Nel suggestivo scenario di Villa Borghese, Roma ha celebrato una delle sue più grandi artiste: Mariangela Melato. Un nuovo viale nel cuore del parco, situato vicino alla Casa del Cinema, tra viale Alberto Sordi e viale Marcello Mastroianni, è stato ufficialmente intitolato all’attrice. La cerimonia si è tenuta alla presenza delle massime autorità cittadine, tra cui il Sindaco Roberto Gualtieri, l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio, l’Avvocato Giorgio Assumma, presidente della Fondazione dedicata all’attrice, e Anna Melato, sorella di Mariangela e segretaria generale della Fondazione. Presente anche Renzo Arbore, compagno di vita dell’indimenticabile interprete, insieme a tanti amici, cittadini e rappresentanti del mondo dello spettacolo, della cultura e del teatro italiano, uniti per rendere omaggio a una figura simbolo dell’arte italiana.
Inaugurata la targa per Mariangela Melato, intervista esclusiva a Renzo Arbore
Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Renzo Arbore. Il popolare artista ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, un modo per ricordare la grande attrice scomparsa 12 anni fa: “Questa iniziativa è molto importante, la si deve a Giorgio Assumma che è il Presidente della Fondazione Mariangela Melato e al sindaco di Roma. Mariangela è stata una grandissima attrice di teatro e cinema, un po’ dimenticata in questi anni e non mi spiego il motivo. E’ giusto che un talento così straordinario venga ricordato con una targa vicino alla Casa del Cinema”.
Renzo Arbore definì in più di un’occasione la Melato come la donna più importante della sua vita. Un amore fortissimo e indimenticabile tanto che ricordando il loro primo incontro. Arbore ha dichiarato: “Noi ci guardavamo con grande ammirazione e anche con un pizzico di timidezza. Poi c’è stata una serata con Lucio Battisti che ci ha cantato una canzone che non conoscevamo ancora, “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi” e lì tra noi scoccò la scintilla”. I due furono anche ad un passo dal matrimonio: “La vita degli artisti è difficile, lei era andata in America e ci siamo poi un po’ persi”.
A conclusione dell’intervista, gli chiediamo del Festival di Sanremo. “Il Festival avrebbe lo stesso senso pur cambiando location? “Vorrei che il Festival rimanesse a Sanremo che è un marchio importante anche se in origine era stato inventato dai dirigenti della radio. Se però si dovesse pensare di trasferirlo altrove mi piacerebbe vederlo a Sorrento, una meta privilegiata dai turisti di ogni parte del mondo. In questo modo il Festival potrebbe ambire a diventare anche internazionale“.