ADV

Gaia Zorzi, sorella di Tommaso ex GFVip: “Sono stata drogata in discoteca, nel sangue c’era la droga dello stupro”

ADV

In seguito alla notizia che ha coinvolto il figlio di Ignazio La Russa, accusato di aver abusato di una ragazza dopo una serata in discoteca, a parlare è Gaia Zorzi, sorella di Tommaso Zorzi, ex vincitore del Grande Fratello Vip oggi conduttore tv. La Zorzi ha raccontato un episodio di cui è stata protagonista in prima persona, avvenuto durante il periodo vissuto all’estero per studi. La Ragazza racconta di essere stata drogata in discoteca con la droga dello stupro. Ecco le sue dichiarazioni via Twitter.

Gaia Zorzi: “Sono stata drogata in discoteca, con la droga dello stupro”

Ha affidato al suo profilo Twitter, Gaia Zorzi, sorella del più noto personaggio tv Tommaso, un racconto che è di attualità in questi giorni dopo la vicenda che ha coinvolto il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa.

Droga dello stupro nel bicchiere

Gaia Zorzi racconta di essere stata drogata in discoteca quando era all’estero per motivi di studi e che suo bicchiere era stata versata quella che comunemente conosciamo come la droga dello stupro. Ecco le parole della ragazza postate su Twitter.

Le parole di Gaia Zorzi pubblicate sul suo profilo Twitter

“Durante il mio secondo anno di università ero uscita con le mie coinquiline per andare a ballare e stupidamente accettai dei drink da un gruppo di ragazzi che non conoscevo era inizio serata (saranno state le 11 di sera) e io da quel momento non mi ricordo nulla. Zero assoluto. a quanto pare ho preso i sensi, è arrivata l’ambulanza fuori dal locale e io mi sono svegliata il giorno dopo alle 13 in ospedale. Grazie al cielo quella sera una delle mie coinquiline non ha lasciato mai il mio fianco, mentre l’altra ha continuato a far serata. Rimase pure in ospedale fino alle sei di mattina (quando poi le dissero che probabilmente mi sarei svegliata tardi e le conveniva tornare a casa). Trovarono nel mio sangue rohypnol un sedativo conosciuto come “date drug”. Anni dopo questo locale di Maastricht chiuse dopo che questa cosa successe a più ragazze e si scoprì che erano i baristi a vendere queste sostanze ai ragazzi che frequentavano la discoteca”

ADV
Articoli correlati