ADV

È una vita che ti aspetto: a Fabio Volo l’ultimo programma di Raffaella Carrà ma con un nuovo titolo. Quando in tv

ADV

Fabio Volo prende in eredità l’ultimo programma condotto dalla indimenticabile Raffaella Carrà, cioè “A raccontare comincia tu”. Il programma di interviste portato al successo dalla grande Raffaella nazionale tornerà in prima serata su Rai3 dal 28 aprile 2022 con il nuovo titolo: “È una vita che ti aspetto”.

Fabio Volo, a lui il programma di Raffaella Carrà ma con un nuovo titolo: “È una vita che ti aspetto”. Quando in tv

Il format originale ideato in Spagna è intitolato “Mi casa es la tuya”. La nuova edizione con il titolo “È una vita che ti aspetto”, prenderà il via in prima serata dal prossimo giovedì 28 aprile 2022 con un nuovo corso di interviste esclusive. In questa nuova edizione, il testimone passerà a Fabio Volo, che incontrerà personalità della cultura, dello spettacolo e dello sport, per offrire in ogni puntata un loro ritratto inedito e intimo. Ancora una volta il programma avrà come casa la terza rete della tv di Stato, e cioè Rai3.

Gli ospiti di Raffaella Carrà nelle prime due edizioni

Le prime due edizioni del programma condotto da Raffaella Carrà hanno riscontrato un ottimo successo di pubblico. Protagonisti delle interviste nelle due edizione condotte dalla Carrà sono stati: Fiorello, Sophia Loren, Riccardo Muti, Maria De Filippi, Leonardo Bonucci, Paolo Sorrentino, Renato Zero, Loretta Goggi, Vittorio Sgarbi e Luciana Littizzetto. Le prime due edizioni hanno avuto una media di 1.500.000 telespettatori con uno share del 10%. Durante alcune puntate i telespettatori hanno superato i 2 milioni.

Del programma era prevista anche una terza edizione che sarebbe dovuta andare in onda a marzo 2020, composta sempre da 4 puntate, ma è stata prima sospesa temporaneamente a causa della pandemia di COVID-19 e poi cancellata del tutto in seguito alla scomparsa di Raffaella Carrà, avvenuta il 5 luglio 2021.

Lo studio di “È una vita che ti aspetto”

Le interviste durante le prime due edizioni sono state realizzate in esterna, fuori da uno studio televisivo, in luoghi cari agli ospiti o nelle proprie case. Lo studio di “È una vita che ti aspetto” sarà una casa, un modo per ricreare nuovamente la dimensione domestica e informale dell’intervista, così come l’aveva concepita Raffaella Carrà. Il format manterrà un carattere comunque esclusivo e confidenziale.

ADV
Articoli correlati