Nimona, recensione (no spoiler) del cartone Netflix candidato all’Oscar

Nimona

Se è vero che Netflix è diventato luogo per un numero spropositato di progetti cinematografici e televisivi dimenticabili e spesso e volentieri “usa e getta”, a volte però serba nel suo scrigno alcune perle che andrebbero assolutamente rivalutate e recuperate. Una di questa è Nimona, film d’animazione in tecnica mista che ha debuttato sulla piattaforma di streaming il 30 giugno 2023 e che è libero adattamento del fumetto omonimo di ND Stevenson. Un piccolo gioiellino fantasy che ha spalancato le porte al racconto LGBTQ per adolescenti senza forzature, con grazia e grande efficacia narrativa.

Nimona, un queer fantasy memorabile: la recensione senza spoiler

Ma di cosa parla il film d’animazione diretto da Nick Bruno e Troy Quane? In un regno medievale-futuristico, i suoi abitanti sono protetti dall’Institute for Elite Knights, formato da cavalieri discendenti dall’eroina Gloreth e dai suoi cavalieri; secondo una leggenda risalente a un millennio prima, Gloreth salvò il regno bandendo una mostruosa creatura e da allora l’Institute si prefigge il medesimo obiettivo. 1000 anni dopo, l’attuale sovrana, la regina Valerin, decide di cambiare la tradizione affinché chiunque possa diventare un cavaliere.

A tal proposito, Ballister Blackheart viene scelto come primo cittadino comune destinato a diventare cavaliere dopo avere particolarmente eccelso nel suo percorso di studio e addestramento all’interno dell’Istituto; durante tale percorso è stato affiancato da Ambrosius Goldenloin, suo amante e discendente diretto di Gloreth.

Tuttavia, durante la cerimonia d’investitura cavalleresca, Valerin rimane uccisa da un raggio laser partito inspiegabilmente dalla spada di Ballister, che pertanto viene incastrato per il crimine; nell’assalto, Ambrosius taglia il braccio destro dell’amante nel tentativo di deviare il colpo e Ballister è costretto a darsi alla fuga in quanto la Direttrice dell’Istituto emette contro di lui un mandato d’arresto.

Sostituendo l’arto mancante con una protesi che ha costruito da sé, Ballister si nasconde dalla società vivendo in un casale diroccato nel bosco, mentre cerca di capire chi possa aver ucciso la regina. Un giorno, riceve l’improvvisa visita di Nimona, una creatura mutaforma dall’aspetto di un’adolescente perseguita per i suoi poteri, la quale ritiene Ballister un “cattivo” e vede in lui uno spirito affine perseguitato a causa dei pregiudizi delle persone. La loro amicizia improbabile sarà la miccia che accenderà il fuoco della verità sulla morte della regina Valerin.

Un gioiellino che avrebbe meritato più attenzione

Prodotto da Annapurna Pictures e scritto da Robert L. Baird e Lloyd Taylor, Nimona è uno degli adattamenti in chiave animata più riusciti degli ultimi anni. Merito del vivace universo fantasy creato da ND Stevenson nel suo graphic novel di origine, direte voi; eppure il lungometraggio distribuito da Netflix nel 2023 riesce a muoversi sulle sue stesse gambe, tra elementi narrativi particolarmente efficaci e tematiche urgentemente attuali gestite con grande cura ed onestà intellettuale.

Non è semplice coniugare gli stilemi del grande fantasy della letteratura, del cinema e della tv con le istanze iper-contemporanee dell’accettazione, della celebrazione della diversità, dell’equiparazione dei diversi orientamenti sessuali, eppure Nimona è modello perfetto di questa sintesi, che forse rispetto ad alcuni prodotti in animazione del 2023 avrebbe dovuto ottenere maggiori attenzioni.

Conclusioni generali su Nimona

Per fortuna però che qualcuno si è accorto di Nimona, tanto che ha ottenuto una meritatissima candidatura all’Oscar per il miglior film d’animazione, nonostante abbia dovuto cedere lo scettro a Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki. Segno che nonostante l’algoritmo di Netflix non lo abbia premiato con un passaparola da record, Nimona è stato notato, è stato particolarmente amato da una ristretta cerchia di spettatori e nei prossimi anni si prepara a diventare un film d’animazione cult che avrà precorso i tempi, amato da grandi e piccini.

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