Succede che la musica delle volte inganna: ti innalza, ti trascina, ti accende al massimo — e poi, all’improvviso, si piega sotto il peso della realtà, che diventa un macigno ed è capace di stravolgere tutto. È quello che è accaduto ieri sera a Roma, dove un concerto travolgente, luminoso e costruito con la cura che contraddistingue Annalisa in questo momento della sua carriera, si è concluso con un cambio improvviso di atmosfera e di spirito. Un prima e un dopo, divisi da una notizia che attraversa tutto il panorama musicale italiano e non solo, e lo rende orfano di una delle voci simbolo che da sempre ha regalato emozioni uniche.
Il concerto a Roma di Annalisa e la notizia della morte di Ornella Vanoni
Quello che doveva essere il racconto di uno spettacolo potente e luminoso, l’ennesima conferma del momento straordinario che sta vivendo Annalisa, si è trasformato in qualcosa di diverso. Alla fine del live romano, un concerto impeccabile per energia, identità artistica e partecipazione del pubblico, l’atmosfera si è improvvisamente spostata su un altro piano emotivo quello segnato dalla scomparsa della grande Ornella Vanoni.
Pochi minuti dopo essere scesa dal palco allestito al Palazzo dello sport di Roma, la cantante ha infatti appreso la notizia della morte di Ornella Vanoni, scomparsa all’improvviso nella sua casa milanese. È stata la stessa Annalisa a raccontarlo durante l’incontro con la stampa, entrando in sala proprio mentre i giornalisti presenti stavano tributando un lungo applauso alla grande artista milanese.
Le parole di Annalisa post concerto
Il commento arriva a voce bassa, quasi incrinata, e senza alcun tentativo di vestirsi di formalità. Visibilmente scossa, Annalisa ha condiviso con la stampa presente un pensiero a caldo, sincero e privo di sovrastrutture:
“Me l’hanno detto adesso, mentre passavo dal camerino e venivo qua, non so proprio cosa dire. Una notizia orribile, mi dispiace da impazzire, non so, sono un po’ impreparata onestamente a commentare questa cosa, ovviamente è stata un’orrenda sorpresa e non so cosa dire, se non che mi dispiace immensamente. Ornella era immensa con tutte le sue manifestazioni artistiche e umane, quindi non so… le mando un abbraccio, spero che le arrivi”.
Un passaggio che ha congelato per un attimo la sala stampa, restituendo tutta la fragilità e l’umanità di un momento inatteso.
Il concerto di Roma resta, artisticamente, uno dei più intensi di questo tour: precisione, visione pop, carisma e una costruzione scenica che conferma Annalisa come una delle performer più solide della scena italiana. Ma la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni ha inevitabilmente ridisegnato il finale della serata, trasformandolo in un ricordo collettivo e in un piccolo, spontaneo omaggio a una voce che ha fatto la storia della musica italiana e dello spettacolo in generale.
La musica che resta: quella di un concerto e quella di un’icona senza tempo
La morte di Ornella Vanoni ha anche rivelato qualcosa di essenziale: la musica non è un muro, non protegge dal mondo. È porosa, permeabile, vive e cambia con ciò che la circonda.
E ieri, nel passaggio tra palco e camerino, Annalisa lo ha mostrato senza difese: un’artista in un momento d’oro, capace però di fermarsi, respirare e rendere omaggio — anche solo con un sussurro smarrito — a chi quella strada l’ha aperta, con grazia e con coraggio, per tutti.