Dal 10 novembre torna in onda su Raiuno “Il Commissario Ricciardi“. Prodotta da Rai Fiction, la serie , la serie è tratta di romanzi di uno degli autori crime più amati in Italia, Maurizio de Giovanni. Ambientata a Napoli negli anni Trenta, in pieno regime fascista, la storia segue il commissario Ricciardi, un poliziotto con una particolarità: può vedere i fantasmi di coloro che sono morti di morte violenta. Al suo fianco anche in questa terza stagione, il Brigadiere Maione interpretato da Antonio Milo.
“Il Commissario Ricciardi 3”, intervista esclusiva ad Antonio Milo
Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Antonio Milo. Nei nuovi episodi che andranno in onda, Maione sarà turbato da una nuova rivelazione che riguarda l’omicidio del figlio. Insomma, il passato tornerà di nuovo a galla: “I nodi verranno al pettine, sarà questo il leiv motiv che riguarda tutti i personaggi nei nuovi episodi. Anche per Maione arriva il momento della resa dei conti, la giostra delle emozioni sarà ancora più forte. Questa è la stagione delle fioriture emotive, se vogliamo etichettarla con una stagione è la primavera”, ha dichiarato l’attore. Sulla somiglianza con il personaggio, ha ammesso: “Con Maione ho in comune la napoletanità, l’appartenenza ad un territorio. I valori che coltiva Maione poi sono anche quelli in cui io credo. Maione mi ricorda molto mio nonno”. Dopo anni in cui interpreta Maione, Antonio Milo non ha nessuna intenzione di dire addio al personaggio: “Non mi sono posto nessuna scadenza, devo molto a Maione e spero che la serie vada avanti. Non mi stanco anche perché mi dà spunti di crescita personali”.
Il Commissario Ricciardi incarna il prototipo di uomo alternativo, non un maschio alfa al quale siamo abituati: “Anche Maione è un personaggio accogliente, quello che emerge è la sua grande umanità che fa superare gli schemi, gli stereotipi. Dovremmo imparare un po’ tutti da questi personaggi”, dice Milo.
Da un po’ di anni, Napoli è tornata ad essere un set ideale per chi gira film o fiction tv. Da Mina Settembre a Noi del Rione Sanità, i riflettori sono tornati ad accendersi sulla città campana: “Napoli ha sempre avuto queste potenzialità, sono anche dei cicli che si ripetono. Ora Napoli è diventata un brand, politicamente si è compreso che è utile sfruttare la città anche per le sue potenzialità”.