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Giffoni Film Festival 2025, intervista esclusiva a Ornella Muti: “L’amore del pubblico mi tiene viva. Oggi il cinema arranca perché non ci sono più tanti soldi. Con Sean Baker è stato un incontro bellissimo”

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Ornella Muti, celebre icona del cinema italiano e internazionale, è stata ospite al Giffoni Film Festival. Con una carriera che abbraccia oltre cinque decenni, ha interpretato ruoli indimenticabili in film di grandi registi come Damiano Damiani, Dino Risi e Marco Ferreri. Nata a Roma, il suo vero nome è Francesca Romana Rivelli, ma è con il nome d’arte Ornella Muti che ha conquistato pubblico e critica. Il suo fascino e la sua intensità interpretativa l’hanno resa una delle attrici più amate del panorama cinematografico. Al Giffoni, ha incontrato i giovani per condividere la sua esperienza e il suo amore per il cinema.

Giffoni Film Festival 2025, intervista esclusiva a Ornella Muti

Noi di SuperGuida TV l’abbiamo video intervistata in esclusiva. Ornella Muti è un’icona del nostro cinema e guardando l’accoglienza di ieri si potrebbe dire che è anche un punto di riferimento per le nuove generazioni: “E’ un grandissimo onore, provo un’immensa felicità perché questo amore mi tiene viva, non mi fa sentire dimenticata”. Ornella Muti esordì nel mondo del cinema a soli 14 anni, debuttando nel film La moglie più bella di Damiano Damiani. Il suo talento precoce e la naturale intensità interpretativa la resero subito una rivelazione del grande schermo: “Iniziare così presto mi ha tolto inevitabilmente qualcosa ma me ne ha portate delle altre. Non bisogna concentrarsi solo sul negativo perché la medaglia ha sempre due facce. E’ vero, ho cominciato a lavorare prestissimo e sono stata tanto sui set per cui non ho avuto modo neanche di vivermi le amicizie con le compagne di scuola. Di quello ho perso tanto però ho trovato un enorme pubblico”.

Nel suo film d’esordio La moglie più bella, Ornella Muti interpretò il ruolo di Franca Viola, la giovane siciliana che rifiutò il “matrimonio riparatore”: “Sono felice di parlarne perché è stata una figura che andrebbe portata sul palmo della mano e invece è stata dimenticata. Franca Viola ha cambiato il destino di tante donne siciliane ed è importante sottolineare la forza con cui l’ha fatto. Mi piace ricordare che aveva solo 14 anni. I giovani hanno forza, non devono subire ma devono muoversi”.

Negli anni ’70 e ’80 Ornella Muti divenne un’autentica icona sexy del cinema italiano ed europeo, celebrata per la sua bellezza magnetica e l’eleganza naturale: “Per alcuni versi questa etichetta mi è stata stretta perché a volte ti senti come un oggetto vuoto o considerato come tale. Dopotutto questo è un dono che mi è stato dato. Anche in questo caso bisogna essere forti nel cercare di far cambiare agli altri l’opinione che hanno di te”.

In occasione del 70esimo compleanno dell’attrice, Sean Baker, regista vincitore del Premio Oscar con Anora, ha curato un cofanetto Blu‑ray con cinque suoi film restaurati. L’attrice ha spiegato ai nostri microfoni com’è nata la collaborazione: “Lui si è messo in contatto con Naike dicendogli che stava realizzando dei cofanetti con i miei film perché un mio grande stimatore. E’ venuto a Roma, l’ho conosciuto, abbiamo fatto l’intervista, poi lui ha spiccato il volo. E’ stato un incontro bellissimo”.

Ornella Muti è stata insignita del David Speciale nel corso della 70ª edizione dei Premi David di Donatello. Ai nostri microfoni ha dichiarato: “Rimpianti non ne ho, già la quotidianità è spesso difficile, la vita ci mette a dura prova per certi versi ma piangersi addosso lo trovo inutile, non serve a niente. Tutto quello che pensi non ti piace, dove pensi di aver sbagliato, dove pensi che avresti potuto fare meglio serve per fare meglio senza rimuginare su ciò che si sarebbe potuto fare o dire”.

Sullo stato di salute del cinema italiano, Ornella risponde: “Vengo da un cinema sano  in cui c’erano tanti attori, tanti registi, tanti sceneggiatori. Oggi il cinema arranca perché non ci sono più tanti soldi e per chi vuole rischiare nel cinema per poi magari vedere i propri film mal distribuiti o non distribuiti oppure che stanno in sala una settimana deve essere un grande dolore. E’ il pubblico secondo me che non va più al cinema ma non è il cinema che non c’è perché ci sono autori, registi con tante idee e tanta voglia di fare ma oi questi film qualcuno li deve vedere. Ormai oggi il cinema resta un po’ nelle sale e poi finisce subito in televisione”.

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