Micaela Ramazzotti è la presidente di Giuria del concorso dedicato ai cortometraggi cinematografici al Filming Italy Sardegna Festival, manifestazione ideata e diretta da Tiziana Rocca. Il Filming Italy Sardegna – In Corto, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari e con il professore Massimo Arcangeli, si conferma un appuntamento molto atteso, in quanto offre ai giovani studenti la possibilità di cimentarsi con il mondo del cinema e di promuovere grazie al Festival i provi lavori in Italia ma anche negli Stati Uniti.
Noi di SuperGuida TV, presenti alla manifestazione, abbiamo chiesto a Micaela Ramazzotti di anticipare qualcosa su Elena Di Porto, ruolo che interpreta nel film “La guerra di Elena”. L’attrice ha dichiarato: “Elena Di Porto ha cercato di salvare le persone dal rastrellamento nazista il 16 ottobre 1943 ma non ci riuscì perché era considerata matta. In realtà era una donna lungimirante che riusciva a captare le persone per come erano, riusciva ad avere un’intuizione anche se questa non veniva mai colta da nessuno. Ha cercato di fare di tutto, ci ha provato ma nessuno l’ha ascoltato”.
Filming Italy Sardegna Festival, Micaela Ramazzotti parla del suo nuovo ruolo nel film “La guerra di Elena”
Micaela Ramazzotti ha studiato tantissimo per entrare nella vita di questo personaggio reale, di questa donna che è stata deportata ad Auschwitz dove ha trovato la morte: “Ho studiato, io non sono romana trasteverina ma ho vissuto all’Axa, ad Ostia, vicino al mare. Per questo film ho imparato il giudaico romanesco che è un’altra lingua. E’ sempre bello immergersi in un’opera prima, è sempre una sfida”. Considerati i tempi che stiamo vivendo, Micaela Ramazzotti fa una riflessione: “La tragedia è dietro l’angolo e noi non ce ne stiamo accorgendo. C’è una tragedia in corso. La mia più grande preoccupazione è per i giovani, per l’eredità che gli lasciamo. Oggi i ragazzi stanno regredendo, gli stanno dando degli strumenti sbagliati. Io sono figlia degli anni 90 e li rimpiango”.
Micaela Ramazzotti parla poi delle amicizie e racconta un curioso episodio: “Una volta io e la mia migliore amica andammo dall’Oxa all’Ostia e al ritorno lei prese una macchina in pieno con il mio ginocchio. Non lo disse a mia madre, non mi venne a trovare in ospedale e mi chiesi che amica era. Per me l’amicizia è importante, ad oggi sono poche le persone su cui faccio affidamento”.
Micaela Ramazzotti parla poi delle polemiche scaturite dalle parole di Matilda De Angelis dopo aver conquistato ai Nastri d’argento la statuetta di Miglior attrice non protagonista in condivisione con Elodie per il film “Fuori” di Mario Martone: “Di solito non mi esprimo mai su questioni che non conosco bene. Io penso che la rivalità sia una cosa da stupidi perché soprattutto al cinema ti devi dare e ci deve essere una grande attenzione. Io credo tanto nel lavoro di squadra”.
Micaela Ramazzotti ha esordito alla regia con “Felicità: “E’ un’esperienza che mi ha cambiato tanto. Dopo che si fa un film da regista si ha uno sguardo diverso, più attento, si è meno concentrati su se stessi. Ora c’è una storia che vorrei raccontare, mi devo mettere a scrivere”.
Noi di SuperGuida TV le abbiamo chiesto che momento della vita sia quello che sta attraversando e se rispetto a prima si senta meno vulnerabile: “Ad un certo punto arriva tutto con naturalezza. I miei ragazzi mi hanno educato tanto, ho spostato lo sguardo e messo da parte le problematiche. Sicuramente sei più curioso della vita, delle persone e pensi meno a te stesso. Quando distogli l’attenzione da te stesso sei un passo in avanti”. Per il momento, non ha alcun rimpianto: “Penso che qualsiasi cosa faccia parte del percorso. Non ho avuto la fortuna di esplodere al primo film. il successo è arrivato dopo tanto. C’è stato un periodo in cui non sentivo stabile questo lavoro ma ci credevo”.