A Le Iene 2025 il monologo di Roberto Saviano. Il giornalista e scrittore parla di querele SLAPP e del recente attentato subito da Sigfrido Ranucci e della reazione del mondo della politica offrendo una riflessione importante.
Roberto Saviano, il monologo a Le Iene 2025
«Quando in Italia alcuni esponenti politici esprimono solidarietà a un giornalista o ad un intellettuale minacciato credeteci poco, diffidate di quella solidarietà fatta di post e retorica. Perchè? Il 43% delle querele Slapp contro giornalisti e attivisti è promosso proprio da politici e l’Italia è prima in Europa per numero di Slapp». Inizia così l’accorato monologo di Roberto Saviano durante l’ultima puntata de Le Iene 2025. Lo scrittore, giornalista, sceneggiatore e conduttore televisivo italiano spiega poi cosa sono le SLAPP.
«Sapete cosa sono? Azioni legali usate per zittire la partecipazione pubblica; sono cause civili e politiche intentate non per ottenere giustizia, ma per intimidire chi esercita il diritto di critica ed informazione. Basta un politico, un imprenditore o un amministratore pubblico che non gradisce un’inchiesta e può querelare chiedendo milioni di euro di risarcimento. Anche se il processo finisce con una assoluzione o una archiviazione il danno è già fatto: anni di stress, avvocati da pagare e la certezza che la prossima volta sia meglio tacere. Perchè in Italia per arrivare ad una sentenza definitiva servono 9 anni».
Roberto Saviano a Le Iene 2025: “Sigfrido Ranucci ha ricevuto oltre 170 denunce per le inchieste di report”
Il monologo di Roberto Saviano a Le Iene 2025 prosegue così:
«C’è chi dirà: ma se un giornalista mente non deve risponderne? Certo che si, nessuno chiede impunità. Le Slapp non servono a corregger un errore, servono a zittire chi indaga. C’è una differenza enorme tra chi fa una querela legittima e una querela intimidatoria: la prima tutela la reputazione, la seconda soffoca chi critica. Non si tratta di proteggere i giornalisti, ma si tratta di proteggere il diritto dei cittadini ad essere informati».
Poi il giornalista e scrittore parla del recente attentato subito da Sigfrido Ranucci, conduttore e giornalista di Report:
«Ogni volta che una voce viene zittita con una causa temeraria perdiamo tutti un pezzo di verità pubblica. Sigfrido Ranucci ha ricevuto oltre 170 denunce per le inchieste di report. La vera solidarietà si manifesta con un gesto concreto: ritirate le querele contro chi fa informazione e approvate subito una legge contro le querele temerarie».
Infine l’appello all’Italia:
«Nel 2024 il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva anti Slapp: prevede il rigetto anticipato delle cause infondate, sanzioni per chi querela in malafede e soprattutto protezione per chi agisce nell’interesse pubblico. Ma l’Italia finora non ha mosso un passo. So bene cosa significa subite una Slapp, proprio qualche giorno fa ho ricevuto un’altra querela che porta il nome di Lorenza Messina Denaro, la figlia del boss Matteo. Ci andremo a difendere, ma non taceremo».
Ecco il video Mediaset con il monologo di Roberto Saviano a Le Iene.