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Le Iene Show, il monologo di Rula Jebreal: “Gaza è la più grande scena del crimine del secolo” | Video Mediaset

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A Le Iene Show, il monologo di Rula Jebreal è un accorato appello a riflettere su quanto stia succedendo a Gaza dove è in corso la più grande scena del crimine del secolo.

Rula Jebreal, il monologo a Le Iene è un appello su Gaza

“La mia generazione si è sempre chiesta come sia stato possibile permettere l’olocausto. Ho trovato la risposta tra le macerie della mia terra martoriata: la Palestina“- Inizia così il lungo e toccante monologo di Rula Jebreal nell’ultima puntata de Le Iene Show. La giornalista in poco più di 2 minuti ricostruisce e racconta lo sterminio in corso a Gaza dove ogni giorno muoiono migliaia di bambini, uomini e donne.

“50 mila i bambini che sono morti o feriti a Gaza. Essere feriti è una condanna a morte perché Israele non fa entrare anestetici, antibiotici, antidolorifici, disinfettanti e garze e usa la fame come arma di sterminio. La distribuzione di aiuti è diventata una trappola mortale. La farina mischiata con il sangue degli innocenti. Le vittime più giovani a Gaza sono due gemellini uccisi con la loro mamma quattro giorni dopo la loro nascita” – racconta la giornalista.

Rula Jebreal a Le Iene: “A Gaza non si gioca il destino di un popolo, ma della nostra umanità”

Il monologo di Rula Jebreal a Le Iene Show prosegue con una terribile descrizione:

Le donne incinte a Gaza partoriscono sotto le bombe e circondate da cadaveri che vengono divorati da cani randagi. 25mila donne sono state uccise a Gaza, migliaia di loro erano incinte, feti sterminati nell’utero. Negli ospedali si vedono arrivare frammenti di corpi, organi smembrati che rendono impossibile il conteggio delle vittime basato sugli individui. Per contare i morti si va a peso: 70kg di carne umana corrispondono ad un corpo“.

La giornalista prosegue: “Gaza è la più grande scena del crimine del secolo e anche il cimitero dei bambini e del diritto internazionale. Non aspettiamo 20 anni per ripulirci la coscienza costruendo musei dedicati al genocidio. Per fermare la mattanza dei bambini servono sanzioni, embargo di armi e un processo come quello di Norimberga”.

Infine la giornalista lancia una importante riflessione: “le generazioni di domani ci chiederanno cosa avete fatto durante il genocidio di Gaza? La nostra risposta collettiva dovrebbe essere: abbiamo cercato di impedire che il futuro della nostra umanità somigliasse allo sterminio in corso, al genocidio di un popolo e delle coscienze. Gaza è uno specchio, una autobiografia del nostro presente e soprattutto una anticipazione del nostro futuro. A Gaza non si gioca soltanto il destino di un popolo, il mio popolo, ma anche il destino della nostra umanità“.

Ecco il video Mediaset con il monologo di Rula Jebreal a Le Iene Show.

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