ADV

Mario Adinolfi: “L’Isola mi ha aiutato a conciliarmi con il passato. Spadino il naufrago più scorretto, Omar il più leale. Ora mi piacerebbe fare l’opinionista in un reality” – Intervista

ADV

Due mesi trascorsi in Honduras, lontano da casa, dagli affetti e da ogni sicurezza, hanno rappresentato una vera prova, anche dal punto di vista fisico, per Mario Adinolfi durante la sua partecipazione a L’Isola dei Famosi. Al termine di questa avventura intensa, ha dovuto affrontare dei problemi di salute che hanno reso necessario un ricovero immediato presso l’ospedale Santo Spirito di Roma. Ad oggi sta meglio anche se è sotto stretto controllo medico.

Noi di SuperGuida TV lo abbiamo intervistato in esclusiva. Adinolfi ha parlato così della sua esperienza all’Isola: “E’ andata molto peggio di quello che mi aspettavo, è stata durissima dal punto di vista fisico ma anche psicologico. Lo considero un evento spartiacque della mia vita, talmente intenso da essere tatuato sulla pelle. Mi ha lasciato un segno di conciliazione con il mio passato da tanti punti di vista. Sull’Isola c’è tanto tempo per riflettere anche per finire in uno stato d’angoscia in alcuni momenti però quella riflessione in un periodo così lungo perché alla fine sono stati due mesi è servito per mettermi alle spalle il passato e guardare verso il futuro. Per questo motivo ho chiuso l’Isola cantando L’anno che verrà di Lucio Dalla”. 

Adinolfi ha poi parlato dei suoi problemi di salute: “Il mio corpo è stato terremotato dall’esperienza dell’Isola nonostante un elemento positivo che è la perdita di peso che è stata estremamente significativa per un periodo molto rapido. Ovviamente tutto ciò ha comportato delle conseguenze a cui bisogna sommare lo stress psicofisico, un viaggio di 36 ore dopo la finale e il ritorno a Roma con la canicola. Il 5 luglio sono finito in ospedale per accertamenti che hanno evidenziato come il corpo avesse avuto uno smottamento però ora in questa fase sono sotto controllo medico. Ora sto continuando la fase di dimagrimento grazie all’utilizzo di alcune punture”. 

Il reality di Canale 5 ha permesso al pubblico di scoprirlo sotto una luce diversa tanto che si è parlato di un processo di beatificazione:Sono una persona molto limpida quando mi si conosce. L’Isola ha dato la possibilità agli italiani di conoscermi bene perché sono stato per due mesi nelle loro case. Sono stato un animale da talk show fino al momento in cui ho messo piede all’Isola e il talk show segue altre regole. Solitamente rappresento idee di minoranza e non sono circondato da persone che provano simpatia per me. E’ chiaro che in quei pochi secondi a disposizione lancio una sassata perché le mie idee devono passare. Se ho due mesi per farmi conoscere non ho bisogno di lanciare sassate e il David che ha sempre la fionda pronta per colpire Golia la depone nella sua tasca e prova a rappresentarsi per quello che è”. 

Poi ha rivelato chi è stato il naufrago più scorretto e quello invece più leale: “Il più scorretto in assoluto è stato Spadino perché accettò il fuoco rubato agli adulti facendoselo consegnare da Mirko e poi simulando un’accensione del fuoco. Lui che aveva delle grande potenzialità ha giocato sul piano di una slealtà che gli si è ritorta contro. Il più leale è stato Omar, un leader di grande levatura. Non potrò mai dimenticare che il giorno in cui mi ha sconfitto in semifinale lui ha pianto ed è qualcosa di forte anche a livello televisivo. Quel pianto mi è rimasto addosso”.

Mario Adinolfi non chiude la porta ai reality anche se ha dichiarato di voler partecipare in un altro ruolo: “Resto a disposizione della rete e delle produzioni per fare altro. Non credo da concorrente, non ho molta voglia ma valuterò le offerte che arriveranno. La mia intenzione non è interrompere il dialogo che ho instaurato con gli italiani sull’Isola e dunque se ci saranno occasioni per continuare a parlare di me stesso e delle mie idee continuerò a farlo. mi piacerebbe fare l’opinionista”. 

Isola dei Famosi 2025, intervista esclusiva a Mario Adinolfi

Mario, com’è andata l’esperienza all’Isola? E’ andata come te l’aspettavi? 

E’ andata molto peggio di quello che mi aspettavo, è stata durissima dal punto di vista fisico ma anche psicologico. Lo considero un evento spartiacque della mia vita, talmente intenso da essere tatuato sulla pelle. Mi ha lasciato un segno di conciliazione con il mio passato da tanti punti di vista. Sull’Isola c’è tanto tempo per riflettere anche per finire in uno stato d’angoscia in alcuni momenti però quella riflessione in un periodo così lungo perché alla fine sono stati due mesi è servito per mettermi alle spalle il passato e guardare verso il futuro. Per questo motivo ho chiuso l’Isola cantando L’anno che verrà di Lucio Dalla. 

Sui social al tuo ritorno hai raccontato di aver affrontato dei problemi di salute. Come stai adesso? 

Il mio corpo è stato terremotato dall’esperienza dell’Isola nonostante un elemento positivo che è la perdita di peso che è stata estremamente significativa per un periodo molto rapido. Ovviamente tutto ciò ha comportato delle conseguenze a cui bisogna sommare lo stress psicofisico, un viaggio di 36 ore dopo la finale e il ritorno a Roma con la canicola. Il 5 luglio sono finito in ospedale per accertamenti che hanno evidenziato come il corpo avesse avuto uno smottamento però ora in questa fase sono sotto controllo medico. Ora sto continuando la fase di dimagrimento grazie all’utilizzo di alcune punture. 

L’Isola dei Famosi ha visto il trionfo di Cristina. Ti aspettavi la sua vittoria o pensi che al suo posto avrebbe meritato qualcun altro? 

Non solo penso che la vittoria di Cristina sia meritata ma credo di aver lavorato molto esplicitamente per un esito di questo tipo. Con Cristina ci dicevamo che volevamo arrivare io e lei al momento della finalissima e della proclamazione, è successo proprio questo. Ovviamente quando arrivi all’ultimo step speri sempre di essere tu il vincitore ma il fatto che lo fosse lei mi ha consolato perché è la persona con cui ho legato di più. 

Pensi che l’Isola abbia portato il pubblico a vederti sotto una luce diversa? Si è parlato anche di un processo di beatificazione. 

Sono una persona molto limpida quando mi si conosce. L’Isola ha dato la possibilità agli italiani di conoscermi bene perché sono stato per due mesi nelle loro case. Sono stato un animale da talk show fino al momento in cui ho messo piede all’Isola e il talk show segue altre regole. Solitamente rappresento idee di minoranza e non sono circondato da persone che provano simpatia per me. E’ chiaro che in quei pochi secondi a disposizione lancio una sassata perché le mie idee devono passare. Se ho due mesi per farmi conoscere non ho bisogno di lanciare sassate e il David che ha sempre la fionda pronta per colpire Golia la depone nella sua tasca e prova a rappresentarsi per quello che è. 

C’è qualcosa che tornando indietro non rifaresti? 

Ho attaccato frontalmente i giovani durante l’Isola, lavorando in modo esplicito ad un conflitto generazionale per evidenziare i limiti dei ragazzi. Alcuni di loro hanno abbandonato l’Isola prestissimo perché hanno asserito che io li avessi messi a disagio. Io ho proposto un atteggiamento educativo che era anche duro nell’espressione e c’è stata anche qualche lite plateale, Penso a quella con Chiara, con Nunzio, con Teresanna. Se c’è qualcosa che farei diversamente è attutire i toni polemici che ho avuto. 

Chi è stato il naufrago più scorretto e quello invece più leale? 

Il più scorretto in assoluto è stato Spadino perché accettò il fuoco rubato agli adulti facendoselo consegnare da Mirko e poi simulando un’accensione del fuoco. Lui che aveva delle grande potenzialità ha giocato sul piano di una slealtà che gli si è ritorta contro. Il più leale è stato Omar, un leader di grande levatura. Non potrò mai dimenticare che il giorno in cui mi ha sconfitto in semifinale lui ha pianto ed è qualcosa di forte anche a livello televisivo. Quel pianto mi è rimasto addosso. 

Dopo questa esperienza hai intenzione di partecipare ad altri reality, anche al Grande Fratello? 

Resto a disposizione della rete e delle produzioni per fare altro. Non credo da concorrente, non ho molta voglia ma valuterò le offerte che arriveranno. La mia intenzione non è interrompere il dialogo che ho instaurato con gli italiani sull’Isola e dunque se ci saranno occasioni per continuare a parlare di me stesso e delle mie idee continuerò a farlo. Mi piacerebbe fare l’opinionista. 

All’Isola hai fatto una bellissima dedica a tua figlia che sta affrontando una battaglia contro l’anoressia. Da genitore quanto è difficile starle accanto? 

E’ un’esperienza molto difficile e ovviamente il dolore dei nostri figli è un dolore moltiplicato per cento. E’ una fatica enorme da dover compiere ma allo stesso penso che quello che abbiamo fatto all’Isola io e Clara sia servito a tantissime persone. Mi arrivano messaggi di giovani e dei loro genitori che mi raccontano le loro esperienze. 

All’Isola ci sono stati anche momenti di crisi. Hai mai pensato di mollare? 

Sì, dopo la terza puntata. Non avevo visto mia moglie Silvia che era sempre in studio e la sua assenza mi aveva fatto preoccupare. Pensavo che ci fossero problemi a casa. Penso che quella sia stata l’unica volta in cui ho detto ad una persona della produzione che non ce la facevo più e che me ne sarei andato. Quello è stato l’unico momento di cedimento che ho avuto durante una fase lunga in cui la sofferenza è stata tanta. 

Quando eri all’Isola Fedez ha rivelato nel podcast che l’intervista che ti fece a Muschio Selvaggio fu modificata su tua richiesta. Ha detto che tu gli chiesi di tagliare alcune parti. 

Io non ho chiesto proprio nulla, c’erano delle domande fuori contesto nel finale dell’intervista e lui mi comunicò che le avrebbe tagliate perché non erano contestualizzabili rispetto a quello di cui stavamo parlando. Federico ha notato che erano domande a cui avevo poco o niente da dire in quanto collegate ad un passato che non esiste più e ha deciso di non mandarle in onda ma io non ho mai chiesto di censurare nulla. 

Prossimi obiettivi? 

Posso annunciare in esclusiva a Superguida Tv che ho appena chiuso l’editing del mio libro che ripercorre in modo credo piuttosto profondo e originale l’esperienza che ho compiuto in Honduras. Si intitola L’Isola – come perdere 34 kg in 57 giorni e trovare Dio. Cristina, Omar e Veronica Gentili sono ad oggi le sole tre persone ad averne copia, ma sarà questo libro il ponte con cui già ad agosto terrò aperto il dialogo con un pubblico che mi ha sostenuto in maniera davvero commovente. Uscirà il giorno del mio compleanno, a Ferragosto.

ADV