Arriva su La7 “Chernobyl”, la serie che ricostruisce il disastro: ecco quando in tv

Chernobyl

In questo periodo – per la verità non molto felice per l’umanità – guardare in tv storie vere basate su disastri avvenuti non è certo la cosa più divertente da fare. Ad ogni modo sono drammi che abbiamo vissuto e come tale è bene ricordarli. A questo proposito c’è molta attesa per la  serie tv in chiaro: “Chernobyl”.

Finalmente arriva (in chiaro) “Chernobyl”, la serie tv che ricostruisce il disastro nucleare

Nel 1986 in una delle centrali nucleari russa ci fu un disastro di dimensioni stratosferiche tanto che le conseguenze sono perdurate per anni. Ora arriva su La 7 la serie tv che racconta il disastro. La messa in onda è fissata per il 17 giugno 2020.

Chernobyl, la serie tv sul disastro nucleare che inquieta per quanto è attuale

Chernobyl è una serie tv che racconta il disastro nucleare del 1986 in Russia. Costituita da 5 episodi, racconta la storia di quanto accaduto e le vicende narrate si basano in buona parte, sui resoconti degli abitanti di Pryp”jat’, raccolti dalla scrittrice Premio Nobel per la letteratura Svetlana Alexievich nel suo libro Preghiera per Černobyl’. Una storia complicata, complessa: fatta anche di errori e bugie da parte dell’uomo.

Nella notte tra il 25 e il 26 aprile 1986 in un paesino dell’allora Unione Sovietica si verifica il peggior disastro nucleare di sempre che ancora oggi sta facendo scontare le conseguenze a luoghi e persone. A distanza di 30 anni, il racconto di ciò che avvenne quella notte è terribilmente inquietante per una serie di parallelismi con quella che è la situazione attuale della pandemia.

Il racconto si snoda attraverso le vicende delle persone che l’hanno vissuto in prima persona: chi lavorava alla centrale, chi viveva poco più distante o chi partecipò attivamente ai soccorsi. Il dubbio è che il disastro si poteva evitare e che dietro ci siano state grandi bugie ed errori grossolani che hanno causato tutto quello che poi abbiamo visto. Gli episodi, si aprono tutti con una domanda che è poi la fil rouge del racconto: “Qual è il costo delle bugie?”.

Chernobyl, la miniserie sul peggior incidente nucleare della storia

La serie è stata prodotta da Hbo, scritta da Craig Mazin e diretta da Johan Renck. Immagine fredde, buie, atmosfere rarefatte ci portano ad una dimensione spettrale che è la notte dell’incidente, quando alla centrale nucleare V.I. Lenin è in corso un test di sicurezza sul reattore numero 4.

Ma accade l’irreparabile: l’esperimento fallisce causando l’esplosione del nocciolo del reattore. Errore umano? Tragica fatalità? Fatto sta che per milioni di persone fu la fine, dal momento che l’esplosione sprigionò una quantità assurda e inedita di radiazioni letali.

Come succede in questi casi, si tende a minimizzare per cui l’accaduto fu etichettato come un “banale incidente: un incendio al tetto della centrale”, quando sappiamo invece che la questione fu ben più grave e devastante.

L’esplosione scatenò scorie di uranio altamente nocive. Infatti quel tipo di reattori, usavano uranio 235 come combustibile. Ogni atomo di U-235 è come un proiettile che viaggia quasi alla velocità della luce penetrando qualsiasi cosa incontri: legno, metallo, cemento, carne. Quindi si può immaginare di quale entità fu la gravità della situazione.

La città in cui avviene il disastro viene isolata

Il governo si preoccupa principalmente di evitare uno scandalo per cui la parola d’ordine è contenere la fuga di notizie e minimizzare l’accaduto. Nel frattempo la città in cui avviene il disastro viene isolata. La posizione ufficiale dello stato è che una catastrofe nucleare mondiale non può verificarsi nell’Unione sovietica.

Ammettiamolo. Come per oggi, la pandemia non era proprio paventata nei disegni dei vari governi tanto che fino all’ultimo si tiene nascosta la situazione, per poi arrendersi all’evidenza e al disastro.

Cosa accadde a Chernobyl, l’errore umano

Minimizzare l’incidente questa era la parola d’ordine, ma poi quando ci si rese conto che milioni di particelle radioattive stavano raggiungendo gran parte del territorio e buona parte dell’Europa, si proclamò il disastro: era il 28 aprile. E solo allora gli abitanti di Pripyat furono evacuati. Tuttavia le conseguenze sarebbero state devastanti nel tempo, dai tumori alla tiroide in età precoce alle malformazioni congenite.

Chernobyl ad ogni modo è una serie tv per cui oltre alla narrazione degli eventi che sono uguali a quelli della realtà ci sono punti in cui è romanzata, forse per ingentilire il racconto. Ma resta il fatto che una narrazione così attenta dovrebbe farci riflettere sulle conseguenze della stupidità umana.

Appuntamento con Chernobyl è fissato per mercoledì 17 giugno in prima serata su La7.

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