E’ una delle voci più belle del panorama musicale italiano. Dopo un’estate di grandi successi con il Nostalgia Summer Tour, che la vede protagonista in Italia in 32 appuntamenti, Noemi si sta preparando a vivere un autunno intenso. In queste settimane la stiamo vedendo nei panni di giudice a Io Canto Family. La cantante, insieme a Patty Pravo, ha il compito di valutare le performance delle 24 coppie in gara e stilare le classifiche che accompagneranno il pubblico fino alla finalissima.
Noi di SuperGuida TV l’abbiamo intervistata in esclusiva. Parlando di questa nuova esperienza, la cantante ha dichiarato: “Mi sta regalando un sacco di emozioni, di storie bellissime all’insegna della generosità dei più giovani nei confronti dei genitori che a loro volta hanno realizzato il sogno di vederli sul palco. E poi questi giovani conoscono bene il sacrificio e questa cosa mi ha colpito tanto perché si pensa spesso che le nuove generazioni siano le più distaccate e invece vedo tante materiale umano, tante piccole persone che però possono disegnare un futuro molto bello”.
Assieme a lei in giuria Patty Pravo nei cui confronti l’artista prova una grande ammirazione: “Mi piace perché è una donna che ha fatto molto spesso quello che le andava di fare e questa è una presa di coscienza pazzesca perché a volte non si fanno delle cose per paura di non piacere agli altri. Lei è stata coraggiosa in questo e si vede nei suoi occhi. Ogni volta che mi guarda mi sciolgo. E’ una guida non solo per i ragazzi ma anche per me, come donna e come artista. La guardo con ammirazione”.
Noemi ha ricordato anche la sua esperienza a X-Factor sottolineando l’importanza degli insegnamenti di Morgan e ha escluso la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2026 aprendo l’eventualità ad una co-conduzione: “Ho fatto quest’anno Sanremo, è giusto lasciare spazio anche agli altri. Sarebbe bellissimo però fare la co-conduttrice, se mi invitasse accetterei subito. Sarebbe un modo diverso di vivere il contesto sanremese che ormai conosco molto bene visto che ne ho fatti un po’ e poi sarebbe divertente. Carlo Conti mi piace molto, non si perde mai, è molto serrato, ha una bellissima energia, è un padrone di casa incredibile. Bisognerebbe vedere se io fossi all’altezza”.
Il prossimo 20 dicembre, Noemi sarà pronta a salire per la prima volta a Roma sul palco del Palazzo dello Sport: “Per me è un bellissimo traguardo anche per il tipo di percorso che ho fatto che mi ha portato a collaborare con artisti che ho sempre amato. Sono contenta poi del mio repertorio, tutte le canzoni che ho fatto le ho amate profondamente, alcune sono più conosciute, altre meno. Per la data romana ci saranno degli ospiti con me sul palco”, ha dichiarato.
A conclusione dell’intervista, Noemi ha fatto una riflessione sulla mobilitazione del mondo della musica per Gaza: “E’ importante che il mondo della musica sia presente e che esprima la sua posizione perché è un riflesso della società. Credo che fosse importante sottolineare con la manifestazione la gravità della situazione perché non si può far finta di niente e chiudere gli occhi di fronte a bambini e civili che ogni giorno perdono la vita. E’ importante dire no quando obiettivamente qualcosa non riflette più quella dimensione umana di empatia. Non si possono accettare certe realtà come possibili, questo è qualcosa che ci deve accomunare tutti al di là delle idee politiche. E’ una questione di diritti umani, di rispetto della vita e dell’importanza della vita altrui anche se parliamo di migliaia di km di distanza”.
“Io canto Family 2025”, intervista esclusiva a Noemi
Noemi, ti stiamo vedendo a “Io canto family” nei panni di giudice. Cosa ti sta regalando questa esperienza?
Mi sta regalando un sacco di emozioni, di storie bellissime all’insegna della generosità dei più giovani nei confronti dei genitori che a loro volta hanno realizzato il sogno di vederli sul palco. E poi questi giovani conoscono bene il sacrificio e questa cosa mi ha colpito tanto perché si pensa spesso che le nuove generazioni siano le più distaccate e invece vedo tante materiale umano, tante piccole persone che però possono disegnare un futuro molto bello.
Immagino che sia una bella responsabilità. Com’è approcciarsi nel programma con dei giovani che sognano la musica?
Ho vissuto sulla mia pelle i no ma penso che anche quelli facciano parte del bagaglio che uno si porta dietro. Sono dell’idea però che le situazioni vadano anche un po’ alleggerite e la dimensione di Io Canto ne è un esempio. La gara profuma di regalo, di esperienza, è più un incontro tra generazioni e questo me lo fa vivere in un modo diverso. La mia scelta nel giudizio è orientata all’emozione e al percorso all’interno del format. Dopo che finiamo di registrare mi capita di incontrare i ragazzi e loro sono sempre carini e anche se non hanno superato il turno mi abbracciano, mi chiedono consigli. E io gli dico che se se questo è il loro sogno è un primo passo, sono tutti bravissimi, con una grande gioia nel cuore e che non hanno paura di emozionarsi.
In giuria con te c’è anche Patty Pravo, due generazioni a confronto.
Io amo Patty, lei rappresenta una donna che ha sempre vissuto la sua vita con grande libertà, un’artista che si è misurata con i contesti più disparati, una voce che ha raccontato tante epoche e che ha sempre messo alla prova il suo pubblico. Mi piace perché è una donna che ha fatto molto spesso quello che le andava di fare e questa è una presa di coscienza pazzesca perché a volte non si fanno delle cose per paura di non piacere agli altri. Lei è stata coraggiosa in questo e si vede nei suoi occhi. Ogni volta che mi guarda mi sciolgo. E’ una guida non solo per i ragazzi ma anche per me, come donna e come artista. La guardo con ammirazione.
Non solo musica ma anche emozioni. Ti è capitato di commuoverti?
Non mi commuovo facilmente ma mi è successo. Mi ha colpito la storia di Lia e della sua mamma che hanno raccontato di aver dormito insieme nel lettone e mi ha fatto pensare a delle situazioni che avevo vissuto. Oggi si ha tanta paura di emozionarsi, è come se ci si sentisse in difetto. Ritrovare negli occhi di un altro le proprie emozioni è una cosa bellissima.
Hai avuto modo di incrociare di nuovo anche Michelle Hunziker che condusse il Festival di Sanremo nel 2018 quando tu eri in gara.
Stimo molto Michelle, è una donna forte e mi ha fatto piacere ritrovarla in una dinamica così festosa e positiva dove tutti siamo dove vogliamo essere.
Oggi questi giovani talenti sono già determinati e preparatissimi, tu che ragazza sei stata? Ti rispecchi in loro?
I giovani che vengono a Io Canto family sono molto coraggiosi, entusiasti. Io ero molto più timida, chiusa nella mia camera tanto che mio padre mi ripeteva che le persone non mi venivano a sentire in camera mentre cantavo. Sono affascinata dal coraggio di questi ragazzi che prendono i loro genitori e li portano sul palco in televisione davanti a tutti. Quello che ci accomuna è il grande amore per la musica. Faccio parte di una generazione in cui non c’erano i social mentre oggi i ragazzi sono più portati a farsi sentire, vedere, ascoltare perché sono cresciuti in una realtà diversa.
La tua carriera è decollata grazie a X-Factor. Guardando i video di quei momenti cosa ti capita di pensare?
E’ stata un’avventura pazzesca, lo considero il mio Erasmus. Mi sono trovata catapultata in una realtà completamente diversa, lontana dagli affetti. Non potevo vedere neanche mia sorella che la considero la mia gemella visto che abbiamo un anno di differenza. E’ stato molto istruttivo perché stare lì dentro da sola mi ha insegnato a contare su me stessa. Il repertorio che sceglieva il mio coach mi ha fatto capire quale poteva essere la mia strada. Fino a quel momento cantavo tanto soul e blues e invece grazie al mio coach ho avuto modo di conoscere anche i cantautori italiani. Cantare nella lingua in cui tu pensi e in cui tu sogni è qualcosa di forte a livello emozionale.
Gli insegnamenti di Morgan sono stati importanti insomma.
In quella cornice è stato veramente capace, mi ha preso per mano e mi ha portato all’interno di un contesto musicale che era giusto per me. Dopo non condivido tutto quello che è successo.
Sanremo 2026: hai intenzione di tornare in gara? Se Carlo Conti ti proponesse invece la co-conduzione?
Ho fatto quest’anno Sanremo, è giusto lasciare spazio anche agli altri. Sarebbe bellissimo però fare la co-conduttrice, se mi invitasse accetterei subito. Sarebbe un modo diverso di vivere il contesto sanremese che ormai conosco molto bene visto che ne ho fatti un po’ e poi sarebbe divertente. Carlo Conti mi piace molto, non si perde mai, è molto serrato, ha una bellissima energia, è un padrone di casa incredibile. Bisognerebbe vedere se io fossi all’altezza.
Dopo un’estate di grandi successi, ti prepari a vivere un autunno intenso. Per la prima volta il 20 dicembre sarai a Roma al Palazzo dello Sport. Ci saranno anche degli ospiti con te sul palco?
Per me è un bellissimo traguardo anche per il tipo di percorso che ho fatto che mi ha portato a collaborare con artisti che ho sempre amato. Sono contenta poi del mio repertorio, tutte le canzoni che ho fatto le ho amate profondamente, alcune sono più conosciute, altre meno. Per la data romana ci saranno degli ospiti con me sul palco.
E poi sarai anche in radio con “Non solo parole” dal prossimo 3 ottobre. Una nuova esperienza per te.
Sono molto felice di questa esperienza. Quando mi è stata proposta sono stata contenta perché io sono un po’ un topo da biblioteca. La musica mi piace e anche sapere i retroscena del tipo com’è nata una canzone. Sono una fan di Gino Castaldo e del grandissimo Assante che non c’è più. Insieme a me in questa avventura avrò un compagno di viaggio, Patrizio Ruviglioni che è pozzo di scienza. Tutti i venerdì ci sarà questo appuntamento su Radio Rai alle 15 e racconteremo della musica italiana. Avremo tanti ospiti, nella prima puntata ci sarà Giuliano Sangiorgi che è mio amico e nella seconda Fiorella Mannoia.
Intanto domenica la Roma ha vinto il derby. C’è speranza per lo scudetto? Come la vedi la squadra?
Sono molto scaramantica, come tutti i romanisti gioisco in silenzio scongiurando con le macumbe. Alcuni erano titubanti sull’arrivo di Gasperini ma a me piace molto, è una persona seria, ha fatto un bellissimo percorso con l’Atalanta e credo che abbia anche l’esperienza di avere a che fare con una città complicata come Roma. E poi è stato scelto da Ranieri che io stimo moltissimo come tifosa.
C’è stata qualche giorno fa la manifestazione per Gaza. Quanto è importante che anche il mondo della musica si mobiliti?
E’ importante che il mondo della musica sia presente e che esprima la sua posizione perché è un riflesso della società. Credo che fosse importante sottolineare con la manifestazione la gravità della situazione perché non si può far finta di niente e chiudere gli occhi di fronte a bambini e civili che ogni giorno perdono la vita. E’ importante dire no quando obiettivamente qualcosa non riflette più quella dimensione umana di empatia. Non si possono accettare certe realtà come possibili, questo è qualcosa che ci deve accomunare tutti al di là delle idee politiche. E’ una questione di diritti umani, di rispetto della vita e dell’importanza della vita altrui anche se parliamo di migliaia di km di distanza.