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Le Iene 2025, il monologo di Lorenzo Zurzolo: “l’ansia da prestazione è una camicia che ci hanno cucito addosso” | Video Mediaset

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Lorenzo Zurzolo, l’attore di “Baby”, è stato protagonista a Le Iene 2025 con un monologo profondo ed attuale sulla generazione Z. Ecco cosa ha detto.

Il monologo d Lorenzo Zurzolo a Le Iene 2025

«La nostra è forse la prima generazione ad avere davanti a se un oceano di possibilità: abbiamo la tecnologia, abbiamo i mezzi e le sollecitazioni per arrivare a tutto ciò che desideriamo. Però in mezzo a tanto rumore serve avere le idee chiare perchè altrimenti in questo oceano così rassicurante inizia ad incresparsi e ti accorgi che è talmente vasto da farti perdere la bussola». Inizia così il monologo di Lorenzo Zurzolo a Le Iene 2025. L’attore di “Baby” si è raccontato a cuore aperto facendosi portavoce di un messaggio che riguarda e coinvolge tutti i suoi coetanei e in particolare la generazione Z e non solo.

Un monologo fa riflettere su quanto oggi le nuove generazioni (e non solo) debbano fare i conti sempre più spesso con ansia da prestazione e con gli squali.

Lorenzo Zurzolo a Le Iene 2025: “quando arrivano gli squali hai una scelta…”

«E a quel punto che arrivano gli squali e tu non hai altra scelta che restare immobile, inabissarti o diventare come loro e non ho ancora capito se stiamo nuotando o annaspando» – dice Lorenzo Zurzolo nel monologo a Le Iene 2025.

Il giovane attore prosegue dicendo:

«La mattina ci svegliamo con il nodo in gola e non sappiamo se è fame, stanchezza o se è solo l’ansia che ci ha dormito addosso tutta la notte. Ci spingono a scegliere bene, a scegliere subito e a non sbagliare mai e a non mostrare le nostre fragilità e fare ciò che non sentiamo pur non di deludere, pur di non sentirci fuori tempo massimo a 25 anni».

Infine parla di quell’ansia da prestazione oramai sempre più diffusi nei tempi d’oggi, ma di come fermarsi possa essere la soluzione per non soccombere:

«Ecco l’ansia da prestazione è una camicia che ci hanno cucito addosso e ci hanno detto che ci sta benissimo. Rallentare, riprendere fiato, fare anche un passo indietro non è contemplato perchè ci provoca sensi di colpa, sensi di ingratitudine. Non c’è niente di male nel prendersi il tempo per capire chi siamo. Perché la scelta non è tra diventare squali o andare a fondo, magari possiamo diventare onde che vanno, che tornano, che si infrangono, ma poi si ripongono e che non devono dimostrare niente a nessuno, se non a se stessi».

Ecco il video Mediaset con il monologo di Lorenzo Zurzolo a Le Iene 2025.

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