Dino Giarrusso è stato uno dei concorrenti dell’Isola dei Famosi 2025. L’ex naufrago è stato eliminato in semifinale, ad un passo dalla finale che ha visto trionfare Cristina Plevani. Per Giarrusso però è stato un bel risultato considerata la sua totale estraneità al mondo del reality.
Noi di SuperGuida TV lo abbiamo intervistato in esclusiva. Ai nostri microfoni, Dino ha tracciato un bilancio di questa esperienza: “L’Isola è un’esperienza veramente meravigliosa e anche formativa dal punto di vista umano e personale, nel senso che ho capito meglio quanto sia ricca e preziosa la vita che ho ma anche quella che ciascuno di noi fa. All’Isola si soffre davvero la fame e questo influisce non solo sul fisico ma anche sulla mente. Vivere questa privazione mi ha fatto capire quanto fossi fortunato a fare la vita che faccio perché spesso si dà per scontato ciò che si ha. E’ stata un’esperienza interessante anche dal punto di vista sociologico perché la commedia umana legata al comportamento di molti dei naufraghi se non di tutti è significativa. Un conto è essere uno studioso e leggere le cose sui libri, un altro è scoprirle vivendo. Sull’Isola si sono creati i clan, ho visto tanta ipocrisia, tutti avevano paura di sbagliare, di legarsi alle persone sbagliate. Io non sono andato all’Isola con l’idea di vincere ma l’ho presa come un gioco. Sono arrivato in semifinale e per me questo è stato un buon risultato”.
Dino Giarrusso è poi tornato a parlare di Omar Fantini che in una recente intervista lo ha accusato di aver avuto un brutto modo di affrontare i confronti. L’ex naufrago ha così replicato: “Il comportamento di Omar mi ha colpito perché ci siamo trovati bene, abbiamo stretto amicizia e abbiamo condiviso le prime settimane sull’Isola in assoluta armonia. Tutto è cambiato quando sono arrivate Teresanna e Chiara, ed hanno iniziato la loro strategia di demolizione del gruppo, perfettamente riuscita. Ho letto l’intervista e sono basito, perché non capisco se Omar si rende conto di ciò che dice: io ho detto a Cristina che doveva “tornarsene ad Iseo” come risposta ad un suo insulto volgare e gratuito: “sei come la sabbia nelle mutande”. La mia era una risposta ad un insulto, e credo sia molto meno volgare dire “tornatene ad Iseo” di ciò che ha detto lei. Vorrei però proporre il ragionamento inverso: se io avessi detto a brutto muso a Cristina “sei come la sabbia nelle mutande”, come avrebbe commentato Omar? Chi sarebbe stato quello che “si pone male nelle discussioni”? Come si sarebbe commentata la cosa nella puntata del mercoledì successivo? Omar, ma non solo lui, confonde l’azione con la reazione”.
Dino Giarrusso ha confessato di aver fatto il tifo per Loredana Cannata: “Mi ha fatto piacere abbia vinto Cristina più ancora avrei apprezzato la vittoria di Loredana. Credo fossero le due a cui la vittoria sarebbe stata più utile a livello economico e di rilancio d’immagine. Loredana peraltro è stata di maggior aiuto per gli altri, ed ha scelto coerentemente di difendere le proprie idee, subendo per questo gli attacchi di Mirko e Mario. Io l’ho difesa in entrambi i casi, ma anche questo è stato comodo dimenticarlo, per santificare qualcuno e condannare qualcun altro, a conferma ciò che dicevo poco fa. Cristina invece è rimasta defilata ma ha saputo non inimicarsi troppo nessuno, e recitare il ruolo della perdente di successo, tattica perfettamente riuscita che l’ha portata alla vittoria”.
Nessuna tensione invece tra Dino e Veronica Gentili. E’ stato lui stesso a spiegare come sono andate le cose in merito alla mancata ricondivisione da parte della conduttrice del suo post di auguri per il compleanno: “E’ una totale idiozia, Veronica è una mia amica da tantissimi anni. E’ stata molto brava e imparziale nella conduzione all’Isola, non ha fatto sconti a nessuno di noi e il pubblico l’ha adorata. Lei non ha voluto semplicemente ricondividere gli auguri di nessuno dei naufraghi e ha fatto bene, perché se avesse ricondiviso i miei e non altri sarebbe stato antipatico. Non ti nego che gli ho mandato tutti gli screenshot di quello che era stato scritto e ci siamo fatti una grande quantità di risate”.
Isola dei Famosi 2025, intervista esclusiva a Dino Giarrusso
Dino, com’è stata l’esperienza all’Isola dei Famosi? E’ andata come te l’aspettavi?
L’Isola è un’esperienza veramente meravigliosa e anche formativa dal punto di vista umano e personale, nel senso che ho capito meglio quanto sia ricca e preziosa la vita che ho, anzi che ciascuno di noi ha. All’Isola si soffre davvero la fame e questo influisce non solo sul fisico ma anche sulla mente. Vivere queste tanti privazioni, il cibo e tutto il resto, mi ha fatto capire quanto sia fortunato a fare la vita che faccio, e forse non me ne ero mai reso conto. Credo che tutti noi facciamo il grande errore di dare per scontato ciò che abbiamo, spesso senza godercelo. Inoltre è stata un’esperienza interessante anche dal punto di vista sociologico, perché la commedia umana legata al comportamento di molti dei naufraghi -se non di tutti- è significativa, e forse vale più di un trattato. Un conto è essere uno studioso e leggere le cose sui libri, un altro è scoprirle vivendo. Sull’Isola ho visto crearsi dei clan, ho visto tanta ipocrisia, tante miserie. Molto avevano paura di sbagliare, di legarsi alle persone sbagliate, e agivano non rimanendo sé stessi, ma tentando di recitare il ruolo che avrebbe potuto favorirli. Questo mi fa una grande tristezza, e sono ben felice di avere fatto errori strategici per aver scelto di rimanere autentico, di esser me stesso. Io non sono andato all’Isola con l’idea di vincere, l’ho presa come un gioco. Sono arrivato in semifinale, per me è un buon risultato. Ho sempre detto la verità, e ingenuamente pensavo che questo potesse essere apprezzato, ma non è così, e forse avrei fatto bene a guardare un po’ di vecchie edizioni, anziché sbarcare lì senza aver mai visto un solo minuto di ualunque reality, eccetto ciò che andava a Blob. Dunque un’esperienza bella e formativa, che mi ha insegnato tanto.
In una recente intervista, Omar Fantini ha dichiarato che tu hai avuto un brutto modo di affrontare i confronti. Ha ragione? Pensi di aver esagerato a volte?
Il comportamento di Omar mi ha colpito perché ci siamo trovati bene, abbiamo stretto amicizia e abbiamo condiviso le prime settimane sull’Isola in assoluta armonia. Tutto è cambiato quando sono arrivate Teresanna e Chiara, ed hanno iniziato la loro strategia di demolizione del gruppo, perfettamente riuscita. Ho letto l’intervista e sono basito, perché non capisco se Omar si rende conto di ciò che dice: io ho detto a Cristina che doveva “tornarsene ad Iseo” come risposta ad un suo insulto volgare e gratuito: “sei come la sabbia nelle mutande”. La mia era una risposta ad un insulto, e credo sia molto meno volgare dire “tornatene ad Iseo” di ciò che ha detto lei. Vorrei però proporre il ragionamento inverso: se io avessi detto a brutto muso a Cristina “sei come la sabbia nelle mutande”, come avrebbe commentato Omar? Chi sarebbe stato quello che “si pone male nelle discussioni”? Come si sarebbe commentata la cosa nella puntata del mercoledì successivo? Omar, ma non solo lui, confonde l’azione con la reazione.
La verità è che nei miei confronti è nato un pregiudizio, e una scelta condivisa dal gruppo, nel darmi addosso a prescindere da ciò che accadeva. Questo è un altro fenomeno sociologicamente rilevante, e il microcosmo dei naufraghi rispecchia pienamente quelle dinamiche che nel mondo reale si chiamano razzismo, pregiudizio, squadrismo, etc. Viviamo un’epoca in cui tante persone non hanno una propria capacità autonoma di analisi della realtà, ma si lasciano spesso guidare dal pensiero dominante o in altri casi dalla convenienza. Ho sentito Mario, che ritengo il più abile giocatore in assoluto, dire cose molto pesanti nei confronti di Carly, di Loredana, di Antonella, di Cristina, pur con grande educazione per carità. Su quegli attacchi e su quelli ancora più duri e grevi di Mirko si è scelto di soprassedere, come fossero frasi mai pronunciate, mentre sono stati imbastiti processi su uscite molto meno estreme, provenienti da me o da Jasmin. È il tipico doppiopesismo, ed è interessantissimo come quasi tutti si siano allineati a questa parzialità di giudizio.
Anche con Cristina il rapporto è stato teso.
Con lei inizialmente avevamo legato, ci siamo fatti anche delle confidenze, è stato bello. Poi lei ha deciso di avvicinarsi ad altri dell’Isola che mi avevano preso di mira e improvvisamente le sono stato antipatico. Non è che sia successo granché per farle cambiare idea, credo lei abbia ritenuto più utile per proseguire il suo percorso andarmi contro, e lo ha fatto senza batter ciglio. Come che sia se le mie parole l’hanno aiutata a vincere mi fa solo piacere.
Chi avresti voluto vedere al posto di Cristina come prima classificata all’Isola dei Famosi?
Mi ha fatto piacere abbia vinto Cristina più ancora avrei apprezzato la vittoria di Loredana. Credo fossero le due a cui la vittoria sarebbe stata più utile a livello economico e di rilancio d’immagine. Loredana peraltro è stata di maggior aiuto per gli altri, ed ha scelto coerentemente di difendere le proprie idee, subendo per questo gli attacchi di Mirko e Mario. Io l’ho difesa in entrambi i casi, ma anche questo è stato comodo dimenticarlo, per santificare qualcuno e condannare qualcun altro, a conferma ciò che dicevo poco fa.
Cristina invece è rimasta defilata ma ha saputo non inimicarsi troppo nessuno, e recitare il ruolo della perdente di successo, tattica perfettamente riuscita che l’ha portata alla vittoria. Chapeau!
Tracciando un bilancio, qual è stato il momento più bello?
Ce ne sono stati due bellissimi a livello interiore: una discussione con Alessia Fabiani sulle nostre famiglie, e soprattutto quando Jasmine si è aperta con me raccontandomi la sua vita. Ha una storia personale per la quali dovremmo tutti ammirarla tantissimo perché è un’eroina. Tante persone lì presenti hanno in qualche modo parlato dei propri problemi, delle violenze subite, lei non lo ha fatto a favore di telecamere ma invece si è confidata con me sul suo vissuto difficile, è stato un qualcosa di intenso ed emozionante. Jasmine ha dimostrato una forza che io le invidio, non credo che al suo posto avrei retto dopo le tante prove dolorose che la vita le ha riservato fin da bambina.
Poi invece c’è stato un momento gioioso dal punto di vista fisico, un giorno nel quale io, Paolo e Jasmin avevamo mangiato un po’ più di riso perché era avanzato dal pranzo, poi c’era stata la vittoria di una prova e quindi sono arrivate delle polpette e in più quello era stato l’unico giorno in cui noi eravamo riusciti a rimediare un biscottino a testa. Quello è stato un momento felice perché abbiamo mangiato il riso, le polpette, un biscottino e ho avuto un momento di benessere, quasi di estasi, perché era una cena quasi completa, ed ero persino commosso, felice, a dimostrazione che la privazione di cibo colpisce duramente anche a livello psichico, ti altera la percezione, e quando torni a mangiare anche solo un po’ di più hai una fortissima risposta emotiva, non solo la sazietà.
In questi giorni si è parlato di una maretta tra te e Veronica Gentili. Lei non ha ricondiviso il tuo post di auguri per il suo compleanno.
E’ una totale idiozia, Veronica è una mia amica da tantissimi anni. E’ stata molto brava e imparziale nella conduzione all’Isola, non ha fatto sconti a nessuno di noi e il pubblico l’ha adorata. Lei non ha voluto semplicemente ricondividere gli auguri di nessuno dei naufraghi e ha fatto bene, perché se avesse ricondiviso i miei e non altri sarebbe stato antipatico. Non ti nego che gli ho mandato tutti gli screenshot di quello che era stato scritto e ci siamo fatti una grande quantità di risate.
Dopo l’Isola, parteciperesti ad altri reality?
Come concorrente non credo. Ho fatto L’Isola anche perché non è solo un reality, ma una prova di sopravvivenza. Sono felice di questa esperienza da kamikaze ma ammetto la mia totale impreparazione in fatto di reality. Se sei mesi fa mi avessero detto che avrei partecipato all’Isola dei Famosi gli avrei riso in faccia e invece poi l’ho fatto, la vita è bella anche perché si può sperimentare.
Ritieni che aver fatto un reality sia squalificante?
Assolutamente no! Qualcuno sui social mi ha scritto “Come ti sei ridotto!”, gli rispondo che sono molto orgoglioso se mi guardo indietro. Sei anni fa discutevo a Strasburgo se dare o meno l’appoggio ad Ursula Von Der Leyen risultando alla fine decisivo, otto anni fa con Davide Parenti sulle inchieste da fare alle Iene, dodici anni fa con Marco Risi o Tognazzi dei film che stavamo andando a girare, quindici anni fa coi miei studenti dell’università di Catania correggevo le loro tesi, tre mesi fa impostavo con i miei editori il quotidiano L’identità e il mio programma a Radio Cusano Campus, e invece tre settimane fa insieme a Paolo Vallesi e Jasmin sceglievamo quanti cocchi aprire e, quale fosse l’orario migliore per pescare. Non è bellissimo? La vita non è fatta per essere vissuta in ogni sua sfaccettatura? Mi pare classista e snob pensare che sia squalificante fare un’esperienza così formativa, sono molto felice del mio percorso, cadute e fallimenti inclusi. Perché fallendo ci si migliora, restando fermi e non facendo nulla si può solo giudicare quello che fanno gli altri, sentendosi superiori e legittimati a dare giudizi e patenti di legittimità come fa Aldo Grasso. Sono mille volte più felice di aver fatto quel che ho potuto -compresi i miei milioni di errori- che di esser stato fermo per paura di venir giudicato da quelli che stanno seduti senza far nulla e giudicano di mestiere, pur non essendo magistrati ma solo leoni da tastiera o da redazione.