Natale senza Babbo, la nuova commedia diretta da Stefano Cipani e scritta da Michela Andreozzi con la collaborazione di Filippo Macchiusi, arriverà su Prime Video il 28 novembre, proponendo una visione moderna delle festività natalizie. Il film affronta con ironia temi profondi come il burnout, la vulnerabilità maschile e la determinazione femminile, rivelando un lato inedito delle tradizioni natalizie. Nel cast, spiccano Luisa Ranieri e Alessandro Gassmann, che interpretano una coppia alle prese con le difficoltà del Natale, accanto a Caterina Murino e Valentina Romani nei ruoli della Befana e Santa Lucia, due figure che cercano di riconquistare il loro spazio nel cuore dei bambini. Completano il cast Diego Abatantuono e Angela Finocchiaro, aggiungendo un tocco di comicità e profondità alla narrazione.
“Natale senza Babbo”, intervista esclusiva a Caterina Murino e Valentina Romani
Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Valentina Romani e Caterina Murino. “Mi sono ispirata a diverse leggende sulla Befana, leggendo storie che la descrivono come una giovane bellissima, che però non riusciva a sposarsi. Col passare degli anni, invecchiò, e la sua vita sembrava trascorrere senza grandi cambiamenti. Un giorno, i Re Magi arrivano a casa sua e chiedono di essere ospitati per una notte. La Befana, purtroppo, rifiuta di unirsi a loro per andare a vedere Gesù bambino, il piccolo che sarebbe nato. In segno di gentilezza, però, li omaggia con un regalo: una calzina. Più tardi, scoprirà che quella calzina sarebbe finita nelle mani di Gesù bambino e si sentì terribilmente in colpa, pensando che avrebbe dovuto dare due calze, non una sola. Da quel momento, per rimediare al suo errore, è condannata a fare calze per tutti i bambini del mondo. La Befana, dunque, è spesso vista come un personaggio “cattivo”, invecchiata e un po’ acidula, la cui vita non è stata particolarmente soddisfacente. Ho cercato di creare una versione di questo personaggio che, pur conservando il suo lato aspro, nasconde un cuore buono e un rimorso per il passato. È un personaggio che mi ha divertito molto interpretare, perché Sabrina, quando si trasforma, rappresenta la parte più superficiale e esterna, mentre la Befana, sebbene sia un po’ burbera, ha un cuore tenero e generoso. Un mix perfetto di durezza e tenerezza, proprio come il suo personaggio”, ha detto la Murino.
Una scena del film che ci ha divertito molto è quella in cui Santa Lucia rivela di avere un desiderio speciale: vuole assolutamente fare un’apericena. “Gonfierei il tavolo di olive, perché sono completamente dipendente dalle olive! Lo vorrei pieno di olive e pizzette, ovviamente. Mi piacciono molto anche quei piccoli brezel con il sale, rigorosamente con il sale sopra. E poi qualche salsa, come il guacamole o una mousse”, dice la Romani. La Murino ha aggiunto: “Spero davvero che questo film venga visto subito in Francia. Lì, infatti, l’apericena non esiste, è una tradizione molto italiana. Quando ci sono stata, ho pensato: “Perché non apriamo un bar che faccia solo apericena?” Perché, ovviamente, quando un francese viene in Italia e scopre l’apericena, dice: “È fantastico, da noi non c’è nulla di simile”.
Valentina Romani e Caterina Murino parlano poi della solidarietà tra donne, tema che viene affrontato nel film: “Il mondo dello spettacolo, come qualsiasi altro ambiente, è un mix di emozioni e dinamiche complesse. C’è l’invidia, ma anche la solidarietà e il supporto reciproco. Attualmente sto facendo teatro, e lavorando con alcune attrici da diversi anni, mi sento come se fossero sorelle per me. Ovviamente, in questo mondo c’è di tutto: ci sono attrici con cui ho adorato lavorare, e altre con cui, sinceramente, non è stato facile. Ho sempre sognato di creare una compagnia teatrale, proprio per poter condividere quella magia con le persone che amo. Per quanto riguarda le dinamiche tra donne, credo che sia un po’ nella natura umana: a volte ci si aiuta, altre no. E questo lo vedo anche con i miei gatti: le tre femmine sono dei veri disastri, mentre il maschio, con la sua calma, riesce a gestire tutto. È come se ci fosse una forza energetica diversa tra i generi. Le donne si aiutano, certo, ma ogni tanto ci sono dei “colpi sotto il tavolo”, come si suol dire”, ha detto la Murino.
La Romani ha invece spiegato: “Mi ritengo fortunata perché ho iniziato molto presto e ho sempre avuto il privilegio di essere guidata da attrici con molta più esperienza di me. Mi sono sempre affidata a loro con fiducia, e oggi non mi pento affatto di questa scelta, né sento di essermi mai sbagliata. Vado molto a sensazione, e credo che sia fondamentale seguire il proprio istinto. In effetti, mi considero fortunata, anche perché, come dice Caterina, il nostro ambiente non è l’unico a essere complesso; in generale, il mondo del lavoro può essere spinoso sotto molti aspetti. Tuttavia, credo che molto dipenda dal modo in cui ti poni nei confronti degli altri. Se sei in grado di essere accogliente, credo fermamente che la maggior parte delle volte riceverai lo stesso trattamento in cambio”.