Si è conclusa con l’ultima puntata la prima stagione di Noi del Rione Sanità, la serie televisiva italiana ispirata alla vita di Don Antonio Loffredo interpretato da Carmine Recano. Una storia che ha commosso milioni di telespettatori che ora si chiedono: ci sarà una seconda stagione?
Noi del Rione Sanità 2 stagione, ci sarà?
La serie tv Noi del Rione Sanità con protagonista Carmine Recano ha emozionato milioni di telespettatori su Rai1. L’ultima puntata, trasmessa giovedì 6 novembre 2025, ha raccontato il riscatto del quartiere e la lezione di Don Antonio Loffredo appassionando dinanzi alla tv 2.716.000 spettatori (17.8% di share). Numeri importanti che hanno spinto milioni di telespettatori a chiedersi: ci sarà oppure no una seconda stagione? Al momento non è dato saperlo anche perchè l’ultima puntata della serie si è conclusa con il riscatto del quartiere napoletano grazie alle attività e ai progetti promossi dal sacerdote Don Giuseppe Santoro, interpretato da Carmine Recano.
La storia, ispirata alla figura di Don Antonio Loffredo che ha dedicato la propria vita a restituire dignità e opportunità ai giovani di una delle zone più difficili della città, segnate dalla criminalità e dal degrado.
Ottimi ascolti e consensi per Noi del Rione Sanità
Adesso dopo gli ottimi risultati di critica e ascolti, il pubblico si domanda se ci sarà o meno un secondo capitolo della fiction “Noi del Rione Sanità“. Al momento non è dato saperlo, anche se una seconda stagione appare poco probabile, ma non è da escludere del tutto considerando la forza del racconto e l’interesse suscitato dal pubblico.
Resta quindi una speranza per una seconda stagione di Noi del Rione Sanità, la serie tv dirette da Luca Miniero che ha conquistato il cuore di milioni di telespettatori. La fiction, ispirata dal libro omonimo scritto da Don Antonio Loffredo, ha preso spunto da episodi realmente accaduti e poi trasposti sul piccolo schermo grazie alla regia e alle interpretazioni di un cast di attori tra cui figurano Carmine Recano e Nicole Grimaudo. Naturalmente come in ogni fiction sono stati introdotti filoni narrativi collaterali per dare spazio alle vicende dei ragazzi del quartiere, giovani che grazie alle iniziative del sacerdote riescono ad affrancarsi da un destino segnato. Il finale della serie tv è in parte autoconclusivo con la trasformazione di un quartiere.