Sex and the City è stato uno dei punti più alti della serialità degli anni Novanta. Un vero e proprio pilastro che ha dettato le leggi delle narrazioni e soprattutto dei personaggi femminili di un’intera generazione, la quale si è poi riversata nei progetti e nell’immaginario del panorama audiovisivo del futuro, risultando perfettamente integrato in quel suo decennio in cui è nato e si è sviluppato, e condizionando i modi di dire e di fare dentro e fuori il piccolo schermo. Ma i tempi cambiano e, così, anche la sua eroina newyorkese Carrie Bradshaw. È per questo che il suo creatore Darren Star ha deciso di vedere come è cresciuta e cambiata, dedicandole uno spin-off pieno di stravolgimenti e cambiamenti, per una serie del tutto differente seppur sempre legata a quel panorama glamour e cittadino con il nuovo …And Just Like That.
La trama di …And Just Like That
Carrie Bradshaw è in un momento florido della sua vita. Ha un lavoro che le piace, un marito che ama e le sue amiche di una vita vicino, seppur ha perso nel corso del tempo qualsiasi contatto con Samantha. Tutto sembra procedere in maniera idilliaca nella sua esistenza, fin quando un malore improvviso non coglie il coniuge Big, il quale muore lasciandola vedova. Per Carrie si aprirà però tutto un nuovo capitolo: la donna dovrà trovare la maniera di affrontare il lutto e inserirsi in un mondo drasticamente cambiato, sia dal punto di vista personale che professionale.
Perché guardare …And Just Like That
Lo diciamo subito: …And Just Like That non è Sex and the City. E non ci prova nemmeno ad esserlo. È proprio questa la qualità maggiore da riscontrare nella serie spin-off/sequel/revival che riprende vecchi personaggi con il loro intero background, non avendo il timore di sconvolgerne il mondo sicuro in cui avevamo lasciato Carrie e tutti gli altri. Serie originale e film compresi.
Una linea che ha permesso all’ideatore Darren Star di poter dimostrare una maturità differente, unita molto al periodo di vita in cui riprendere la sua protagonista, non dando l’impressione di averla lasciata al di fuori del tempo e non permettendole di essere perciò scollegata col tessuto sociale e culturale che si sta attraversando. Inserendola anzi perfettamente in una contemporaneità da cui non sembra essere investita, bensì su cui cerca di muoversi agilmente, rimanendone a volte sopraffatta, ma riuscendo sempre a uscirne a testa alta.
Tenendo dunque bene a mente questo principio, …And Just Like That non finge mai di voler essere giovanile, fresca e forzatamente irriverente. Segue semplicemente il flusso dei mutamenti che hanno investito il mondo moderno e a cui anche le sue protagoniste non possono sottrarsi. Un vederle a confronto con una realtà profondamente differente rispetto a quella in cui si muovevano nei 90s e che viene lasciata come base per ripartire poi con qualcosa di nuovo e originale. Pur mantenendo il gusto della moda e l’amicizia come fulcro centrale della vita stilosa di Carrie.
Perché non guardare …And Just Like That
…And Just Like That è molto diverso da Sex and the City. Questo bisogna tenerlo bene a mente, a maggior ragione se si è appassionati della serie uscita per la prima volta nel 1998. Una distanza tra i due prodotti che ha generato inizialmente un senso di diffidenza da parte degli spettatori, rimasti da principio straniti per la svolta fatta prendere al personaggio di Big, considerandolo quasi un affronto nei propri confronti.
Se siete perciò particolarmente attaccati alla prima serie – o meglio, al suo ricordo – nel vederlo trasformato potreste provare uno shock e non di quelli piacevoli, in particolare nell’osservare il cammino fatto intraprendere da alcuni personaggi come quello di Miranda di Cynthia Nixon. Una protagonista che viene quasi riscritta dalla testa ai piedi, la quale diventa il vascello di passaggio tra gli anni Novanta e il 2021.
Uno scombussolamento che per molti potrà sembrare eccessivo, ma in verità è coerente con l’intenzione di Darren Star di inquadrare i propri lavori nel preciso istante in cui vengono pensati e rilasciati. Rendendo …And Just Like That incredibilmente contemporaneo, tra riconquista dei diritti femminili e esplorazione di questioni identitarie. Proprio come aveva saputo fare Sex and the City.