramente un film anche da ragazza che mi piace vedere tuttora è Moulin Rouge, perché amo Nicole Kidman, l’ho amata anche in quella versione dove non aveva paura di essere donna al 100%”.

Un attore con cui vorresti lavorare?

“Beh, amerei lavorare con Joaquin Phoenix, ma non so se sarà possibile, ma si può sognare, quindi mi piacerebbe da morire lavorare con lui”.

Cosa si augura per il 2026?

“Un augurio? Beh, io spero un 2026 pieno di sorprese, di arricchimento per l’anima. Non mi piace troppo programmare le cose, la vita ti sorprende sempre, quindi spero che la vita mi continui a sorprendere”. 

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