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Only Murders in the builiding 5, la recensione della quinta stagione

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La quinta stagione di Only Murders in the building, popolare serie tv, è disponibile su Disney+. Fin dai suoi primi episodi, la serie si è imposta come una delle commedie mystery più riuscite degli ultimi anni, capace di mescolare umorismo e cronaca nera con grande maestria e intelligenza, unendo tono leggero a dramma. In questo nuovo capitolo, dopo la morte del loro portiere Lester, Charles, Oliver e Mabel si ritrovano coinvolti ancora una volta in un mistero nell’Arconia: scoprire cosa è realmente accaduto e portare a galla la verità. Questa volta, però, dovranno destreggiarsi in una pericolosa rete di potere e politica che li metterà presto nei guai. Scopriamo qualcosa di più su quest’ultima stagione.

Only Murders in the builiding 5, la recensione della quinta stagione

Questo nuovo capitolo, composto da dieci puntate della durata di circa 30-40 minuti, riprende abbastanza fedelmente gli schemi narrativi delle precedenti stagioni. Anche qui abbiamo un omicidio da risolvere, personaggi sospetti che si moltiplicano e, inevitabilmente, sorprese finali.

La consueta ironia della serie continua a divertire, rendendo i personaggi più unici che mai. Il trio composto da Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez dimostra ancora una volta grande sintonia, capace di alternare momenti di puro sarcasmo a scene più intime e riflessive. Tuttavia, ripetere per la quinta volta la stessa formula narrativa rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Infatti, se da un lato il ritorno dei classici personaggi è sempre una garanzia di qualità, dall’altro può dare una sensazione di mancanza di freschezza e originalità.

La serie, infatti, nel reiterare alcune dinamiche, rafforza sì il senso di comunità e familiarità con i suoi fan, ma rischia anche di apparire più prevedibile e, alla lunga, un po’ monotona.

Le nuove guest star

Oltre le star che ormai sono ricorrenti nella serie, come Meryl Streep nel ruolo di Loretta, attrice e moglie di Oliver, e Da’Vine Joy Randolph che interpreta la detective Donna Williams, anche in questa stagione non manca l’aggiunta di alcune guest star.

Quest’espediente è ormai tipico della serie. Non sono pochi ormai gli attori famosi che prendono parte alla trama, inserendosi in nuovi intrecci e misteri. Questa volta troviamo Christoph Waltz, Logan Lerman e Renée Zellweger nei rispettivi panni di Sebastian Steed, Jay Pflug e Camila White, tre miliardari senza scrupoli.

La loro entrata nella serie regala diversi momenti di suspense e mantiene viva l’attenzione dello spettatore, che si ritrova costantemente a chiedersi se, e quanto, siano coinvolti nell’assassinio del povero portiere Lester.

Conclusioni

In conclusione, la quinta stagione di Only Murders in the building, pur continuando ad intrattenere e divertire, confermandosi brillante e piacevole, risulta meno incisiva rispetto alle precedenti stagioni.

La complicità tra i tre protagonisti è indiscutibile, ma gli sviluppi narrativi si fanno più prevedibili e l’uso dello stesso tipo di schema narrativo può diventare eccessivamente ripetitivo.

Con una sesta stagione già confermata, che sposterà gli avvenimenti da New York a Londra, c’è la speranza che la serie ritrovi la verve e l’originalità dei primi capitoli, continuando a farci interrogare su chi sarà davvero l’assassino. E chi, invece, non c’entri assolutamente nulla.

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