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Mario Giordano contro Halloween: distrugge le zucche con una mazza tricolore | Video Mediaset

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Ieri sera, su Rete 4, è andata in onda una nuova puntata di “Fuori dal coro“, programma di informazione e attualità condotto da Mario Giordano. L’introduzione è stata storica e resterà negli annali della televisione italiana. Il conduttore si è schierato apertamente contro Halloween, ricorrenze di origine celtica importata anche in Italia. Di seguito vi spieghiamo la singolare protesta del conduttore di Fuori dal coro.

Mario Giordano contro Halloween

Ieri sera Mario Giordano ha aperto la puntata di Fuori dal coro con una singolare protesta. Il conduttore si è schierato apertamente contro Halloween ed ha dichiarato: “Io non voglio festeggiare Halloween, pensate come sono fuori dal coro. Voglio festeggiare Ognissanti. E voglio festeggiare anche la giornata di tutti i defunti“. Il conduttore poi ha proseguito: “Si spendono ogni anno 300 milioni per i vestiti di Halloween. Tutto per importare una tradizione che non è nostra“.

Il conduttore poi ha tirato fuori una mazza tricolore ed ha distrutto tutte le zucche che erano riposte su un bancone. Giordano poi ha aggiunto: “Erano zucche finte, perchè il cibo non si spreca“. Il conduttore poi ha esclamato a gran voce lo slogan riportato anche in basso: “Abbasso Halloween e viva la festa di tutti i santi“.

La protesta di Mario Giordano nei confronti di Halloween ha ovviamente suscitato reazioni contrastanti. Il popolo del web ha commentato in maniera diversa l’introduzione del conduttore. Qualcuno ha dato ragione a Giordano, dichiarando: “Halloween è una festa satanica, non ha nulla di carino. Nuoce alla salute d’animo di tutti“.

Qualcun altro, invece, si è schierato contro il conduttore di Fuori dal coro, criticando anche la mazza rigorosamente tricolore. C’è anche chi ha criticato il conduttore ma in maniera più pacata: “Io ti adoro, ma ti prego… importiamo da tutto il mondo e mangiamo cibo velenosi, che vuoi che sia festeggiare Halloween. Lasciamo divertire i nostri ragazzi“.

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