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Renato Zero presenta “L’orazero”: “Le canzoni sono la medicina migliore per me di affrontare la vita e il pubblico. L’abbraccio con Loredana è stato urgente, sono stato l’artefice della sua riconversione. Sanremo? Mi auguro che ci sia spazio per tutti”

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Alla vigilia dei suoi 75 anni, Renato Zero regala ai suoi fan “L’orazero“, un nuovo disco di inediti in uscita il 3 ottobre. Un viaggio musicale attraverso diciannove canzoni in cui l’artista sembra fare un ritorno alle origini. In “Pace” l’artista fa una riflessione profonda sui tempi attuali che stiamo vivendo, mentre brani come “Più musica” e Voglio regalarti un avvenire” sono un inno alla speranza e alla forza di un cambiamento positivo. E ancora “L’anima canta” è un vero e proprio tributo all’autenticità, mentre Senza e Vorrei piacerti” toccano il tema della ricerca di sé e della connessione umana. Intanto, l’artista si sta preparando anche per il suo nuovo tour. “L’Orazero in Tour” prenderà il via il 24 gennaio a Roma, città natale di Renato Zero, con una serie di sei date al Palazzo dello Sport. Da lì, la tournée proseguirà in diverse città italiane, tra cui Firenze (Nelson Mandela Forum), Torino (Inalpi Arena), Mantova (Palaunical), Conegliano (Prealpi San Biagio Arena), Bologna (Unipol Arena), Pesaro (Vitrifrigo Arena), Eboli (Palasele), Bari (Palaflorio) e Messina (Palarescifina). Durante i concerti, Renato Zero presenterà un mix tra i suoi più grandi successi, che hanno segnato oltre 50 anni di carriera, e le tracce del suo nuovo album “L’Orazero”.

Renato Zero presenta l’album “L’Orazero”: la reunion con Loredana Bertè, Sanremo e Ultimo

Noi di SuperGuida TV abbiamo partecipato alla video conferenza di Renato Zero. L’artista, via zoom, ha parlato di come attraverso questo progetto abbia affrontato tematiche importanti: “Viviamo in tempi di guerra e viviamo in una situazione estremamente precaria. La musica si deve adeguare a questo clima e la spiritualità gioca un ruolo molto importante anche se oggi viene vilipesa da un criterio speculativo di economie importanti che ci impediscono di riacquisire quella padronanza dell’io per sentirci finalmente padroni del mondo senza stare a vedere chi è più basso, chi è più alto e chi più intelligente. Questa è la finestra da cui mi affaccio quest’anno con questo lavoro impegnativo perché sono 19 brani che rappresentano un po’ questi umori, questa voglia di fondo di cambiamenti”.

Renato Zero ha fatto poi una riflessione sul mondo di oggi, ossessionato dalla velocità: “C’è una grande voragine tra gli artisti della mia generazione o quella immediatamente successiva con quella delle generazioni attuali. Trovo che ci sia un distacco abissale nel linguaggio, nella responsabilità e nella considerazione che questo è un mestiere estremamente impegnativo ma in cui bisogna dimostrare di avere un equilibrio, di non perdere mai di vista il pubblico. Penso che la musica debba ritrovare questa comunione di intenti tra generazioni e anche fra generi musicali”. 

Ieri sera, in occasione della presentazione dell’album, Renato Zero ha invitato i fan e i presenti a fare un minuto di silenzio prima di presentare il suo brano “Pace“. In video conferenza, noi di SuperGuida TV, abbiamo chiesto a Renato quale sia oggi l’alternativa all’indifferenza e perché è importante che il mondo della musica faccia sentire la sua voce. L’artista ha così risposto:

“Noi dobbiamo educarci alla piazza, dobbiamo essere più convinti e alleati quando cerchiamo con la nostra presenza di far comprendere le nostre ragioni e le nostre paure ma anche il bisogno di far vedere un futuro praticabile. La presenza è importante, anche una piazza muta senza cartelli, bandiere, sarebbe la risposta più forte. Quando sono sul palco avverto la responsabilità e queste canzoni stanno rappresentando il mio stato d’animo e sono la medicina migliore per me di affrontare il pubblico e la vita. Ci può essere un oscuramento come questo periodo in cui si fa fatica ad alzarsi dal letto per raccontarsi che la vita è bella. Ogni artista involontariamente fa un lavoro di ripristino, di riconversione, anche di riappacificazione. Dobbiamo tenere calmi i discografici, gli editori che vogliono farci diventare dei numeri, non dobbiamo farci sporcare”.

A noi di SuperGuida TV, Renato Zero risponde anche ad una domanda sulla reunion con Loredana Bertè. I due artisti si sono abbracciati di recente sul palco a La Spezia suggellando di fatto una riconciliazione: “Abbiamo collaborato talmente tanto che abbiamo finito per litigare. Questa è una verità assoluta: quando in una coppia di innamorati la frequentazione è troppo stretta si vanno creando dei grandi malintesi. All’epoca eravamo io, Loredana e Mimì, un triangolo più eclatante di questo penso non esisterà mai più. Il nostro è stato un ente assistenziale, ognuno faceva le marchette per l’altro e poi portavamo a casa un piatto di minestra e la soddisfazione anche di resistere ai pronostici che erano infami. Io e Loredana abbiamo patito le sofferenze, l’abbraccio è stato urgente. Poi passano gli anni, il tempo si stringe e le opportunità pure. Siamo cresciuti, Loredana l’ho trovata meravigliosamente più calma, riflessiva e questo grazie anche a me perché quando io l’ho accannata quando lei mandava a quel paese qualcuno poi non aveva più un sostegno. Si è trovata isolata e ha dovuto fare ammenda alla sua bontà e sensibilità. Credo di essere l’artefice di questa riconversione e averla vicino a me oggi vuol dire molto”.

Renato Zero ha affrontato poi un tema delicato, quello dell’uso dei social da parte dei giovani: “Siamo sprovvisti di esempi in questo paese, le figure carismatiche di un tempo non ci sono più. Non avendo questi esempi non abbiamo la cognizione della direzione, delle urgenze. Oggi i ragazzi stanno con i cellulari ma sappiamo perfettamente che la presenza di questi apparecchi va a colmare quei vuoti dell’insegnamento, dell’impartire regole, fondamenti e anche la cura di una crescita personale”. 

Il 30 settembre Renato Zero festeggerà 75 anni. Nessuna festa di compleanno ma solo l’esigenza di incontrarsi a quattro occhi con quel Renato artista che di strada ne ha fatta tanta: “Lo trascorrerò con Renato. Noi ci incontriamo ogni tanto ma non abbiamo mai l’opportunità di stare a quattr’occhi quindi lo faremo domani”. Renato ha parlato poi degli autori emergenti: “Sono molto ottimista, ci sono artisti come Ultimo e Diodato che stanno lasciando una traccia di loro stessi e questo è meraviglioso”.

Proprio su Ultimo, Renato Zero ha rivelato: “La mamma di Niccolò è un’amica mia, ad un certo punto si è fidanzata e ha avuto due figli, uno di questi è Ultimo. Lui è cresciuto a pane e Renato e questa cosa mi ha fatto tanto piacere. E’ come se fosse un nipote acquisito perché questo rapporto con la madre è stato talmente continuativo che mi sento parte integrante di quella famiglia. Magari scrivesse un brano per me anche se penso che lui è in soggezione”.

Poi ha lanciato una frecciata al Festival di Sanremo: “Sono diffidente per questo Sanremo ché non vorrei che si vada a scegliere artisti solo in base ai follower sui social. Bisogna avere il coraggio di prendersi delle responsabilità dando lo spazio a tutti, un Sanremo che tenga conto che c’è posto per tutti ma senza lasciare nessuno a casa”. 

Intanto, proprio su Sanremo aleggia un’indiscrezione. Renato Zero potrebbe essere super ospite alla kermesse condotta da Carlo Conti. Il motivo? Leggendo le date dei vari concerti, abbiamo notato una pausa proprio nella settimana sanremese. Un caso? Chissà.

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