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Giffoni Film Festival 2025, intervista esclusiva a Nicolas Maupas: “Il voto non definisce uno studente. C’è chi si è rivisto nella storia tra Simone e Manuel e questo ha funzionato”

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Nicolas Maupas è stato ospite al Giffoni Film Festival. Diventato celebre grazie al ruolo di Simone nella serie di successo Un Professore, Nicolas ha saputo conquistare il pubblico con la sua sensibilità, il suo talento e una naturalezza che lo rendono unico sullo schermo.

Giffoni Film Festival 2025, intervista esclusiva a Nicolas Maupas

Noi di SuperGuida TV lo abbiamo video intervistato in esclusiva. Nicolas ha dichiarato di essersi emozionato per l’accoglienza dei giovani: Per me è una grande sorpresa ogni volta, è un effetto collaterale di un sogno che avevo da bambino e tutt’oggi non me ne rendo mai conto e ci spazzo poi nella gioia di questa cosa qua. Poi mi rendo anche conto che bisogna pensare veramente alle cose che si comunicano in queste situazioni quando abbiamo modo di parlare con il pubblico e mi piace anche prendermi del tempo per ragionare un pochino su tematiche necessarie”.

Nicolas Maupas ha poi parlato della terza stagione di “Un professore”. L’attore ha anticipato: “L’anno della maturità, quindi sicuramente bisogna fare un percorso per arrivare alla maturità e per essere poi maturi, ma credo che sia anche un’età dove, perché abbiamo un traguardo da raggiungere, ci diamo anche del tempo per perderci, quindi ci sarà anche questo”. Nicolas Maupas ha ricordato con un sorriso il suo esame di maturità, definendolo un momento intenso ma formativo: “Sì, è andato bene, gli scritti sono andati molto bene, l’orale meno, ma avevo dalla mia parte un buon accumulo punti su quello che era crediti e scritto, quindi è andato abbastanza sbensirato… ma non è vero, non più di tanto”.

Nicolas Maupas è poi intervenuto anche sulla polemica degli studenti che in queste settimane hanno boicottato la maturità protestando contro il sistema dei voti: “Dovrei informarmi di più, ma perché dovrei informarmi su quello che è il tipo di protesta e perché lo fanno. Esprimere un giudizio su un sistema che va avanti da tanti anni è forse un po’ azzardato, però è vero che nella vita spesso ci dobbiamo prefissare degli obiettivi e quindi dobbiamo raggiungerli, non dei voti, ma appunto dei goal, chiamiamoli così, e forse in questo modo il voto può essere utile. Dall’altra parte è anche vero che non è un voto che definisce un percorso, una persona o un periodo, e quindi possono anche essere fuorvianti a volte per uno studente. Però guarda, da studente che non ha mai cercato di raggiungere la lode, ma perché non ce l’ho mai fatta, ho dato secondo me il giusto peso, ma perché mi sono reso conto io di cosa potevo essere come studente. Quindi la questione appunto del voto e del giudizio per me è diventata una cosa secondaria in quel momento lì. Però su quella che è la protesta momentanea, ti dico: dovrei veramente ascoltare il pro e il contro di tutta questa questione”.

Il pubblico spera in un epilogo diverso della storia tra Simone e Manuel. Sul motivo per il quale questa storia abbia appassionato così tanto, Maupas ha dichiarato: “Non lo so, noi ci vogliamo bene io e Damiano, quindi forse il fatto di viverci bene ci aiuta in scena a portare una verità. Ma questo progetto, come mi è capitato in altri, insomma avere dei colleghi con i quali c’è una chimica, una sintonia particolare sicuramente poi può dare un valore aggiunto a delle scene. E poi perché probabilmente è anche una bella storia, sono delle possibilità della nostra generazione e forse qualcuno si è rivisto, qualcuno ha trovato questa cosa familiare e quindi ha funzionato”.

Nicolas Maupas sarà protagonista anche della terza stagione di “Call My Agent”: Sì, è anche una narrativa diversa e divertente. In effetti fai un po’ passi avanti e indietro tra quella che è la realtà, la sceneggiatura di una serie e poi quello che è anche il mondo del cinema. Call My Agent racconta anche quello, è molto divertente, però leggero e molto divertente, sì”. Anche al cinema, Nicolas ha altri progetti: “Deve uscire un progetto, non so quando, a fine di qualcosa, però sì. Poi appunto quest’anno è uscito L’amore in teoria e stasera c’è La bella estate. E’ un percorso che sto portando avanti con tanta gioia”. 

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