Porta a Porta sospeso? Per Bruno Vespa “È sconcertante”. La Rai replica: “Disposizione prudenziale”

Porta a Porta 2019 con Bruno Vespa su Rai1

Pare che la Rai abbia sospeso Porta a Porta. Se la linea dovesse essere confermata, almeno stasera il programma di Rai 1 non andrà in onda. Da Viale Mazzini hanno già chiarito i motivi della decisione, ma il conduttore Bruno Vespa non ci sta e passa all’attacco.

Rai, Porta a Porta sospeso: le parole di Bruno Vespa

A comunicare che Porta a Porta è stato sospeso ci ha pensato stamane lo stesso Bruno Vespa. A leggere le parole del giornalista, infatti, la Direzione Generale della Rai avrebbe deciso:

“(…) di non mandare in onda ‘Porta a porta’ nelle giornate di oggi, mercoledì, giovedì“. Quindi, Vespa ha anche commentato la decisione come “gravissima e pretestuosa“. Ma perché?

Secondo il conduttore del talk show di Rai 1, non ci sarebbero i motivi sanitari per sospendere la trasmissione e questo nonostante Nicola Zingaretti sia stato ospite il 4 marzo 2020 e abbia poi annunciato di essere positivo al Coronavirus (Covid-19).

E’ sconcertante – ha anche fatto sapere il presentatore – che mentre il Paese chiede sempre più informazione si chiuda una trasmissione importante senza un motivo ragionevole“.

Porta a Porta sospeso: la replica della Rai a Bruno Vespa

In giornata, però, la Rai ha fornito pronta replica sulla vicenda della sospensione di Porta a Porta. In una nota, infatti, da Viale Mazzini hanno così risposto alle bordate di Bruno Vespa.

Il provvedimento, si può leggere nel comunicato diramato, rappresenta una “disposizione generale di carattere prudenziale“, “applicata in via cautelare anche a dipendenti e collaboratori che hanno lavorato alla puntata di Porta a Porta di mercoledì scorso“.

Dunque, salvo ulteriori novità, potrebbero non andare in onda – così pare di capire – le puntate di Porta Porta di oggi (martedì 10 marzo 2020), domani (mercoledì 11) e di dopodomani (giovedì 12).

Porta a Porta sospeso: Fnsi e Usigrai vs Bruno Vespa

Sul tema, infine, sono intervenute anche le sigle Fnsi e Usigrai. Anche il sindacato, infatti, ha replicato alle frecciatine di fuoco di Bruno Vespa, rispondendo al giornalista con un comunicato dai toni non troppo morbidi.

E’ inutile – questo il contenuto pubblicato sul sito di Fnsi – che Bruno Vespa si affanni a cercare presunti complotti, la realtà è molto più semplice: TUTTI i cittadini, quindi anche i giornalisti, gli artisti e i politici, sono uguali davanti alle regole e come tutti i cittadini anche Bruno Vespa è tenuto a rispettarle per senso civico“.

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